MIBACT: Comunicato su riunione 3 agosto e bozza DM organici

05 Agosto 2016

MIBACT: Comunicato su riunione 3 agosto e bozza DM organici

Ieri
si è tenuto il tavolo tecnico sugli organici: la cosa più importante è che
abbiamo richiesto e ottenuto un rinvio nella trasmissione delle nostre
osservazioni al 12 agosto. Questo perché l’operazione sta determinando una
serie di fibrillazioni dei lavoratori alle quali oggi non saremmo stati in
grado di fornire risposte. E probabilmente non lo saremo per un aspetto
fondamentale, che è quello che deriva dalla fisionomia organizzativa che impone
la nuova riorganizzazione del Ministero. Una scelta da noi non condivisa e che
presuppone il fatto che noi non possiamo condividere la conseguente
ripartizione dell’organico. È questo il motivo che, unito alla impossibilità
normativa di contrattare gli organici, ci porta a non ricercare alcuna
condivisione che non sia quella riferita al metodo di confronto e agli step
programmatori che ci siamo dati. E ci siamo seduti al tavolo consci che
l’applicazione di questa seconda ristrutturazione avrebbe comportato criticità
più importanti di quelli registrati nella prima fase, sia per le nuove scomposizioni
derivanti dal l’istituzione dei nuovi musei autonomi che per le ricomposizioni
da effettuare nell’ambito delle nuove Uniche. Ma ci siamo seduti al tavolo
convinti che fosse quanto meno fondamentale tentare di evidenziare le criticità  in una struttura ministeriale che continua a
non essere adeguatamente governata e che ancora registra sui territori vere e
proprie fughe in avanti che stanno determinando comprensibile sconcerto tra i
lavoratori. Per effetto di scelte unilaterali, come quelle che dispongono
assegnazioni provvisorie che hanno tutta l’aria di sembrare definitive, spesso
frutto di decisioni improvvisate e di accordicchi tra dirigenti. Per questo non
abbiamo ritenuto sufficienti i tempi concessi e abbiamo chiesto una proroga,
ottenendo questo rinvio al 12 agosto. La richiesta è conseguente alla mole di
segnalazioni, veramente impressionanti, che stiamo ricevendo da tutta Italia,
da cui emergono in molti casi numeri considerati allarmanti rispetto alla
dotazione attuale, nonché segnalazioni di ulteriori “dimenticanze”,
derivanti da insufficienti segnalazioni dei dirigenti periferici. Insomma ci è
parso che questo lavoro risentisse delle brevità dei tempi imposti e certo la
quantità di segnalazioni abbisogna di una valutazione anche da par te nostra.
L’altro aspetto è che emergono con maggiore impatto in alcune regioni e nella
distribuzione degli organici per singolo uffici molti casi di surplus di
personale che naturalmente pone la necessità di rapportarle alla possibile
soluzione tramite la mobilità volontaria e in altri casi tramite la valutazione
delle uscite per pensionamento nel medio periodo.

Accanto a questo
abbiamo posto la questione dei decreti di assegnazione provvisoria di
personale, denunciandone la prassi estranea agli accordi fatti sul tavolo
nazionale. Abbiamo chiesto che l’Amministrazione nei prossimi giorni emani una
Circolare di chiarimento che ribadisca che l’attuale fase non consente nessuna
assegnazione con cambio di dipendenza e che pertanto gli atti emessi vanno
modificati nel senso di indicare le collaborazioni dovute in attesa di definire
il transito del personale tramite la mobilità volontaria. Circolare che ci
verrà portata in visione preventiva.

