Ministero Difesa – Esiti incontro Persociv su FUA 2016 e sviluppi economici del 27.07.2016

27 Luglio 2016

Ministero Difesa – Esiti incontro Persociv su FUA 2016 e sviluppi economici del 27.07.2016

Si è tenuto stamani il programmato incontro
con la direzione generale di Persociv sul Fondo unico di amministrazione anno
2016.

 

Aprendo la riunione, la dr.ssa Corrado ha
inteso comunicare ai presenti di aver sottoposto alla valutazione del
Dipartimento Funzione Pubblica la questione relativa all’applicazione della
performance individuale nel FUA 2016 e, soprattutto, negli sviluppi economici
all’interno delle aree funzionali ottenendo, a suo dire, una risposta che
lascia pochi spazi ad altre interpretazioni: senza l’attuazione della
performance individuale l’accordo non potrà essere certificato.

 

Nel nostro intervento, partendo da una
valutazione generale dell’impianto complessivo dell’ipotesi di accordo FUA
2016, e fatte salve le osservazioni avanzate nella precedente riunione, abbiamo
evidenziato e ribadito che:

 

a) acclarate le somme economiche destinate per
l’anno 2016 a compensare le posizioni organizzative, le particolari posizioni
di lavoro, i turni e le reperibilità, per l’immediato futuro si rende indispensabile
addivenire, se del caso con un apposito tavolo tecnico, ad una più puntuale e
precisa verifica dello stato dell’arte, con contestuale revisione della
disciplina delle relative indennità da corrispondere al personale
effettivamente coinvolto;

 

b) va rimodulato il comma 4 dell’articolo 10
della bozza, nel senso che la diminuzione di 2 punti prevista per la sanzione
disciplinare irrogata nei due anni precedenti la data di presentazione della
domanda di partecipazione deve essere prevista solo in caso di “sospensione dal
servizio” del lavoratore coinvolto, e non in caso di multa;

 

c) sugli sviluppi economici all’interno delle
aree funzionali con decorrenza 1° Gennaio 2016, ribadiamo l’esigenza concordata
con il Ministro Pinotti di provvedere prioritariamente alle progressioni
economiche delle circa 7.002 unità che nel 2010 per effetto dell’applicazione
della legge Brunetta non poterono beneficiare dei passaggi, proponendo altresì
all’amministrazione di proseguire per l’anno 2017 andando ad aumentare i passaggi
dalle 9.972 unità proposte alle 12.000 unità, in quanto secondo i nostri
calcoli economicamente sostenibili, con l’impegno tra le parti a proseguire
negli anni successivi le progressioni verificando di volta in volta la
sostenibilità economica della spesa determinata sui futuri stanziamenti
dedicati ai FUA 2018/2019 e quelli a seguire, implementati dalle quote di
risparmio determinate dai pensionamenti, dallo zainetto e, soprattutto, dai
risparmi di gestione conseguiti dal Ministero della Difesa;

 

d) per quanto attiene la “performance
individuale” e il “Fondo unico di sede”, ovvero per tutti i disguidi provocati
in danno dei lavoratori coinvolti tra le altre diverse ragioni anche a causa
della mancata e/o differita e irregolare notifica delle schede di valutazione
da parte degli Enti da cui dipendono (lavoratori che a ben vedere potrebbero
anche inficiare l’eventuale attuazione dell’accordo se costretti a ricorrere
all’impugnazione di questo dinanzi al giudice del lavoro), continuiamo a non
condividere la percentuale del 20% della somma complessiva accantonata
destinata alla remunerazione della performance individuale basata
sull’applicazione del sistema di misurazione e valutazione individuale, con
anche i relativi punteggi stabiliti dall’amministrazione, e allo stesso modo
contestiamo quella del restante 80% rivolta a promuovere reali e significativi
miglioramenti dell’efficacia e dell’efficienza dei servizi istituzionali;

 

e) per le ragioni poc’anzi declinate,
riteniamo vada espunto dall’articolo 14 della bozza discussa il comma 2, quello
che fa riferimento allo stesso argomento performance nell’ambito della
distribuzione del FUS da parte del titolare dell’Ente;

 

f) sui criteri per l’attribuzione degli
sviluppi economici con decorrenza 1° Gennaio 2016, e in particolare su quello
che fa riferimento alla Media 1,3 – 1,5 e a quella che parte da 1,00 e termina
a 1,299 e, ancora, alla Media 1, proprio in considerazione delle determine del
Sottosegretario riferite all’anno 2014/2015, accordi quelli peraltro già certificati
come validi dal Dipartimento Funzione Pubblica, in coerenza con gli aspetti già
contestati relativi all’applicazione della performance individuale, abbiamo
chiesto di azzerare il punteggio riferito alla valutazione della prestazione
resa dai lavoratori;

 

g) per quanto concerne il vincolo discusso
nella precedente riunione afferente i passaggi tra le aree (dalla 1^ alla 2^
area dei circa 1824 lavoratori interessati), ribadiamo l’esigenza di ottenere
l’impegno di Persociv ad aprire la discussione al tavolo di confronto non
appena con apposita norma di legge venga tradotto in concreto l’impegno assunto
dal Ministro Pinotti in occasione dell’incontro avuto lo scorso 14 Dicembre
2015, cosa che rivendicheremo nel prossimo mese di Settembre nei confronti del
vertice politico del Dicastero, insieme all’omogenizzazione dei trattamenti
economici, alla tabelle di equiparazione e all’avvio della discussione al
tavolo tecnico sull’attuazione del Libro Bianco, sulla quale abbiamo già da
tempo trasmesso le nostre proposte al Gabinetto.

 

Al termine della riunione, verificata la
sostenibilità economica dell’impatto provocato dalla nostra proposta, la dr.ssa
Corrado si è detta disponibile:

 

A concordare sull’esigenza di prevedere per
l’anno 2017 le 12.000 progressioni economiche richieste, in luogo delle
iniziali 9972 proposte, e a continuare le progressioni negli anni seguenti;

 

Ad accettare la nostra richiesta riferita
all’irrogazione della sanzione disciplinare e alla conseguente diminuzione di
due punti dal punteggio complessivo conseguito dal dipendente previsto dal
comma 4 dell’art. 10 della bozza, solo in caso di effettiva “sospensione dal
servizio”;

 

Ad approvare una ripartizione dell’85 e 15%
della somma complessiva rispettivamente destinata alla corresponsione del
miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza dei servizi istituzionali, e
alla performance individuale;

 

A ridurre da 5 a 3 le fattispecie previste per
i relativi punteggi previsti dall’art. 12.

 

Ma, ha anche aggiunto, di non poter azzerare
il punteggio previsto nel terzo punto dei criteri stabiliti riferito alla
valutazione della prestazione resa (da 1,3 a 1,5 – da 1,0 a 1,299 – 1), come
richiesto dalla Fp Cgil, in quanto secondo quanto comunicato dal Dipartimento
Funzione Pubblica ciò sarebbe di ostacolo alla successiva certificazione
dell’eventuale accordo.

 

La riunione si è chiusa con l’impegno
dell’amministrazione a riformulare una bozza finale di ipotesi di accordo e
farcela pervenire nel più breve tempo possibile, nelle more della riunione sull’argomento
che si terrà il prossimo 2 Agosto alle ore 9.30.

 

                                                                  
Il Coordinatore Nazionale Fp Cgil

                                                                          
Ministero
Difesa

                                                                                             
Francesco
Quinti

 

    

 

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