Giustizia: Fp Cgil, giusta denuncia Spataro su carenza organici, a rischio diritto costituzionale

08 Giugno 2016

Giustizia: Fp Cgil, giusta denuncia Spataro su carenza organici, a rischio diritto costituzionale

Roma, 8 giugno 2016

“Condividiamo l’allarme del
procuratore capo di Torino, Armando Spataro, è a rischio un diritto
costituzionale come quello alla giustizia. Da anni, infatti, denunciamo
la mancanza di personale negli uffici giudiziari ma sino ad oggi non
abbiamo avuto risposte concrete”. Così il segretario nazionale della Fp
Cgil, Salvatore Chiaramonte, commenta le parole del procuratore della
Repubblica di Torino Spataro sulla carenza di personale.

Il
personale della giustizia, fa sapere il dirigente sindacale, “che in
media ha 55 anni, lavora nella maggioranza degli uffici giudiziari in
situazione di perenne emergenza, senza il dovuto riconoscimento
professionale, ovvero quella riqualificazione che il Ministro Orlando si
è impegnato a fare ma le cui procedure ad oggi non sono ancora state
avviate”. Secondo Chiaramonte “la scopertura degli organici oscilla tra
il 15 ed il 30%: siamo al limite dello stallo e la politica degli
organici del Governo messa in campo sino ad oggi si è rivelata
insufficiente. Si è voluto incentrare tutto sulla mobilità dalle
province e dalla Croce Rossa, ma in alcune regioni in cui questo
personale è transitato verso altre Amministrazioni, non si sono notati
miglioramenti. In passato si è cercato di tappare i buchi con la
ripetizione infinita dei tirocini, creando un bacino di precarietà che
aspetta ancora risposte sul suo futuro e che lavora per 400 euro al
mese”.

Per il segretario della Fp Cgil “non si può far fronte ad
una situazione nazionale in cui mancano oltre 8.000 unità di personale
confidando solo nella mobilità dalle altre Amministrazioni, bisogna fare
concorsi e assumere il personale necessario a far funzionare gli
uffici. Il progetto riformatore sulla giustizia non può essere
completato senza tenere conto delle persone che lavorano dentro gli
uffici giudiziari. Il Governo deve rispondere all’allarme che arriva da
molte parti investendo una volta per tutte sulla giustizia”, conclude
Chiaramonte.

 
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