Agenzia del Demanio
“Una Cosa è una Cosa
e non quello che si dice di quella Cosa”*cit.
Per riassumere il contenuto della riunione sindacale
convocata per il pomeriggio del 14 Ottobre è sufficiente riportare un dato: serviranno
ancora settimane affinché i gruppi di lavoro individuino le operatività
trasferite dal “centro” ai “territori” determinando, conseguentemente, i
fabbisogni tanto della sede centrale che delle sedi regionali.
C’è solo un dato certo conosciuto da mesi: con la pubblicazione del
Regolamento di Amministrazione e Finanza del 22 settembre l’Agenzia è cambiata.
Il “Cambiamento” ha, già oggi, tra i punti cardine, la centralità
operativa delle Direzioni Regionali (aumento delle competenze e delle risorse)
e una sede generale (articolata in diverse direzioni centrali) con il compito
di uniformare il comportamento complessivo dell’Agenzia e guidare, monitorare e
supportare i territori.
Il “Cambiamento” o lo si accetta così come viene presentato oppure
si coglie l’occasione per parteciparvi attivamente con le proprie proposte.
Sarà necessario ricorrere allo strumento della mobilità per valorizzare a
livello territoriale le esperienze maturate a livello centrale.
Come anticipato in premessa, allo stato attuale non c’è una
quantificazione degli esuberi ma un progetto di cambiamento che ha in sé
l’urgenza di trasferire personale dal centro ai territori.
Come FP CGIL non condividiamo la scelta di alcune sigle sindacali e
della stessa Agenzia di tenere la discussione esclusivamente sul punto
“economico” cioè di quanto “compensare” il sacrificio legato al trasferimento.
Mentre da mesi qualcuno discute sul “numero di mesi di affitto da
pagare al collega trasferito in una sede regionale” o alle “garanzie di
carriera e di aumento di stipendio”, questa sigla, da sola, al Tavolo proponeva
e scriveva nei comunicati che è giunto il momento di “cambiare”
l’Agenzia anche attraverso strumenti già utilizzati positivamente da
altre realtà pubbliche e private, anche molto più articolate rispetto alla
realtà demaniale, come il telelavoro (smart working) e strumenti attinenti al Work Life Balance.
Evitando, così, gli spostamenti logistici e al tempo stesso rafforzando le
strutture regionali dell’Agenzia.
Sappiamo che l’Agenzia ha già dei progetti di durata pluriennale da
poter utilizzare per sperimentare il telelavoro. Chiediamo di far uscire
dai cassetti questi progetti e di discuterne al Tavolo.
Il “cambiamento” richiede coraggio e capacità di uscire dagli schemi
conosciuti… “comodi ma ingannevoli”, si potrebbe aggiungere.
Le risorse che si andrebbero a risparmiare dai mancati trasferimenti
potranno essere utilizzate per una revisione degli inquadramenti, previa
verifica dei premi fissi inseriti ogni mese in busta paga, in coerenza con
la volontà di cambiamento dell’Agenzia, che dovrà saper porre maggiore enfasi
su aspetti di natura meritocratica e sull’uguaglianza formale e sostanziale
delle opportunità per evitare le forme, rilevate finora, di eccessiva
disparità e discrezionalità nelle dinamiche di promozione del personale.
Entrerà allora in gioco uno sforzo progettuale di medio-lungo periodo che dovrà
riequilibrare, secondo un senso compiuto, molteplici situazioni a partire dalla
correlazione tra il livello retributivo e le mansioni svolte, dalla possibilità
di partecipazione a corsi di formazione e master universitari, dal legittimare
il valore dell’istruzione e del merito attraverso, ad esempio, il
riconoscimento dei titoli di Laurea conseguiti dagli studenti lavoratori.
Come già detto non si tratta di disconoscere quanto ricevuto da
qualcuno nel tempo ma di offrire a tutti la possibilità di vedersi riconosciute
la professionalità e la dedizione dimostrate verso l’Agenzia in questi anni.
Infine, per quanto riguarda la mobilità volontaria, nel corso della
riunione abbiamo nuovamente sottolineato -rafforzandone ulteriormente le
argomentazioni a sostegno- la necessità di individuare strumenti per
favorire l’accoglimento delle istanze di trasferimento pendenti “da DR a DR” presentate negli anni dai
colleghi.
Roma, 15 ottobre 2015.
p. la Delegazione Trattante
Nazionale
FP CGIL Agenzia del demanio
Gamberini – Scarpati –
Antonino
CGIL FP Nazionale
Coordinatore
Nazionale Agenzie Fiscali
Luciano Boldorini