Coordinamento Nazionale Corpo Forestale dello Stato
Roma, 18
aprile 2016
Dopo una campagna
mediatica vergognosa che per anni ha teso a confondere gli agenti e gli
ufficiali del Corpo forestale dello Stato con gli operai forestali stagionali o
con i corpi forestali regionali delle regioni a statuto speciale…
Dopo anni di riunioni
“segrete”, svolte a porte chiuse nei palazzi del potere…
Dopo mesi di trattative
sottobanco tra i vertici delle forze dell’ordine, sulla testa di Forestali,
Poliziotti e Carabinieri…
Dopo una prima
approvazione del cosiddetto Decreto Madia, un’accozzaglia di proposte
populiste, prive di contenuti importanti e senza alcun progetto organico,
proposto dal Governo in seguito ad una delega del parlamento che secondo noi
non sta affatto rispettando…
Dopo le proposte,
completamente ignorate, portate avanti dalla CGIL per incrementare l’efficienza
nel Corpo Forestale, eliminare eventuali sovrapposizioni con altre Forze di
Polizia e risparmiare molto denaro…
Dopo l’iter, che questo
decreto sta ancora ultimando, che non ha mai coinvolto le parti sociali né gli
esperti del settore, né svelato in alcun modo quale sarà effettivamente il
futuro del Corpo Forestale dello Stato e dei suoi 8000 uomini, né chiarito chi
svolgerà d’ora in poi e come tutti quegli essenziali compiti dell’unico corpo
nazionale di Polizia Ambientale (difesa del patrimonio agro-silvo-pastorale
italiano, del made in Italy, dei prodotti DOP, IGP, biologici; di conservazione
dei Parchi nazionali e delle Riserve Statali, di difesa della flora, della
fauna protetti e dei diritti degli animali; di spegnimento e repressione del
fenomeno degli incendi boschivi; della prevenzione del dissesto idrogeologico e
delle risorse idriche; della difesa delle arie, delle acque e del suolo
dall’inquinamento e dai rifiuti; del controllo del commercio internazionale di
specie protette e del legname; del contrasto alle agro/ecomafie etc.)…
Dopo decine e decine di
richieste di informazioni e di confronto rivolte vanamente da tutte le sigle
sindacali del CFS al Capo del Corpo, ai Ministri, al Presidente del Consiglio,
al Presidente della Repubblica etc…
Dopo le proteste della
stragrande maggioranza del personale, di tutte le sigle sindacali dei Corpi di
Polizia italiani che raccolgono quasi 150.000 iscritti tra gli operatori di
polizia, del sindacato europeo del pubblico impiego (EPSU) che raccoglie ben 8
milioni di impiegati pubblici in Europa, di tutte le associazioni ambientaliste
ed animaliste, di tutte le opposizioni politiche di destra e di sinistra, di
moltissime importanti personalità del mondo politico, giornalistico,
ambientalista…
Dopo lettere e diffide da parte delle
Organizzazioni Sindacali che, tramite i pareri dei propri legali e
costituzionalisti, minacciano migliaia di ricorsi ai Tribunali Amministrativi,
al Consiglio di Stato, alla Corte Costituzionale ed alla Corte Europea, contro
la contro la
militarizzazione forzata dei forestali,
contro la messa al bando delle organizzazioni sindacali del personale e contro
l’eccesso di delega riscontrato nell’adozione del Decreto che non ha rispettato
i limiti e gli obiettivi imposti nella delega parlamentare…
Finalmente un segno di vita da parte della
dirigenza del Corpo forestale e dell’Arma dei Carabinieri!!
Peccato che la nota apparsa sui siti Intranet
di CFS e CC (consultabili solo dal personale), dal titolo “Attuazione Delega
Legislativa relativa all’assorbimento del Corpo forestale dello Stato nell’Arma
dei Carabinieri”, sia assolutamente anonima e non si capisce chi l’abbia
scritta…
Continua a leggere il comunicato nel PDF allegato….