Igiene ambientale, sindacati: straordinaria riuscita sciopero nazionale. Adesione media oltre 90%

12 Giugno 2016

Igiene ambientale, sindacati: straordinaria riuscita sciopero nazionale. Adesione media oltre 90%

Roma,
30 maggio 2016

“La straordinaria riuscita dello sciopero nazionale di
tutti i lavoratori e di tutte le lavoratrici del settore dell’igiene
ambientale e, soprattutto, la forte partecipazione ai presidi
territoriali è la risposta durissima spedita a Utilitalia, Assoambiente e
a tutte le imprese del comparto. Nelle grandi aziende la partecipazione
è stata quasi totale e, complessivamente, sono state confermate le alte
percentuali di adesione che storicamente si raggiungono”, così
dichiarano le Segreterie nazionali di Fp Cgil, Fit-Cisl, UilTrasporti e
Fiadel in merito allo sciopero nazionale indetto per oggi.

“In
questo momento l’adesione media allo sciopero è del 90% – proseguono
Fp, Fit, Uilt e Fiadel – e i lavoratori sono in piazza, in presidio
davanti a prefetture e comuni. A Roma siamo davanti alla sede
dell’associazione datoriale Utilitalia. Molto significativa è stata la
riuscita anche nelle piccole imprese, nel resto delle aziende private e
nel Sud del Paese che, nonostante la crisi economica, ha visto la
partecipazione diffusa dei lavoratori allo sciopero nazionale. Le
Segreterie nazionali esprimono grande soddisfazione per la riuscita
dello sciopero e, consapevoli del consenso che il progetto sindacale per
il settore ha tra i lavoratori, saranno ancor più determinate a
raggiungere l’obiettivo del rinnovo contrattuale. Anche in difesa della
libertà e della democrazia sui posti di lavoro.

Le
imprese vogliono precarizzare, vogliono poter licenziare, pensano che
il nostro sia un lavoro di ‘straccioni’ e che il massiccio ricorso ad
appalti senza regole, sia la naturale via di ‘sviluppo’ per il settore.
Abbiamo chiesto maggiore sicurezza e condizioni di lavoro migliori,
anche in cambio di maggiore produttività, ma ci hanno risposto che il
problema è il sindacato e la richiesta di partecipazione. Le imprese,
nascoste e silenti, dietro le loro associazioni, attaccano il Sindacato
per indebolire i lavoratori e le lavoratrici; pensano al nostro lavoro
come all’elemosina che si fa ai lavoratori. Su questo, secondo loro, non
si tratta e non c’è bisogno delle parti sociali”.

Concludono
le organizzazioni sindacali: “Gli scioperi e la mobilitazione vanno
avanti ad oltranza. Dovremo essere più forti e più incisivi anche
nell’attività quotidiana delle aziende. Questo è il momento di
resistere. 
Grazie
a tutte le lavoratrici, a tutti i lavoratori, alle Rsu e ai
responsabili territoriali del sindacato per il vostro straordinario
contributo in difesa della libertà”.

Rifiuti: Sindacati a Utilitalia, rinnovare contratto diritto lavoratori e cittadini

Roma,
30 maggio 2016

“Il rinnovo di un contratto scaduto da due anni e
mezzo fondato su due elementi: il rispetto dei diritti e delle tutele
dei lavoratori del settore, il miglioramento dei servizi resi ai
cittadini”. Sono queste in estrema sintesi le ragioni dello sciopero
nazionale di venti quattro ore delle lavoratrici e dei lavoratori
dell’igiene ambientale in programma oggi, con al centro la
rivendicazione del rinnovo del contratto nazionale, promosso da Fp Cgil,
Fit Cisl, UilTrasporti e Fiadel. “La posizione strumentale e di bottega
assunta da Utilitalia contro lo sciopero di oggi  – affermano i
sindacati – è la dimostrazione palese di come, per sola responsabilità
della controparte, la trattativa per il rinnovo è in una fase assoluta
di stallo. Un blocco che si determina su nodi centrali del rinnovo, di
certo non quelli individuati da Utilitalia, e che hanno a che fare con:
il salario, le tutele e le garanzie da riconoscere alle lavoratrici e ai
lavoratori in caso di cambi di appalto, il miglioramento delle
condizione di salute e di sicurezza – nelle aziende oramai il 15% dei
lavoratori è inidoneo per colpa dell’assurde modalità di raccolta a mano
– e il miglioramento dei servizi offerti ai cittadini”.

Punti
che, proseguono i sindacati, “la controparte derubrica, in un tentativo
vano di contrapporre lavoratori e cittadini, in maniera assolutamente
irresponsabile. In questi due anni e mezzo di attesa le lavoratrici e i
lavoratori del settore dell’igiene ambientale hanno dimostrato grande
sacrificio e responsabilità, nonostante l’atteggiamento della
controparte, nonostante il contratto scaduto, nonostante un investimento
nullo sul servizio e sulle condizioni di lavoro. Noi siamo dalla parte
dei cittadini ed è proprio in ragione di questo asse che vogliamo
costruire con loro, che mettiamo al centro il tema del rilancio del
servizio, che passa dalla discussione sull’organizzazione e la maggiore
produttività senza costi aggiuntivi. Temi sui quali abbiamo dato
assoluta disponibilità e messo in campo le nostre proposte anche con le
Amministrazioni locali”.

“Forse le imprese – continuano Fp Cgil,
Fit Cisl, UilTrasporti e Fiadel – dimenticano anche che chiedono sempre
più soldi ai cittadini per raccogliere e smaltire rifiuti, mentre se ne
producono sempre meno. Dal 2010 al 2015 la tassa è aumentata del 55%,
per importo dovuto cresciuto di quasi 3 miliardi di euro e nello stesso
periodo la produzione di rifiuti è calata dell’11% e le retribuzioni
sono cresciute solo del 5%. Oppure si potrebbe parlare del fenomeno
delle esternalizzazioni che hanno fatto aumentare i costi a danno degli
utenti e peggiorato le condizioni dei lavoratori. A vantaggio di
cooperative senza scrupoli contro le quali il sindacato si batte e si
batterà sempre. Forse è per questo che diamo fastidio. E come sempre in
questi casi a rimetterci sono i lavoratori e i cittadini, che hanno però
dimostrato, insieme alle organizzazioni sindacali, di voler
fortissimamente questo rinnovo nelle tante assemblee e con lo sciopero e
le manifestazioni di oggi. Per questo, grazie al loro sostegno, andremo
avanti, con ancora più forza, nelle prossime ore con il solo obiettivo
del ‘contratto subito'”, concludono.

 
 
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