INPS: criteri conferimento incarichi di coordinamento centrale e territoriale dei professionisti

23 Luglio 2015

 

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Comunicato
 
 

Criteri
per il conferimento degli incarichi di coordinamento centrale dei
professionisti
“mano
libera alla discrezionalità”

Dopo
mesi e mesi di richieste di incontri, rivolti all’Amministrazione,
sul riassetto
delle consulenze professionali dell’Istituto (legale, tecnico
edilizio, statistico attuariale),
si è tenuto oggi un incontro tra le OOSS e l’Amministrazione, nel
corso del quale si è discusso dei documenti oggetto della
informativa del 15 luglio scorso: i nuovi
criteri per il conferimento degli incarichi di coordinamento centrale
e territoriale dei professionisti e la riorganizzazione dell’Area
Legale e di quella Tecnico edilizia.

La
FP
CGIL
ha espresso forte
contrarietà al metodo ed al merito.

L’Amministrazione
ha infatti
rifiutato
fino ad oggi qualsiasi
confronto su
tali temi, non ritenendo di coinvolgere in alcun modo le OO.SS. su
tematiche importanti che coinvolgono l’organizzazione del lavoro in
settori di fondamentale importanza per l’Istituto. E propone poi
con una mera
informativa
documenti di cui, a quanto pare, sarebbe già calendarizzata
l’approvazione.
Ma
soprattutto, nel merito, tali documenti, ed in particolare quello sui
nuovi criteri per il conferimento degli incarichi di coordinamento,
integrano una gravissima
violazione delle previsioni del vigente CCNL.

Tale
materia risulta infatti tuttora disciplinata dall’art. 33 del CCNL
21/7/2010, che conferma appieno, quanto agli incarichi di
coordinamento centrale e periferico, la vigenza dell’art. 35 CCNL
16/2/99.
La
disciplina contrattuale è imperniata su alcuni principi cardine: che
la selezione sia effettuata per titoli
professionali e di servizio;
che avvenga sulla base di criteri
obiettivi di valutazione
articolati sugli elementi della professionalità, capacità,
esperienza ed anzianità; che sia affidata ad una commissione
composta anche da professionalità esterne, di
chiara valenza professionale e di comprovata esperienza.
Il
documento proposto disattende totalmente questi principi e l’intera
disciplina contrattuale.

Non
è una selezione.
È una procedura di interpello che richiama solo nominalmente gli
elementi considerati dal CCNL, ma non prevede l’individuazione
preventiva di alcun criterio obiettivo di valutazione né alcun
parametro per la determinazione dei punteggi.
Ben
80 punti su 100 sono attribuiti secondo criteri imperscrutabili ed
all’esito di un “colloquio” con una commissione di soli membri
interni.

La
valutazione, si preannuncia, sarà ingiustificatamente diversificata
per i professionisti del centro e quelli del territorio.
Infine,
non è prevista alcuna graduatoria cui attingere in ipotesi di
vacanza di posti, né è dettato alcun criterio per la copertura dei
posti in via provvisoria in attesa dell’espletamento
dell’interpello.

Si
tratta quindi non di una procedura selettiva ma di una scelta
totalmente discrezionale da parte dell’Amministrazione.
Per
tali motivi la FP
CGIL
ha
richiesto
il rinvio
dell’approvazione di tali provvedimenti e l’apertura di un vero
confronto da concludersi entro la prima metà di settembre.

L’Amministrazione
ha opposto un netto rifiuto, sostenendo che si è perso troppo tempo
finora (???) e che, in ogni caso, il CCNL non disciplinerebbe più la
materia, per effetto della cd. Legge Brunetta, avendo oggi
l’Amministrazione i poteri del datore di lavoro privato (??????).

Questa
scelta dell’Amministrazione, oltre ad essere del tutto illegittima,
costituisce un grave errore politico e al tempo stesso gestionale.

Essa
quindi obbliga innanzitutto le OO.SS. a richiamare con forza
l’Amministrazione al rispetto dei patti contrattuali. Ciò che la
FP
CGIL
farà
senza rinunciare ad alcuno strumento di tutela.

Ma
soprattutto, affidando la scelta dei coordinatori dei professionisti
non all’esito di una procedura di valutazione trasparente ma al
mero arbitrio del dirigente di turno, da un lato lede l’autonomia
e l’indipendenza del professionista
pubblico, che rischia di non essere premiato per i suoi meriti
professionali
ma per il “livello
di gradimento
, con oneri peraltro a carico del Fondo Professionisti.
Dall’altro,
a dispetto dei propositi di speditezza di questa procedura,
ingenererà inevitabilmente un contenzioso infinito, tra i
professionisti, e tra questi e l’Amministrazione.
Anche
sotto questo aspetto, la FP
CGIL
promuoverà
ogni iniziativa che persegua la trasparenza dell’operato
dell’Amministrazione, a tutela dei lavoratori coinvolti e degli
stessi interessi pubblici affidati alla cura dell’Istituto.

Roma
22/7/2015
 
Il
Coordinatore Nazionale FP CGIL INPS

         Oreste
Ciarrocchi

 
 
 
 

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