Roma, 6 luglio
Per rilanciare l’esecuzione penale esterna insieme al
rispetto dell’articolo 27 della Costituzione, che mette al centro la
rieducazione del reo, la Funzione Pubblica Cgil aderisce alla campagna
20×20 lanciata dall’associazione Antigone. Una campagna che si propone
di spendere almeno il 20% del bilancio della Amministrazione
penitenziaria, entro il 2020, per il sistema delle misure alternative.
“C’è un bisogno urgente di ridefinire e reimpostare il sistema
dell’esecuzione penale, ora troppo centrato sull’aspetto detentivo e
carcerario. Una situazione che ha finito per relegare quasi in una
dimensione secondaria il sistema dell’esecuzione penale esterna”, motiva
la Funzione Pubblica Cgil la sua adesione alla campagna di Antigone.
Secondo la categoria dei lavoratori dei servizi pubblici della Cgil
però, “i grandi processi riformatori non possono essere fatti senza
adeguate risorse e senza il numero adeguato di operatori. Il rapporto
tra assistenti sociali e casi da seguire è oramai quasi di 1 a 200,
mentre nei paesi europei lo stesso rapporto è di 1 a 20, le condizioni
di lavoro sono insopportabili ed è giunto il momento di investire per
nuove assunzioni ed adeguata formazione del personale”. Per queste
ragioni la Fp Cgil aderisce e sostiene la campagna di Antigone 20×20,
per sostenere misure alternative al carcere e rilanciare l’esecuzione
penale esterna.