Si è svolta venerdì scorso la riunione del Tavolo nazionale con
all’ordine del giorno la prosecuzione dell’esame dell’ipotesi di CCNI 2015 per
il personale delle aree.
Nel corso del confronto (terza riunione dopo quelle del 22 e 28 luglio
u.s.), partendo dall’esame della distribuzione prospettata delle risorse del
Fondo per il trattamento accessorio 2015 e richiamando quanto previsto
nell’Accordo di programma 2014-2016 dove “… le parti si impegnano a dare corso,
nell’ambito dei Contratti integrativi relativi agli anni 2015 e 2016, ai
passaggi da un livello economico a quello immediatamente successivo … nel
rispetto delle disposizioni normative e contrattuali al momento vigenti”,
abbiamo evidenziato l’esiguità dello stanziamento ipotizzato per il
finanziamento degli sviluppi professionali tale da non consentire una
prospettiva di crescita ad ampio raggio per il personale dell’Istituto
nell’arco temporale indicato nel citato Accordo di programma.
Sul punto ci attendiamo dall’Amministrazione una proposta organica tale
da corrispondere alle aspettative di un personale che dal lontano 2008 non
avuto la possibilità di intraprendere percorsi di sviluppo professionale e dal
2010 si confronta con retribuzioni tabellari congelate e contratti collettivi
nazionali di lavoro preclusi per volontà del legislatore.
Dalla bozza del documento, come da noi richiesto in occasione della
precedente riunione del 28 luglio u.s., scompare l’articolo 4 sull’istituzione
del profilo unico: una soluzione, quest’ultima, che avrebbe cancellato una
storia di ambiti professionali e di percorsi di carriera costruiti nel tempo in
Istituto attraverso la contrattazione integrativa e che ha rappresentato un
fattore di crescita interna ed esterna dell’Inps.
Sul tema della maggiorazione del 15% dei trattamenti incentivanti, per
il personale delle strutture territoriali nonché del personale delle Direzioni
regionali e delle Direzione centrali di prodotto, unita alla revisione delle
indennità legate alla titolarità delle posizioni organizzative, riteniamo che
debba essere discussa nel più ampio dibattito della nuova riorganizzazione che
dovrà comunque mirare a valorizzare l’impegno dei colleghi sul territorio e
l’assunzione di responsabilità organizzative su linee operative dal forte
impatto verso l’esterno, abbiamo sottolineato l’inopportunità di introdurre
tali innovazioni in corso d’opera per l’anno 2015.
Altro argomento affrontato è stato quello dei mutui edilizi al
personale, oggetto di un verbale di intesa sottoscritto lo scorso 22 luglio tra
la Delegazione di parte datoriale e tutte le Organizzazioni Sindacali:
l’Amministrazione ha chiarito che la proposta emendativa dell’attuale
disciplina ha incrociato le obiezioni del Magistrato della Corte dei Conti in
merito alla non adeguata valorizzazione dell’acquisto dell’abitazione
principale nell’ipotesi di stanziamenti insufficienti: nella nuova formulazione,
in caso di risorse disponibili esigue rispetto alle istanze presentate, a
parità di I.S.E.E. si darà correttamente precedenza alle domande per l’acquisto
della prima casa.
Il confronto sul CCNI 2015 proseguirà la prossima settimana.
Roma, 15 settembre 2015
FP
CGIL/INPS
Oreste
CIARROCCHI
CISL FP/INPS
Paolo
SCILINGUO
UIL
PA/INPS
Sergio
CERVO