MIUR: Comunicato su accordo FUA 2015

26 Aprile 2016

MIUR: Comunicato su accordo FUA 2015

SOTTOSCRITTO IL FUA 2015 E
SI AVVIA IL CONFRONTO SULLE PROGRESSIONI ECONOMICHE

 

 

Importante riunione ieri al MIUR che si è conclusa con la
sigla al FUA 2015. Importante perché questa firma consente, a partire dai
prossimi giorni, l’avvio del confronto per definire i criteri sulle progressioni
economiche ed anche perché ci consente di poter procedere anche alla
liquidazione dei compensi derivanti dall’accordo, una volta concluso l’iter di
registrazione che, ricordiamo è sempre molto lungo e complesso. In sostanza e
per essere concreti contiamo di sottoscrivere l’accordo certificato dagli
organi di controllo entro un paio di mesi per avere l’assegnazione delle
risorse.

Nel merito dell’accordo va rilevato che lo stesso è
sostanzialmente identico a quello relativo al 2014. Noi avevamo chiesto di
valutare un riequilibrio nella distribuzione delle risorse con riferimento alla
distribuzione di queste somme insufficiente del FUA 2014 in alcune Regioni. Su
questo l’Amministrazione ha posto questioni contabili, vale a dire che
occorrerebbe procedere di converso ad un recupero della somma distribuite in
più alle restanti Regioni e questo risulterebbe impercorribile visto che il FUA
2014 è stato già oggetto di assegnazione delle risorse ai vari Uffici. A noi è
parso che come al solito la nostra controparte si sia nascosta dietro un dito
per non assumersi la responsabilità delle errate attribuzioni. Resta come dato
di fatto il danno economico prodotto nei confronti dei lavoratori di queste tre
Regioni (Campania, Sardegna e Toscana), che subiscono le ricadute di questi
errati conteggi.

 

L’altro aspetto sul quale abbiamo richiesto con forza
modifiche è la possibilità per il lavoratore di ricorrere per via gerarchica in
caso di valutazione negativa. Su questo punto c’è stata ampia ed a volte aspra
discussione. Già l’anno scorso avevamo registrato incomprensibili ritrosie da
parte dell’Amministrazione e sulla gestione del FUA 2014 ci sono arrivate
diverse segnalazioni sui comportamenti discrezionali di molti dirigenti
periferici. Siamo riusciti a strappare una sorta di clausola intermedia, in
base alla quale il dirigente valutatore dovrà motivare la sua valutazione a
richiesta del lavoratore, ma anche in questo caso non possiamo ritenerci del
tutto soddisfatti. Pare singolare che questa Amministrazione, che non perde mai
l’occasione di magnificare la pratica delle pagelline, poi non consenta
l’espletamento di normali prassi previste ordinariamente in tutti i manuali di
valutazione, ovvero la possibilità di ricorso per via gerarchica del valutato,
con eventuale assistenza del rappresentante sindacale, così come avviene in
altri Ministeri. Appena avremo il testo dell’accordo ve lo trasmetteremo.

Noi, pur non valutando positivamente l’esito di questi due
punti, abbiamo ritenuto di sottoscrivere lo stesso l’accordo per non perdere il
treno delle progressioni, le cui procedure devono essere necessariamente
espletate entro il 2016, per consentire anche al personale prossimo al
pensionamento di poter partecipare al bando.

Al riguardo l’Amministrazione ci farà pervenire la prossima
settimana una sorta di piano di lavoro su cui avviare le nostre riflessioni sui
criteri di selezione del bando e la settimana successiva inizierà il confronto
specifico.

 

Sui revisorati: abbiamo avuto
finalmente una sintetica informativa che ci è stata data direttamente dalla Dirigente
che ha gestito la procedura di conferimento degli incarichi. La Dirigente ha
comunicato che sono stati coinvolti 759 revisori distribuiti su 1842 ambiti
territoriali e tra questi solo 23 unità sono esterne all’amministrazione;
trattasi di personale in pensione regolarmente iscritto all’albo dei revisori
dei conti.  La Dirigente ha inoltra
aggiunto di aver ricevuto n. 54 rinunce e che l’Ufficio sta procedendo alla
riassegnazione degli incarichi.

I criteri utilizzati, oltre quelli contenuti nella direttiva
102 del 2010, è stato quello della “continuità del controllo amministrativo”
che ha determinato di fatto l’esclusione di tutti coloro che sono prossimi, in
termini di mesi, al pensionamento. Inoltre 497 di questi revisori riguardano
personale di nuova nomina.  Pur
considerando un primo risultato aver finalmente potuto avere una straccio di
informativa sulla materia, anche su questo punto noi ci riteniamo insoddisfatti
e comunque abbiamo chiesto l’urgente emanazione della nuova direttiva, su cui
avevamo l’impegno del Capo Dipartimento. La nuova Direttiva che regolamenta
l’attribuzione di tutti gli incarichi del MIUR (istituzioni AFAM, Università,
Istituzioni scolastiche)  al momento  giace negli Uffici di Gabinetto, Uffici che
certo non brillano per trasparenza e celerità nelle loro decisioni. Infine
abbiamo chiesto di inserire, analogamente a quanto succede ad esempio sulle
nomine AFAM, la possibilità di nomina del personale di seconda area, purché in
possesso dei requisiti previsti dalla legge e di avviare per questo personale
quanto prima  percorsi di formazione in
ambito di “revisorato dei conti”. Una partita, questa delle nomine, che non
intendiamo certo abbandonare, in considerazione delle legittime aspettative e
richieste di trasparenza che ci pervengono dai territori.

Sempre da vari ambiti territoriali continuano a pervenire, a
noi e all’Amministrazione nei suoi massimi livelli, documenti di protesta e
preoccupazione profonda per il grave stato di degrado dei servizi all’utenza,
per la carenza non più sopportabile di personale e per la mancanza assoluta di
risposte su questo tema da parte del Ministro. Noi, nel ringraziare per i
contributi assai illuminanti che provengono da tutte le zone geografiche del
nostro paese, assicuriamo il massimo impegno su questa tematica vitale per il
futuro di questo fondamentale servizio pubblico e nei prossimi giorni daremo il
via ad una campagna unitaria  di
mobilitazione nazionale e di protesta contro l’immobilismo del Governo, la sua
indifferenza verso i lavoratori e in difesa dei diritti contrattuali negati
unitamente al diritto di rinnovo del contratto nazionale.

 

 

 

 

Claudio Meloni

FP CGIL Nazionale

 
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