Anche sulla mobilità
volontaria c’è stato un tentativo di accelerazione, che noi abbiamo stoppato
non perché non ci interessa definire il processo nei tempi brevi, ma perché a
nostro avviso occorre riflettere sulle sue modalità di attuazione solo dopo che
abbiamo verificato le criticità che emergono dalla nuova ripartizione degli
organici. Ad esempio se è ancora utile definire tempi diversi dell’urbana da
quella extraurbana o se è utile una semplificazione dei controlli e dei
criteri. Quanto alla previsione, contenuta nella bozza inviateci, di non
reversibilità della scelta una volta conseguito il diritto alla mobilità, non
l’abbiamo certo presa in considerazione. Per noi un processo è volontario sino
alla fine, anche se a nostro avviso la delicatezza della prossima fase di
mobilità potrà indurre a valutare con più attenzione l’esercizio dell’eventuale
rinuncia. L’altro aspetto è che ancora il processo in atto non si è concluso, e
noi vogliamo verificarne gli effetti. Non dovremo attendere molto, visto che
per oggi è attesa la pubblicazione della mobilità extraurbana e i dati che ci
hanno dato sono i seguenti:

su 1360 domande,
quella accolte risultano essere state 370. Per questi lavoratori il diritto di
rinuncia può essere esercitato entro il 5 settembre, per il 12 settembre è
prevista l’assegnazione alla nuova sede.

 

L’altra notizia è
che hanno certificato i progetti locali. A questo giro senza rilievo, ma con la
raccomandazione di applicare i criteri che stanno nell’accordo. Insomma abbiamo
registrato una grande perdita di tempo e i conseguenti ritardi nella
disponibilità di queste risorse. E adesso occorre capire come distribuirle,
considerato il rivolgimento in atto. Per questo abbiamo chiesto di rinviare
l’avvio delle contrattazioni locali al 15 settembre, anche se è chiaro che i
progetti devono iniziare il primo ottobre per concludersi entro fine anno.

 

Ritornando agli
organici occorre in questi giorni uno sforzo supplementare per poter
presentare, entro il 12 agosto, un documento il più possibile ampio rispetto
alle criticità che emergono dai territori. Per questo motivo siamo costretti,
malgrado il periodo feriale, a chiedervi un ulteriore sforzo di sintesi
rispetto ai dati che ci avete inviato, per i quali vi ringraziamo di cuore.

Chiediamo di
inviarci, entro l’undici agosto, una relazione sintetica su base regionale che
produce le specifiche osservazioni sulla bozza di decreto di ripartizione degli
organici che vi inviamo in allegato con questo comunicato, molte delle quali
già ricomprese neo documenti da voi trasmessi. Sulla base dei seguenti criteri:
raffronto tra l’attuale distribuzione dell’organico con quella prevista dalla
bozza di DM, conseguenti criticità evidenziabili e formulazione di proposte
motivate di modifica degli organici degli Uffici, tenendo conto della
disponibilità prevista per ciascun profilo su base regionale e della concreta
situazione lavorativa dei lavoratori interessati. In tale contesto vi preghiamo
di segnalarci la presenza dei laboratori di restauro e di quelli fotografici,
ancora su questo si registrano informazioni parziali che rischiano di non
corrispondere adeguatamente alle necessità funzionali di queste importanti
realtà lavorative. Sappiamo che siamo in un periodo non felice e pertanto le
richieste le limitiamo a questi tre criteri, che comunque potranno essere
integrati da ulteriori ritenuti importanti da voi. Le vostre comunicazioni vi
preghiamo di indirizzarle a meloni@fpcgil.it
e tiziana.pizziconi@beniculturali.it,.
Noi stiamo predisponendo un documento che riflette alcune delle considerazioni
contenute nelle premesse di questo comunicato che integreremo con le
osservazioni specifiche provenienti dai territori. Pertanto restiamo in attesa
dei vostri contributi.

 

 

 

 

 

                                                     

 

FP
CGIL

Claudio Meloni

Precisazione:
Abbiamo
deciso di rendere noto questo documento di lavoro (essendo oggetto di
confronto in sede tecnica), solo al fine di acquisire
osservazioni il più possibile congrue sulle criticità evidenziate e non
è il documento contenente la ripartizione finale delle dotazioni
organiche che immaginiamo saranno rese note solo dopo la data di invio
delle osservazioni della parte sindacale.


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