24.03.2015
Nelle giornate dal 14 al 18 marzo 2015 si è svolta nella città di Sendai (Prefettura di Miyagi) nel nord-est del Giappone, la terza conferenza mondiale della Nazioni Unite sulla prevenzione dei rischi nei disastri ambientali.
Per la prima volta nella storia di questo tipo di conferenze sono state ammesse a partecipare le rappresentanze dei lavoratori.
La delegazione del P.S.I. (Public Services International) è stata guidata dal Vice Segretario Generale, David Boys ed era composta da 10 persone, rappresentanti di diversi paesi del mondo.
La nostra presenza nelle varie sessioni della Conferenza ha fatto sì che potesse, finalmente, essere ascoltata anche la voce dei lavoratori, cioè di coloro che in prima persona sono chiamati a svolgere tutte quelle attività che assicurano la prima risposta alle emergenze, di qualunque tipo.
Il nostro compito non è stato agevole perché in questo particolare periodo di crisi globale ai lavoratori pubblici, che rappresentano la quasi totalità delle persone che sono impiegate nelle operazioni di soccorso, non vengono messe a disposizione le necessarie risorse per svolgere fino in fondo e nella massima sicurezza il loro lavoro.
Infatti, nella maggior parte delle sessioni, le tematiche più frequenti sono state quelle della privatizzazione e della ricerca di fondi attraverso assicurazioni e gruppi di potere economico, proprio per la grave crisi che affligge quasi tutti i governi del mondo.
L’argomento ricorrente dei nostri interventi è stato il richiamo dell’attenzione sul lavoro e sui lavoratori, sulle loro necessità e sui loro diritti, molto spesso negati.
Abbiamo avuto la netta sensazione che gli apparati forti dell’economia mondiale stiano spingendo verso una generale privatizzazione dei servizi per operare una drastica riduzione dei costi.
Gli operatori del soccorso, vigili del fuoco in testa, si oppongono a questo sistema che mette a rischio l’incolumità stessa degli operatori e la capacità di risposta alle emergenze.
In un mondo dove, anche a causa dei cambiamenti climatici, le grandi emergenze stanno diventando un fatto quotidiano, la risposta dei governi alla cittadinanza colpita da gravi tragedie non può prescindere da un efficiente ed efficace servizio di soccorso, che è e deve rimanere pubblico.
Soltanto attraverso il servizio pubblico può essere garantito il diritto di ogni cittadino del mondo ad avere un livello di soccorso accettabile.
Ci siamo dichiarati contrari all’introduzione di qualsivoglia forma di assicurazione per la difesa dai rischi.
Nell’allegata dichiarazione, formalmente depositata agli atti della conferenza, abbiamo riassunto il nostro pensiero e le nostre richieste.
P.S.I. Firefighters Coordinator
Danilo Zuliani