Incontro con il Ministro dell’Interno Angelino Alfano.

08 Aprile 2016

Incontro con il Ministro dell'Interno Angelino Alfano.

 
 

08.04.2016 – Le anticipazioni del Ministro Alfano nel corso del suo intervento introduttivo, in particolar modo l’annuncio di aver convenuto formalmente con il Ministro della Funzione Pubblica, Marianna Madia, l’apertura della fase contrattuale, determinano per la Fp Cgil VVF un grande traguardo politico, mentre la volontà di erogare, con le stesse modalità del 2016, gli 80 euro una tantum anche per il 2107, non ci trova assolutamente d’accordo.

L’incertezza e l’approssimazione con cui il Ministro ha ipotizzato ulteriori risorse economiche da destinare alla creazione del fondo di specificità, ai sensi dell’articolo 19 della legge 183 del 2010,  ci convince ulteriormente che la strada per incrementare le retribuzione del personale appartenete Corpo Nazionale al momento rimane quella del rinnovo contrattuale.

Questa è la posizione della Fp Cgil, rappresentata dal Segretario di categoria Salvatore Chiaramonte,  il quale ha ulteriormente ribadito che gli 80 euro devono essere resi strutturali e far parte della discussione contrattuale che dovrà essere aperta a breve. 

Rimanendo in tema di riforma e di D.Lg. 217/05, ribadendo l’assoluta contrarietà alla pubblicizzazione del rapporto di lavoro dei Vigili del Fuoco, qualora dovesse istituirsi il fondo di specificità, la FP Cgil si è dichiarata disponibile a trovare negli istituti contrattuali esistenti la destinazione delle risorse che si riusciranno a reperire.

Per quanto riguarda, infine, la modifica del Decreto Legislativo 139/06, purtroppo in completa solitudine, la Fp Cgil ha chiesto che la funzione di Capo Dipartimento sia attribuita a un dirigente proveniente dai ruoli tecnici del Corpo nazionale, per eliminare una duplicazione che danneggia l’organizzazione e la funzionalità della stessa nonché per diminuire i costi di gestione, così come richiesto nella delega Madia. 

Rimane inteso che, riservandoci di verificare che gli impegni presi dal Ministro si tramutino in fatti concreti, Cgil, Cisl e Uil hanno confermato lo stato di agitazione.

 

 
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