Sciopero Nazionale del Comparto Igiene Ambientale
Lunedì 30 maggio 2016
La trattativa per il rinnovo del contratto dell’igiene
ambientale, sia per le aziende pubbliche sia per
le aziende private, come già ampiamente annunciato, si è
bruscamente interrotta per il rifiuto delle due
Associazioni datoriali di valorizzare il nuovo contratto
collettivo nazionale sul piano dei diritti e delle tutele.
Conseguentemente, con il loro atteggiamento, Assoambiente
e Utilitalia impongono alle lavoratrici e ai
lavoratori il concreto rischio di una progressiva
precarizzazione del loro rapporto di lavoro, un
peggioramento delle condizioni lavorative e un mancato
adeguamento salariale che, da oltre 28 mesi, pesa
sulla qualità della vita delle famiglie.
Le Segreterie Nazionali, nell’approfondita analisi dei
processi legislativi ed economici che stanno
investendo il settore ambientale, hanno rafforzato e
implementato, nella loro proposta, dopo l’approvazione
della piattaforma contrattuale, quel processo d’innovazione
del CCNL per renderlo coerente con le
dinamiche industriali del settore e più forte sul piano
delle tutele.
Il tutto attraverso una complessa e difficile opera di
connessione tra gli sviluppi del rinnovo
normativo e la necessaria modernizzazione dello stesso
CCNL, anche alla luce delle modifiche legislative
previste dal Decreto Madia, dal Codice degli Appalti e
dall’implementazione dei modelli organizzativi
imposti dal “mercato”.
In questa situazione, che si ripropone di conflitto, è
indispensabile il massimo contatto con i
lavoratori ed è quindi necessario fornire il quadro
completo della situazione. È indispensabile spiegare con
chiarezza quelle che sono
le motivazioni che hanno portato all’interruzione del confronto in entrambi i
tavoli contrattuali.
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