(24.11.2015) La contrattazione collettiva nel settore pubblico in Italia è stata congelata per sei anni e l’EPSU invia il suo sostegno a tutti i sindacati dei servizi pubblici italiani che unitariamente terranno la manifestazione nazionale a Roma il 28 novembre.
Molti governi e datori di lavoro del settore pubblico di tutta Europa hanno imposto il blocco o i tagli del salario come parte delle loro misure di austerità; ora però la maggior parte è ritornata a siglare accordi di contrattazione collettiva, muovendosi nel senso di far recuperare la perdita di salario. Il governo italiano è una delle poche eccezioni e si rifiuta risolutamente di trattare seriamente con i sindacati.
I sindacati sostengono come non sia riconosciuto il contributo dei 3 milioni di dipendenti del settore pubblico e dei 700mila che lavorano per il privato o per il no- profit e che per questo il governo non riesce ad investire nelle capacità e nelle competenze di queste lavoratrici e questi lavoratori. Con gran parte delle assunzioni congelate e molti lavoratori con contratti precari, il governo sta mettendo a rischio l’erogazione ai cittadini di servizi di qualità.
Questa politica del governo finisce anche per non riconoscere l’importante contributo che questo grande gruppo di lavoratrici e lavoratori rende all’economia del paese, che ha invece urgente bisogno di una spinta della domanda interna per rilanciare la crescita.
La dimostrazione di unità tra i sindacati del settore del servizio pubblico, con le principali federazioni di CGIL, CISL e UIL unite alle varie federazioni di CONFSAL e al sindacato degli degli insegnanti GILDA, mostra la determinazione delle lavoratrici e dei lavoratori italiani nella loro pressione sul governo.
L’EPSU si augura che questa azione unitaria spinga il governo a rivedere la sua miope politica e ad avviare di nuovo la contrattazione e il dialogo sociale nel settore pubblico in Italia.
L’ EPSU è la Federazione Sindacale Europea dei Servizi Pubblici (European Federation of Public Service Unions). E’ la più grande federazione della CES, la Confederazione Europea dei Sindacati, con oltre 8 milioni di iscritti in 265 sindacati di tutta Europa. Rappresenta lavoratrici e lavoratori dei settori delle funzioni centrali, degli enti locali, della sanità e dei servizi sociali, dell’acqua, igiene ambientale, vigili del fuoco ed energia.