Si è svolto questo pomeriggio l’incontro del Ministro della Salute Lorenzin con i sindacati medici in merito alle misure riguardanti la sanità contenute nel DDL Enti Locali.
In primo luogo il Ministro ha indicato nelle Regioni le colpevoli del taglio dei 2,,3 mld in sanità contenuto nel DDL Enti Locali. Il suo ragionamento è semplice: le Regioni dovevano tagliare 4 mld e sono state loro a scegliere di farlo in sanità. Abbiamo ribattuto che essendo circa l’80% delle spese regionali di natura sanitaria era logico attendersi che proprio li avrebbero dovuto tagliare. E comunque hanno fatto una blanda resistenza ! La Lorenzin ha quindi ribadito che tutti i risparmi in sanità vanno reinvestiti in sanità. Le abbiamo detto che Renzi sembra dire altro e che le risposte derivanti dai tagli sanitari del DDL non sono state certamente reinvestite nel settore.
Per quanto riguarda il tema dell’appropriatezza ha prima detto che non uscirà nessun decreto senza incontrare averci incontrato nuovamente e ha poi lasciato alla dirigente incaricata di illustrare la bozza “vera” dei provvedimenti in cantiere, consegnandoci un piccolo documento, sotto allegato, limitando l’ambito dell’intervento previsto.
Su questo punto abbiamo confermato che siamo d’accordo ad intervenire sul tema dell’appropriatezza ma abbiamo contestato il fatto che possano essere i cittadini a pagare le prestazioni prescritte e che i medici possano essere sanzionati economicamente, peraltro dopo sei anni di blocco contrattuale.
Infine il Ministro si è anche impegnata a far approvare una nuova legge sulla responsabilità professionale in sanità nei tempi della prossima Legge di Stabilità, partendo dai risultati di una Commissione Ministeriale e dal testo unico approvato alla Camera. I titoli del provvedimento prevedono che la responsabilità civile del medico dipendente del SSN debba essere di natura extracontrattuale con tempi di prescrizione di 5 anni ( e non di 10 anni come nel caso della responsabilità contrattuale del medico libero professionista) con la conseguente inversione dell’onere della prova: prima il denunciante deve sostenere che qualcuno ha sbagliato e poi la struttura/medico deve dimostrare che invece è stato fatto tutto secondo scienza e coscienza. Si prevede una limitazione della rivalsa da parte dell’azienda nei confronti del medico. In ambito penale si dovrebbe prevedere una fattispecie autonoma delle lesioni in ambito sanitario, definendo colpa grave e dolo. Ci dovrebbe essere l’obbligo di una preventiva conciliazione con il cittadino per le strutture. La denuncia dei cosidetti eventi sentinella non dovrebbe esporre chi li ha posti alla discussione.
Su questo punto abbiamo espresso il nostro apprezzamento per le intenzioni del Ministro, da verificare nei fatti.