Domani
1 ottobre, dopo una troppo lunga pausa estiva, riprendiamo il
confronto con l’Amministrazione con una riunione avente per oggetto
il decreto legislativo sulla razionalizzazione e semplificazione
dell’attività ispettiva.
Ci
auguriamo, ma non ne siamo certi, che questa pausa abbia prodotto
qualche positivo ripensamento nell’atteggiamento
dell’Amministrazione nei confronti delle OO.SS.
Non
possiamo dimenticare né sottovalutare ciò che è avvenuto a fine
luglio nel corso della discussione sulla verifica del Modello
Organizzativo.
In
quell’occasione, mentre eravamo impegnati nel confronto riguardante
le modifiche sul Modello che interessavano la Direzione Generale e
avevamo ripetutamente avuto assicurazione dall’Amministrazione
della prosecuzione del confronto, nel mese di settembre, con un
lavoro “in progress” sulle problematiche relative alle Strutture
Territoriali, la stessa, senza nessun preavviso, ha assunto la
determina Presidenziale 297 del 30 luglio scorso relativa alle
modifiche all’organizzazione delle Direzioni Centrali.
Una
decisione unilaterale che non solo ci ha colti di sorpresa ma è
tanto più immotivata in quanto tutto il confronto si era svolto in
un clima sostanzialmente sereno e costruttivo, senza particolari
asprezze, con un valore aggiunto legato alla condivisione di una
posizione unitaria di ben sei sigle sindacali altamente
rappresentative di tutto il personale dell’Istituto.
Uno
schiaffo gratuito alle OO.SS. e agli stessi lavoratori che
rappresentiamo, una mancanza di rispetto, di cui non se ne sentiva
assolutamente il bisogno e che ha contribuito ad abbassare
ulteriormente il livello delle relazioni sindacali all’interno del
nostro Ente.
E’
del tutto evidente che questa decisione mette fortemente a rischio il
prosieguo e la tenuta delle relazioni sindacali; con quale
credibilità, agli occhi delle OO.SS., l’Amministrazione si siederà
al tavolo quando ha dimostrato di venir meno ad impegni presi
pubblicamente?
Se
il confronto e i contributi delle OO.SS. sono per l’Amministrazione
un noioso e fastidioso rituale, in linea con quanto agisce e dichiara
quotidianamente l’attuale Governo, abbia il coraggio di ammettere
che intende avvalersi di tutte le prerogative presenti nel decreto
legislativo 150/2009 e non si nasconda dietro una finta disponibilità
al dialogo.
Auspichiamo
che la stessa Amministrazione si sia resa conto di ciò che è
accaduto e delle conseguenze che potranno scaturire dalla “forzatura”
effettuata di cui non potrà che assumersene la responsabilità.
AGENZIA
UNICA DELLE ATTIVITA’ ISPETTIVE
Domani
si avvierà il confronto sulle problematiche relative alla
costituzione dell’Agenzia Unica dell’ispettorato del Lavoro,
prevista nel decreto legislativo 149/2015, pubblicato nella Gazzetta
Ufficiale del 23 settembre scorso.
Anche
in questa occasione non possiamo non segnalare il ritardo con cui
l’Amministrazione ha deciso di avviare il confronto con le OO.SS.
aumentando il già notevole stato di incertezza in cui versano i
lavoratori coinvolti.
Per
quanto ci riguarda incalzeremo l’Amministrazione rispetto alla
salvaguardia delle funzioni istituzionali dell’Ente, pur in un
quadro di auspicabile maggior coordinamento delle attività di
vigilanza, di attiva e propositiva presenza nella “governance”
dell’Agenzia nonché delle giuste attenzioni alla tutela e garanzia
economica e professionale dei lavoratori interessati.
Riteniamo
necessario, in un contesto politico in cui si tende a disaggregare e
ricomporre, spesso senza nessun coerenza e omogeneità, funzioni di
Enti e Ministeri verso un proliferare di Agenzie sulla cui efficacia
vi sono diversi dubbi, che i Vertici dell’Istituto tengano alta
l’attenzione sul ruolo dell’Inail soprattutto se vi è la
consapevolezza che la salvaguardia dell’Ente passa esclusivamente
attraverso la piena realizzazione del Polo Salute e Sicurezza.
Su
questo c’è ancora molto da fare e ogni ritardo contribuisce a
metterne a rischio il risultato. Ci sarebbe bisogno di scelte
strategiche mirate ed innovative accompagnate a politiche del
personale coerenti con la “mission” dell’Istituto; scelte
politiche da ricondurre in un Accordo di Programma tanto atteso di
cui ne scontiamo il ritardo ma di cui ancora non se ne vede traccia.
IL
COORDINATORE NAZIONALE
FP
CGIL INAIL
Roberto Morelli
Roma
30 settembre 2015