Puntuali come le pagelle di fine anno scolastico, arrivano
le nostre valutazioni!
Ed arrivano senza alcuna variazione del sistema della
misurazione della performance, nonostante le numerose richieste della CGIL
volte a cercare di migliorare un impianto che si è dimostrato fallace e del
tutto soggettivo.
La nostra Amministrazione, tra l’altro, ha del tutto
disatteso la finalità della “fase di sperimentazione”, non cogliendo alcuna
delle istanze di modifica ed incontro da noi più volte richieste (comunicato
CGIL 27 marzo 2013, nota FP CGIL nazionale dell’11 marzo 2014, comunicato CGIL
19 settembre 2014, lettera aperta al Segretario Generale del 24 settembre 2014
sui risultati aberranti del nostro sistema di misurazione, tutti allegati alla
presente nota).
Come se non bastasse, il 2 luglio è entrato in vigore
D.P.R. 9 maggio 2016, n. 105 che riordina e regola le funzioni attribuite al
Dipartimento della funzione pubblica in materia di misurazione e valutazione
della performance delle pubbliche amministrazioni.
Questa normativa avrà inevitabili precipitati anche sul
nostro eccentrico sistema di valutazione (che, per inciso, mette insieme il
peggio del sistema del controllo di gestione con il peggio della “legge
Brunetta”, garantendo la premialità solo al 30% del personale), ma – intanto –
la nostra Amministrazione ha consegnato anche le schede del 2015, a tutto
svantaggio dei suoi dipendenti.
Inoltre, la commistione dei due sistemi porterebbe a
risultati catastrofici laddove, in accordo con una circolare del Mef, anche le
progressioni economiche fossero legate al sistema della valutazione, con
potenziale maggiore difficoltà del 70% dei dipendenti di accedere ai nuovi
profili economici.
Ancora una volta ricordiamo a tutti che anche durante le
trattative riguardanti il fua 2015, ci siamo impuntati proprio sul problema
relativo alla premialità riservata solo al 30% dei lavoratori della Corte, e
non abbiamo firmato perché il 70% del personale, ancorché meritevole, è stato
escluso dal premio individuale.
Nonostante questo, dobbiamo segnalare che il vero problema
è proprio il sistema di misurazione della performance in senso stretto.
Pensare, solo per fare alcuni esempi, che il singolo
Dirigente – pur coadiuvato dai Funzionari Preposti – possa avere diretta
conoscenza di tutti i “valutati” degli aggregati/uffici Regionali non è
realistico.
Legare imprescindibilmente la premialità ad una
valutazione che resta – sotto molti profili – soggettiva, è del tutto
sbagliato!
L’attesa e sana competitività che la premialità
individuale avrebbe dovuto portare con sé, ha dato luogo solo a tensioni nocive
tra i colleghi e difficoltà nella valutazione ad opera dei vertici
istituzionali e dirigenziali.
Da lungo tempo abbiamo evidenziato la necessità
valorizzare la produttività collettiva, più tipica di un’Amministrazione di
rilievo costituzionale, altamente specializzata sotto il profilo
giuridico-contabile e dotata di ampi margini di autonomia, ma la nostra
Amministrazione si è – ancora una volta – dimostrata sorda rispetto a questa
possibilità. Ad ulteriore dimostrazione della sensibilità dell’argomento,
alleghiamo la nota redatta da un nostro collega, in cui parla sia della
gradualità del premio, sia della valutazione di Staff, argomenti da sempre cari
a questa Organizzazione Sindacale.
Chiediamo, pertanto
un immediato confronto sul nostro attuale sistema di valutazione, per far
fronte a quelle che consideriamo storture del sistema, altresì chiediamo che,
in accordo alla normativa tutt’ora vigente, si pubblichino i dati relativi ad
incentivi e premialità degli anni 2013 e 2014.
Qualora non si
addivenisse ad una trattativa volta ad ampliare considerevolmente la
percentuale dei colleghi ammessi alla premialità, La CGIL – Corte dei Conti NON
firmerà l’accordo sulla ripartizione del Fondo Unico di Amministrazione 2016.
Roma, 12 luglio 2016
Il Coordinatore Nazionale FP CGIL Corte dei conti