Da
tempo in Inail con regolare frequenza si presenta un problema che, pur nella
sua forte rilevanza e criticità, non sembra essere affrontato con la dovuta
decisione e risolutezza.
Parliamo,
come dovrebbe essere facile intuire da chiunque, di tutte le problematiche che
ruotano intorno all’Informatica dell’Istituto.
Il
problema investe sia la gestione e l’organizzazione della Struttura DCOD sia
l’insieme delle procedure informatiche rilasciate.
Per
quanto riguarda la struttura non può non destare perplessità la continua e
quasi ossessiva riorganizzazione con rotazioni continue di attribuzione di
responsabilità che producono incertezza e precarietà al di là delle capacità e
competenze dei funzionari coinvolti; lo sfilacciamento funzionale tra personale
Inail e i referenti delle ditte esterne ma soprattutto una percezione diffusa,
tra i lavoratori dell’Istituto, di
indeterminatezza e smarrimento dove si fa enorme fatica a individuare un
disegno strategico definito.
Si
delineano scenari futuri di grande rilevanza e qualità , in cui l’Inail intende
assumere un ruolo di grande protagonista ma, contemporaneamente, perdiamo di vista le esigenze quotidiane che
permettono di erogare i servizi all’utenza sia esterna che interna.
Nessuno
mette in discussione, e noi come FP CGIL siamo tra questi, l’esigenza di essere
un’avanguardia nel campo dell’innovazione tecnologica digitale: lo richiede il
valore sociale e il ruolo dell’Istituto nel panorama del welfare e della
Pubblica Amministrazione, ma questo potrà avvenire solo se riusciamo a
consolidare, valorizzare e sviluppare
l’attuale offerta dei servizi informatici.
Non
è accettabile che quasi quotidianamente, come avvenuto anche in queste ultime
settimane, ci siano continui blocchi delle procedure, o quando si è più
fortunati forti rallentamenti, che rendono estremamente complicato mantenere un
elevato standard di produttività nelle strutture dell’Istituto sia a livello
centrale che territoriale con inevitabili ricadute anche i termini di
raggiungimento degli obiettivi assegnati oltre la pesante caduta di immagine
nei confronti di chi si rapporta con l’Istituto sia questo un datore di lavoro
piuttosto che un infortunato.
E’
frustrante per gli operatori lavorare con grande difficoltà nei confronti
dell’utenza tra mappe di procedure che scompaiono all’improvviso piuttosto che
fissare lo sguardo sulla “mitica” clessidra in implorante attesa che qualcosa
succeda.
Potremo
segnalare una sfilza di criticità che si devono affrontare nell’operatività
quotidiana sperando che le stesse siano all’attenzione della tecnostruttura
anche se spesso queste criticità, più volte segnalate, sono state spesso
sottovalutate o derubricate a “situazioni contingenti o residuali all’interno
di un’architettura informatica altamente complessa”.
Sulla
base di queste osservazioni e segnalazioni, facilmente verificabili, non
possiamo non evidenziare come il livello della risposta della DCOD sia
assolutamente insufficiente.
Questa
valutazione ci impone subito una domanda conseguente; ovvero, se la risposta
della Direzione non c’è oppure non è al
livello delle criticità riscontrate, possiamo avere l’ardire di chiedere se c’è
qualcuno, magari nei piani alti della Direzione generale, in grado di assumersi
le opportune responsabilità e prendere in mano la situazione per riportare alla
normalità questa importante funzione all’interno dell’Istituto oppure ci
dobbiamo rassegnare al solito destino “cinico e baro”?.
Sono
anni che noi, unitamente alle altre sigle sindacali, chiediamo un tavolo
sull’Informatica per discutere e confrontarsi sulle scelte e sulle
difficoltà da affrontare ma finora
l’Amministrazione ha pensato bene di eludere qualsiasi confronto.
Crediamo
che sia giunta l’ora che qualcuno batta un colpo possibilmente prima che sia
troppo tardi!!
Roma,
18 febbraio 2016
IL COORDINATORE NAZIONALE
FP CGIL INAIL
Roberto Morelli