Si è tenuta oggi presso lo SMM il previsto incontro con FP CGIL CISL FP e UIL PA per
fare il punto di situazione dopo la pubblicazione del D.M. che definisce la
struttura degli Arsenali e dei Centri Tecnici, sino a livello di Reparto.
Come si ricorderà FP
CGIL CISL FP e UIL PA avevano ribadito che la definizione delle nuove tavelle
organiche dovesse necessariamente attendere il termine del confronto con il
vertice politico sulla distinzione delle funzioni tra personale militare e
civile con l’emanazione di un regolamento propedeutico a qualsiasi
organigramma.
Del
resto, come altrimenti potrebbero essere assegnati
compiti e previsti profili se non è ancora delineato il quadro di chi deve
assolvere le funzioni? Dare alla luce ancora una volta un organizzazione
anacronistica e sconnessa dalla realtà
non serve a nessuno, così come non serve nascondere le criticità legate ad un
ordinamento professionale obsoleto e in distonia con le mansioni effettivamente
svolte dai dipendenti.
E’ invece questa l’occasione, condivisa anche
dall’Amministrazione, per evidenziare ai vertici del Ministero la persistenza
di problematiche che compromettono le attività e che richiedono soluzioni non
più rinviabili: la questione degli Ausiliari,
la possibile condizione di esubero in cui potrebbero trovarsi gli Addetti,
visto che il transito degli ex militari sta rapidamente saturando le tabelle
organiche nei profili di Assistente, la necessità di assunzioni prima che sia
troppo tardi e per non fornire il pretesto di affidare mansioni operaie a
militari di truppa come, per la prima volta, previsto nel decreto appena
pubblicato.
FP CGIL CISL FP e UIL PA hanno poi sottolineato che
nei tavoli locali è mancata la definizione delle Job description dei vari
elementi di organizzazione, condizione indispensabile per stabilire profili e
tabelle organiche coerenti.
L’amministrazione per far fronte alle incertezze, ha
precisato che sarà avviata dal 1°
giugno una fase sperimentale di un anno,
con verifica semestrale, per monitorare le criticità e prevedere correzioni
all’organizzazione sottostante ai Reparti.
Permangono, peraltro, immutati gli scenari di fondo
che rendono incerto il cammino di queste
riorganizzazioni, una ragione in più per imprimere a questa fase del
confronto una visione di più ampio respiro che coinvolga tutti i lavoratori del
ministero e che, attivando un più radicale processo di trasformazione, dia loro
le risposte da tanto, troppo tempo attese.
Infine, le scriventi OO.SS. nel dare atto al 1°
Reparto di Maristat di aver sempre ricercato e tenuto vivo il metodo del
dialogo costruttivo, hanno evidenziato che nelle sedi periferiche, sia
dell’area operativa (i Maristanav), che logistica (compresi i Comandi
Logistici periferici), le relazioni sindacali appaiono compromesse, con
enti che spesso rifuggono il confronto con le rappresentanze sindacali
alimentando tensioni inutili e impedendo la risoluzione anche di problematiche
semplici, rendendo pure indispensabile in tale contesto, una verifica con il
vertice politico.
FP CGIL CISL FP UIL
PA
Francesco Quinti Paolo Bonomo
Sandro Colombi