Di seguito ai
contenuti pubblicati nel Libro Bianco, stiamo ormai da tempo registrando voci
incontrollate e preoccupanti che farebbero riferimento alle possibili
conseguenze generate da una ipotesi di rimodulazione della giustizia militare.
Le strutture territoriali
delle OO.SS. confederali lo scorso 18 Febbraio hanno incontrato il Presidente
del Tribunale Militare di Roma per discutere dei possibili trasferimenti di
sede dei diversi uffici che oggi si trovano negli stabili di viale delle
Milizie.
In
quell’incontro,
il rappresentante dell’Amministrazione udito ha riferito che nell’immediato non
v’era alcuno studio di fattibilità in merito.
Premesso quanto sopra, al
fine di evitare di indurre ulteriori preoccupazioni e allarmismi tra i
lavoratori che operano nella giustizia militare, Procure e Tribunale, e al fine
di esercitare tutte le forme di tutela praticabili finalizzate anche a
garantire un auspicabile clima lavorativo favorevole, si chiede di conoscere lo stato di attuazione dell’eventuale ipotesi di riordino/soppressione de quo.
Per
quanto concerne il trasferimento di Ispedife presso “Palazzo Esto”,
si rappresenta che sono giunte segnalazioni di forti criticità negli ambienti
destinati ad ospitare i locali e gli uffici e, a tal proposito, dispiace dover
essere costretti a segnalare che ad oggi
ancora non ci è stata fornita alcuna informazione, che peraltro avrebbe dovuto
essere preventiva, afferente il
trasferimento.
In attesa di ricevere adeguato riscontro alle richieste e alle
osservazioni avanzate, si porgono cordiali saluti.
Il
Coordinatore Nazionale Fp Cgil
Ministero
Difesa
Francesco
QUINTI