La coerenza? Un optional!
Carichi di lavoro sempre più pesanti, disfunzioni organizzative, flussi di contribuenti in continuo aumento, non permettono ai lavoratori delle Agenzie Fiscali di trovare il tempo per navigare nei siti delle varie organizzazioni sindacali, scoprirebbero cose incredibili: quello che in un’ Agenzia è un valore irrinunciabile, diventa negoziabile in un’altra.
E’ il caso del sistema di valutazione adottato unilateralmente dall’Agenzia delle Dogane, improntato sul classico voto in pagella, sul quale abbiamo già espresso un giudizio negativo. Bene, contro quel tentativo maldestro di premiare il merito, un’organizzazione sindacale (FLP) ha scritto il solito comunicato “ben gridato”, con il quale afferma che nelle Agenzie non si può applicare quel sistema di valutazione perché è necessaria l’emanazione di un DPCM, omettendo di specificare che quel DPCM, già presentato alle OO.SS, prevede una fascia di merito per l’80% del personale e l’esclusione per il restante 20%.
Come dire dalla padella alla brace.
La cosa che i lavoratori delle Dogane non sanno è che lo stesso sindacato ha accettato, firmando l’accordo presso l’Agenzia delle Entrate, di trasformare le progressioni economiche in promozioni, ovvero affidando esclusivamente al giudizio del dirigente i percorsi professionali ed economici dei lavoratori: deve essere il Direttore e solamente lui a decidere chi deve passare di fascia e chi no, niente titoli di studio né anzianità di servizio, tutte cose superate che fanno perdere tempo. Nell’Agenzia delle Entrate i processi di revisione del CCNL sono più avanzati, ottenuti con la collaborazione attiva di alcune organizzazioni sindacali. Nessuna meraviglia: d’altronde sono le stesse organizzazioni sindacali che si sono ben guardate dal chiamare i lavoratori alla mobilitazione contro la famigerata riforma Brunetta. Duri alle Dogane, duttili alle Entrate. Chissà perché. Tutto ha una logica.
IL 3 – 4 – 5 MARZO VOTA FP CGIL
SIAMO UN’ALTRA STORIA
FP CGIL NAZIONALE
Luciano Boldorini