La prassi di firmare i contratti degli operatori del CEM senza nessuna regola prosegue.
Alla scadenza del 28 febbraio tramite masi veniva comunicata una proroga fino al 5 marzo.
Ci sono diverse interpretazioni che si possono dare a questi contratti presentati in maniera così schizofrenica che ormai da un anno e più continuano a buttare nel panico i lavoratori del CEM.
Grosse responsabilità le hanno le parti coinvolte (ASL; CRI; Regione) che con la loro poca sensibilità rispetto al problema non fanno altro che rimandare qualsiasi decisione.
Ma la cosa strana, questa volta è che il 5 marzo corrisponde all’ultimo giorno dell’elezioni per le RSU.
Questa cosa ci ha fatto “rizzare le antenne” come si dice.
Se qualcuno pensa di poter usare il rinnovo del contratto come forma di pressione per qualsivoglia manovre se lo scordi.
La nostra risposta sarà durissima e coinvolgerà tutti i soggetti che saranno individuati come responsabili a questa eventualità.
Siccome la ragione e il nostro spirito democratico prevalgono sulle malelingue, siamo certi che tutti i soggetti, specialmente i dirigenti pubblici che dovranno garantire il regolare svolgimento delle elezioni, non hanno nessun interesse nello scatenare un’ulteriore contenzioso che inevitabilmente non farà altro che vederli coinvolti e peggiorare la situazione di tutti.
Roma, 3 marzo 2015
Il Coordinatore Nazionale CGIL FP CRI
(Pietro Cocco)