Mibact: comunicato su riunione 24 marzo 2016 e allegati

25 Marzo 2016

Mibact: comunicato su riunione 24 marzo 2016 e allegati

Roma, 25 marzo 2016

RIUNIONE DEL 24 MARZO: ACCORDI
IMPORTANTI PER I LAVORATOR
I

Al termine
di una riunione tesa e convulsa abbiamo sottoscritto gli accordi che vi trasmettiamo.
Le materie all’ordine del giorno erano tante ma, come era prevedibile, la
riunione si è incentrata maggiormente sulla questione delle progressioni economiche.

La
questione era delicata per diversi motivi, in primis per le differenti e note
posizioni delle organizzazioni sindacali. La soluzione trovata non ha permesso
purtroppo di avere subito ed in questo anno le progressioni economiche nel 2016
per i numeri che noi abbiamo ipotizzato sin da dicembre scorso, ovvero i 12050
passaggi economici. L’accordo parte da quest’anno, impegnando per il 2016 i 7
milioni di euro non impegnati sul FUA, e prevedendo per i prossimi due anni
ulteriori fasi fino al raggiungimento della quota prefissata nel 2018. Con
alcune avvertenze: non è possibile prevedere la durata della graduatorie oltre
l’anno di riferimento e pertanto dovranno essere indetti dei bandi in
successione. Resta la necessità di verificare il reperimento delle risorse
aggiuntive, ma, per quello che ci riguarda l’accordo è vincolante per le parti
e rappresenta un impegno solenne, da parte di chi l’ha sottoscritto, verso i
lavoratori. Quindi noi agiremo comunque, sia se ci saranno risorse aggiuntive,
sia se non ci saranno. Con buona pace di chi, anche ieri, si è permesso
attacchi e insulti personali. E ci riferiamo al rappresentante nazionale
dell’USB, non nuovo a queste performances: non ci faremo certo intimidire a chi
usa il metodo degli attacchi personali e a chi tenta in ogni modo di denigrare
la CGIL. Con un  comportamento a dir poco
ondivago, ovvero strumentale a seconda dei tavoli dove siede, ma con un’unica
costante: l’attacco al sindacato confederale e in particolare alla CGIL. Noi
ribadiamo semplicemente quanto abbiamo sempre detto: i progetti nazionali vanno
rivisti in quanto nella maggior parte dei luoghi di lavoro non è più possibile
rispettarne i criteri e, per quello che ci riguarda, è possibile utilizzare
parte di quelle risorse per le progressioni economiche.

Lo diciamo forte e
chiaro. Quello che invece non si dice, a proposito di bugie, è che l’importo
impegnato per le progressioni economiche del 2016 è la somma che normalmente
noi utilizziamo per i progetti locali, che quindi non sarà disponibile a tale
utilizzo, e chi grida che noi vogliamo creare danni ai lavoratori sottraendo
risorse del FUA poi sottoscrive accordi che appunto sottraggono risorse al FUA
per impegnarle sulle progressioni economiche.

Adesso si
aprirà subito il confronto sui criteri del bando in modo da arrivare in tempi
brevi alla sua emanazione, nell’accordo programmatico è previsto esplicitamente
il riferimento alla platea dei lavoratori che non hanno avuto progressioni con
l’accordo del 2010.

Contestualmente
abbiamo sottoscritto l’accordo sul FUA 2016, che rimane sostanzialmente inalterato
ad eccezione  dell’importo stanziato per
le posizioni organizzative,  la cui definizione
dei criteri viene demandata ad un tavolo specifico.

Abbiamo
peraltro ritenuto di sottoscrivere sia l’accordo sull’apertura del primo maggio
che quello sul piano di valorizzazione 2016. Ricordiamo che tali progetti
quest’anno sono finanziati esclusivamente da risorse extra FUA per l’importo
complessivo di 6 milioni di euro. Risorse che peraltro sono previste in aumento
anche per l’anno prossimo per un importo certo pari a 5 milioni di euro. Anche
in questo caso abbiamo le pseudo anime belle: tutti questi accordi, che portano
soldi nelle tasche dei lavoratori, sono improntati sull’adesione volontaria
degli stessi e quindi sono a libera partecipazione dei lavoratori. Inoltre
abbiamo avuto cura di ampliare la platea di personale, sulla base del semplice
principio che l’offerta va qualificata e non solo riferita ad un allargamento,
ormai quasi fuori luogo, delle aperture. Abbiamo ridotto a tre ore le aperture
serali, e specificato che per le aperture diurne vengano previsti, sulla base
dei compensi concordati, turni di quattro ore. In allegato il contenuto delle
iniziative che, come avrete modo di verificare, confermano le proposte che da
qualche anno abbiamo avanzato, ovvero restauro, patrimonio nascosto e domenica
delle carte. Appuntamenti che sono ormai diventati fissi e strutturali ai piani
di valorizzazione. Infine su questo punto noi ribadiamo che noi non ci
sottraiamo certo alle sfide sulla maggiore fruizione del nostro patrimonio
culturale: abbiamo cercato di orientare e qualificare nei limiti del possibile
l’offerta ma con orgoglio e con buona pace dei fannullonisti di professione che
in Italia, e solo grazie ai nostri accordi ed alla partecipazione dei
lavoratori, abbiamo il sistema di offerta più ampio a livello internazionale.
Tutto questo indipendentemente dalle cosiddette riforme.

