INPS: Corto circuito: all’Amministrazione saltano i fusibili!

04 Dicembre 2015

 

News

 
Corto circuito: all'Amministrazione saltano i fusibili!
 
 

Una riunione lampo quella di questa mattina tra
Delegazione di parte datoriale ed Organizzazioni Sindacali: ci siamo presentati
al Tavolo negoziale per ascoltare la risposta dell’Amministrazione rispetto
alla nostra proposta illustrata nel comunicato dello scorso 27 novembre e la
replica è stata la seguente:

· 50% dei passaggi per il personale dell’Area A nel
2015 con riconoscimento di 45,00 € di maggiorazione TEP da riassorbire in caso
di passaggio per il restante 50%;

· rinvio sine
die per i passaggi all’interno delle Aree B e C da legare al nuovo modello
organizzativo di là da venire (un modello a tutti ignoto!).

È
evidente che la posizione dell’Ente rappresenta una netta chiusura da parte di
chi, vertice politico e gestionale, cerca di riversare sul personale
dell’Istituto frustrazioni per l’incapacità dimostrata nelle sedi parlamentari
e governative di far valere in termini di risorse e di attenzione
politico-legislativa la specificità dell’Inps.

Qualsiasi
datore di lavoro degno di questo nome considererebbe la crescita del proprio
personale non un costo ma una risorsa sulla quale investire per il futuro.
  
Altro
che discontinuità nelle relazioni industriali!

Se i
vertici ponessero maggiore attenzione allo stato di disagio del personale su
tutto il territorio nazionale, un personale i cui carichi di lavoro aumentano
in modo esponenziale con un’Amministrazione dal volto arcigno, pronta a colpire
con sanzioni disciplinari al primo errore o disattenzione, e non fosse
distratto dall’organizzazione di convention o seminari fatti ad uso e consumo
della promozione dell’immagine del “principe”, ne guadagnerebbero in dignità e
stima anche da parte della cosiddetta opinione pubblica di cui si temono i
severi giudizi.

Giudizi
talmente severi che si continuano ad elargire incarichi esterni per l’esercizio
di funzioni rispetto alle quali abbiamo le professionalità interne ed in 18
mesi (Accordo di programma 2014/2016 sottoscritto il 29 maggio 2014), a
differenza di altre realtà del pubblico impiego, non si è stati in grado di
portare al Tavolo nazionale uno straccio di piano di risparmi che prevedesse reinternalizzazioni
di attività ed efficientamenti tali da generare risorse da destinare in parte
al salario accessorio del personale.

Se
queste sono le premesse chiameremo alla mobilitazione il personale dell’Inps.

     FP
CGIL/INPS                  
CISL FP/INPS                        UIL PA/INPS 
Oreste
CIARROCCHI           Paolo SCILINGUO                   
Sergio CERVO
                                             

 
 
 

X
Questo sito usa i cookie per offrirti la migliore esperienza possibile. Procedendo con la navigazione sul sito o scrollando la pagina, accetti implicitamente l'utilizzo dei cookie sul tuo dispositivo. Informativa sull'utilizzo dei cookie Accetto