Comunicato Stampa di Nicola Preiti Responsabile Nazionale
Fp Cgil Medici medicina convenzionata
Roma, 20 maggio 2015
“Sciopero sbagliato, sciopero revocato. L’incontro che ha convinto Fimmg a revocare lo sciopero è stato evidentemente una seduta di psicoterapia cognitivo-comportamentale: è bastato accendere la luce e i fantasmi sono spariti. Ma i problemi sono rimasti intatti. E riemergeranno”. Ad affermarlo è il responsabile nazionale Fp Cgil Medici medicina convenzionata, Nicola Preiti, che aggiunge: “I fantasmi se li erano immaginati per proclamare lo sciopero: abolizione del medico di famiglia e subordinazione dello stesso, cancellazione del rapporto di fiducia con il cittadino, compressione dell’autonomia organizzativa del medico. Gli hanno fatto rileggere tutti i documenti e la subordinazione non c’era scritta da nessuna parte, gli hanno fatto leggere che invece l’autonomia organizzativa era già presente (nei limiti della programmazione) e così pure la garanzia del mantenimento del rapporto di fiducia”. Anche i ‘contenuti economici’ dei medici, prosegue, “erano già presenti e anzi erano garantiti a parole anche gli investimenti già sostenuti. Ma nel verbale dell’incontro si ribadisce ‘senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica’. Pertanto niente risorse (al contrario della scuola) e l’impegno allo sviluppo del lavoro in equipe che, stando alla Balduzzi, significa Uccp e Aft con adesione obbligatoria e con i propri mezzi. Quindi una rimessa per i medici. O una presa in giro per i cittadini”. “Confortati per aver trovato le contro-parti dalla loro parte, ed esorcizzate le paure, hanno revocato lo sciopero senza alcuna modifica delle condizioni precedenti e lasciando intatti i problemi. E si ricomincia a trattare dallo stesso atto di indirizzo rifiutato. Ma le belle parole non bastano. Il punto è che manca un disegno nazionale di vera riforma delle cure primarie che obbligatoriamente passa per il superamento della (già fallita) legge Balduzzi. In assenza, la medicina generale sarà stritolata. È questo l’impegnativo terreno di confronto di idee che deve coinvolgere e unire tutti i medici (fimmg compresa) e gli altri operatori del territorio, per rafforzare il Ssn a vantaggio di medici e cittadini. Così si diventa autorevoli interlocutori delle Regioni e del Governo, non con scioperi finti a cui noi non crede nessuno”, conclude Preiti.