Agosto 1980 ore 10,25
Strage alla Stazione di Bologna
85 morti e 200 feriti
Per non dimenticare
La Segreteria Nazionale FP CGIL esprime il suo più profondo dolore nel ricordo del tragico atto di terrorismo che colpì con ferocia e viltà, ancora una volta, il cuore della democrazia uccidendo ottantacinque persone e ferendone duecento. A Bologna. Era il 2 agosto 1980.
A distanza di ventisette anni dalla strage e dodici (1995) dalla condanna di Valerio Fioravanti e Francesca Mambro, l’11 aprile di quest’anno, la Cassazione ha confermato, in via definitiva, anche la condanna all’ergasotolo per il terrorista nero Luigi Ciavardini come esecutore della strage.
La giustizia, dunque, ha compiuto una parte del suo percorso. Le condanne dimostrano che si è trattato di un atto terroristico di stampo fascista. I responsabili materiali individuati.
Ma il dolore lacera le coscienze. Rimane inappagata la sete di verità. Manca un tassello fondamentale di quella tragica storia perchè si possa parlare di giustizia compiuta e di verità accertata: chi ha armato la mano degli assassini.
I clamorosi depistaggi accertati che hanno accompagnato la storia delle stragi: da Piazza Fontana, all’Italicus, a Piazza della Loggia, le troppe impunità che hanno riguardato chi aveva responsabilità politiche e dei servizi segreti costituiscono drammatici ed inaccettabili vulnus nella coscienza collettiva del Paese.
Solo quando si sapranno i mandanti delle stragi le Istituzioni democratiche potranno pienamente riconciliarsi con quanti, noi tra questi, non smetteranno mai di battersi per fare piena luce su quella lunga ombra che ha oscurato la storia civile e democratica dell’Italia.
Un minuto di silenzio. Per riflettere. Per non dimenticare.
30 luglio 2007