Nota sulla istituzione dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro

05 Giugno 2015

 
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Nota sulla istituzione dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro

Come è noto il jobs act, provvedimento sul quale la FP CGIL ha espresso chiaramente il proprio giudizio negativo manifestando il proprio dissenso anche attraverso un articolato percorso di mobilitazione, aveva introdotto, tra l’altro, la delega al Governo per la costituzione dell’Agenzia Unica per le ispezioni del lavoro.Conseguentemente, nel mese di febbraio, il Governo era già pronto ad esercitare la delega  tentando di portare, quasi furtivamente e senza nessun confronto, in Consiglio dei Ministri il provvedimento in merito all’unificazione delle attività ispettive oggi svolte da INPS, INAIL e Ministero del Lavoro.

La bozza del provvedimento prevedeva:
– Chiusura di tutte le DIL e DTL del Ministero del Lavoro
– Conseguente previsione di circa 1800 esuberi di personale del Ministero del Lavoro da ricollocare presso INPS, INAIL e Prefetture
– Nessun ruolo di INPS e INAIL nella “governance” dell’Agenzia
– Trasferimento “forzoso” del personale ispettivo di INPS e INAIL nella costituenda Agenzia
– Taglio delle retribuzioni dei lavoratori – Nessun accenno a progetti di unificazione del ruolo, delle modalità operative e di equiparazione dei livelli retributivi
– Nessun riferimento a percorsi formativi e di aggiornamento professionale
– Acquisizione a titolo gratuito di immobili di INPS e INAIL per costituire le sedi dell’Agenzia.

La FP CGIL, unitamente a CISL e UIL, ha ritenuto tale ipotesi inaccettabile e lesiva della garanzia del mantenimento di una efficace azione di vigilanza, avviando e intensificando il livello della mobilitazione, con un’azione che ha trovato la condivisione dei tre coordinamenti delle Amministrazioni coinvolte anche nella ricerca di un punto di equilibrio fra situazioni oggettivamente disomogenee, ha portato ad un primo significativo risultato con il rinvio dell’approvazione del decreto legislativo, previsto nel Consiglio dei Ministri del 20 febbraio scorso.
A seguito del rinvio si è aperta, pur con un confronto contraddittorio, talvolta ruvido e poco lineare, una fase di interlocuzione con il Governo che ha prodotto dei risultati che, rispetto alla prima stesura del decreto, possiamo considerare positivamente.Tali risultati si sono tradotti in una nuova stesura della bozza di decreto, mai ricevuta dal Ministro e avuta esclusivamente in visione durante l’ultimo incontro del 3 giugno. Nel merito si possono mettere particolarmente in rilievo:
·         Mantenimento delle sedi territoriali
·         Esclusione di esuberi e conseguente mobilità forzata per i lavoratori del Ministero
·         Partecipazione attiva di INPS e INAIL nella “governance” dell’Agenzia
·         Mantenimento degli attuali inquadramenti contrattuali e dei livelli retributivi e mantenimento della dipendenza gerarchica del personale ispettivo INPS e INAIL presso gli Enti di appartenenza
·         Unificazione dei trattamenti di missione e di specifiche indennità
·         Equiparazione dei poteri tra tutti gli ispettori (polizia giudiziaria) 

E, da ultimo, oltre a quanto era in qualche modo noto, si sono aggiunte, nel corso dell’ultimo incontro, ulteriori modifiche allo schema di decreto istitutivo dell’Agenzia quali
1.      Diritto di opzione per il personale INPS e INAIL
2.      Impegno a destinare una quota di risparmi e di risorse aggiuntive all’omogeneizzazione dei trattamenti economici accessori
3.      Eliminazione del limite del 80% sulla copertura del turn over.

 Riteniamo questi risultati, frutto della mobilitazione messa in atto e del conseguente confronto, un deciso passo avanti rispetto all’impianto originario. Questa valutazione non ci esime, comunque, dal mantenere inalterate alcune riserve e perplessità sulla effettiva efficacia in termini di operabilità e di raggiungimento degli obiettivi dell’Agenzia e sulla sua capacità di mantenere alti i livelli di una capillare azione di controllo.La tutela dei diritti dei lavoratori e la garanzia della legalità e dell’omogeneità dei servizi sul territorio,  attività che devono essere salvaguardate e ulteriormente valorizzate, erano e restano le nostre priorità.Vigileremo puntualmente sul mantenimento degli impegni e di un costante coinvolgimento dei lavoratori, senza i quali qualsivoglia operazione di efficentamento della macchina pubblica è destinato a fallire.   

Spinetti-Palumbo-Ciarrocchi-Morelli

 

 

 

 
 
 
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