Si è tenuto ieri l’
incontro sulle proposte dell’amministrazione in merito all’utilizzo del Fua
2015 – 2016.
Abbiamo ritenuto
di non sottoscrivere, coerentemente con
quanto più volte da noi affermato, un
accordo che prevedesse per il 2016 delle progressioni economiche basate anche
sulle pregresse schede di valutazione che hanno creato enormi difficoltà di
applicazione e una disomogeneità di interpretazione dei criteri valutativi.
Inoltre le somme
disponibili per le progressioni avrebbero
consentito solo al 30% dei colleghi di poter accedere alle posizioni economiche
superiori, azzerando quasi del tutto il
fondo destinato alla produttività.
Abbiamo inoltre
valutato che sono in itinere 2 provvedimenti, il primo relativo alla restituzione
di 3.700.000 ed il secondo finalizzato ad un finanziamento permanente del Fua
attraverso la devoluzione di almeno il 5% delle sanzioni riscosse in materia di
depenalizzazione di competenza del nostro Ministero.
Pensiamo che prima
di azzerare, cioè di togliere tutto a tutti per darlo unicamente al 30% del
personale, sia necessario attendere l’esito positivo dei due provvedimenti.
In qualche altra
amministrazione stanno procedendo ad ipotizzare delle progressioni economiche
ma hanno ben altre risorse e coprono percentuali molto più alte, superiori
persino al 50% del personale in servizio.
In alcuni casi si
tratta di Amministrazioni che non hanno per il passato fatto alcuna
riqualificazione mentre noi siamo stata l’unica, nel panorama generale, a riuscire
ad ottenere 3 riqualificazioni, anche da un’area ad un’altra, con benefici,
anche se diversi, per tutti.
Inoltre il nostro
dissenso di ipotizzare delle progressioni economiche già per il corrente anno,
deriva anche dalla possibilità che riaprendo il tavolo della contrattazione
nazionale possano essere modificate le norme in materia di valutazione
introdotte dalla Brunetta.
Ad oggi per noi è
inaccettabile il modo come nel nostro Ministero sono state compilate le schede
valutative senza una reale possibilità di condivisione con il lavoratore.
Rinviare al 2017 ci
consente di far sapere ai lavoratori sin da ora
che le nuove schede del 2016,
diverse dalle pregresse, potrebbero essere utilizzate per le future
progressioni economiche e, pertanto, i
colleghi saranno messi in condizione, preventivamente, di confrontarsi con i propri dirigenti.
Non avremmo mai potuto accettare che fossero utilizzate schede relative agli
anni precedenti senza che i colleghi avessero potuto tutelarsi prima e non
dopo.
Pertanto sottoscriveremo
gli accordi sul Fua 2015 e 2016 analogamente agli anni passati e nell’accordo
per il 2016 introdurremo una norma programmatica che ipotizzi per il 2017 un
percorso di progressioni economiche sulla base di un colpo solidamente delle
risorse.
Roma, 14 luglio 2016
Il Coordinatore Nazionale
Fp cgil
Ministero Interno
Fabrizio Spinetti