Mobilità volontaria

Sul punto
ci è pervenuta una informativa, su cui ci riserviamo un opportuno approfondimento.
I tempi di espletamento non saranno lunghi.

Sui passaggi di area: il
Capo di Gabinetto ci ha informato che è stato inviata una lettera di intenti a
MEF e Funzione Pubblica nella quale si specifica la volontà di far scorrere le
graduatorie, limitandole ai famosi 460 sulla base del fatto che nei bandi
originari i 460 componevano il numero complessivo dei posti che
l’Amministrazione aveva dichiarato disponibili, anche se poi questo non è mai
stato autorizzato. Vedremo l’esito, ma, pur comprendendo il contesto
estremamente difficile nel quale muovere i passi, continuiamo a ritenere 460 un
numero insufficiente rispetto alle opportunità date dalla progressiva carenza
in organico, così come riteniamo non positivo il fatto che non si affronti la
questione della prima area. Monitoreremo con attenzione gli sviluppi di questa
infinita vicenda.

In arrivo il decreto sul bando assunzionale e il primo decreto
attuativo la seconda riforma.

Il
Consigliere Casini ci ha illustrato verbalmente due schemi di decreto, quello
che definisce gli ambiti territoriali dei nuovi musei autonomi e quello che
definisce i criteri da ricomprendere nel bando per l’assunzione dei famosi 500
nuovi funzionari. Non riteniamo di dare una valutazione su questi due delicati
passaggi se non quando avremo le carte in mano. Gli schemi ci saranno consegnati
presumiamo oggi e nei prossimi giorni, subito dopo le festività pasquali,
proporremo le nostre osservazioni. Al momento possiamo scrivere che il bando
per le assunzioni sarà emanato entro la fine di aprile, che ci sarà una
preselezione e che per fortuna sono previsti riconoscimenti di punteggi sia per
coloro che hanno avuto a vario titolo rapporti di lavoro con il MIBACT che per
i giovani inseriti nei vari famosi stages formativi a seguito delle selezioni
previste. Il resto a dopo una opportuna lettura dei provvedimenti.

Attacchi personali: no grazie.
Non ci
piace l’attacco personale che abbiamo letto in questi giorni sul web e che
riguarda il Consigliere del Ministro Benzia, al quale vengono imputate note
defaillances nella rilevazione degli organici. Non ci piace il metodo e la
sostanza: il lavoro fatto in questo caso noi lo riteniamo molto utile e gli
errori che sono risultati dalla rilevazione fatta sono semplicemente dovuti al
fatto che questo Ministero non conosceva la situazione del proprio personale e
quindi i dati che sono pervenuti a livello centrale molto spesso erano
contraddittori se non addirittura falsi. Quanto al metodo siamo al livello di
attacchi personali: noi preferiamo quello delle critiche e in questo ci siamo ampiamente
esercitati nei confronti di un progetto riformatore che riteniamo profondamente
sbagliato e anche verso un metodo di spoil system molto condizionato dalla
politica. E questo si deve fare a nostro avviso senza mettere in opera
valutazioni sbagliate e controproducenti.

EMERGENZA CULTURA: DUE GIORNATE DI MOBILITAZIONE NAZIONALE.
E, a
proposito di controriforme, 6 e 7 maggio prossimi a Roma si terranno due
iniziative di mobilitazione nazionale molto importanti perché vedranno in campo
tutti coloro che in questi mesi hanno fortemente contrastato i progetti di
riforma governativi e l’insieme delle norme che hanno messo fortemente in
discussione l’esercizio della tutela del nostro patrimonio culturale. Il 6
maggio ci sarà un convegno con la partecipazione di associazioni, intellettuali, costituzionalisti, sindacati
confederali sulla cosiddetta riforma Madia e sulle riforme Franceschini ed i
loro effetti sul sistema della tutela del patrimonio. Il 7 maggio ci sarà una
grande manifestazione nazionale che vedrà in corteo a Roma tutti i soggetti
aderenti all’iniziativa. Noi parteciperemo attivamente e per questo motivo vi
invitiamo a diffondere il documento che è alla base dell’iniziativa che
troverete sul sito dedicato www.emergenzacultura.org oppure sulla omonima pagina
Facebook. Nei prossimi giorni comunicheremo nel dettaglio le modalità con cui
si articoleranno queste due importanti iniziative, invitandovi sin da ora ad
una  opportuna pubblicizzazione presso i
lavoratori. La manifestazione nazionale sarà una grande occasione di portare in
piazza tutto il grande dissenso che abbiamo espresso, il nostro amore per il
patrimonio culturale, le nostre proposte di cambiamento.
In
allegato la documentazione con gli accordi sottoscritti ieri.

Claudio Meloni

FP CGIL NAZIONALE MIBACT

 

 
 
 
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