Roma, 30 gennaio 2015
Avv. Giacomo AIELLO
Capo di Gabinetto
Ministero Infrastrutture e Trasporti
A seguito di incontri informali abbiamo appreso l’intenzione da parte dell’Amministrazione di dare seguito al processo di riorganizzazione delle Strutture del Ministero Infrastrutture e Trasporti, in particolare per quanto riguarda le Strutture Territoriali del Provveditorato alle Opere Pubbliche della Toscana.
A tal fine si ipotizza la chiusura delle sedi operative di Marina di Carrara (Massa), Lucca, Pisa, Arezzo e Siena con relativa mobilità del personale.
Riteniamo che il processo di riorganizzazione non può essere affrontato con superficialità e approssimazione, men che meno con atti unilaterali, senza tenere conto delle pesanti ricadute che ci saranno sia in termini di funzionalità che di impatto per i lavoratori coinvolti nei processi di mobilità.
Come è noto, come FP CGIL, non abbiamo mai condiviso le logiche che hanno guidato le scelte relative ai processi di riorganizzazione legati alla “spending review”, rivelatisi ben presto interventi basati sulla riduzione dei costi, senza un vero progetto di efficientamento e riqualificazione dei servizi che le Pubbliche Amministrazioni erogano.
Con questi interventi si sono di fatto ridotti gli spazi di intervento pubblico, molto spesso con tagli che hanno interessato molto più il territorio che le Strutture Centrali, che è bene ricordare sono anche presidi di legalità e di corretta regolazione del mercato e delle imprese.
Non è accettabile, poi, che tutto questo ricada ulteriormente ed esclusivamente sul personale a cui, certamente, non possono essere addebitati sprechi e inefficienze.
Non ci è dato sapere, ad oggi, se l’ipotesi avanzata in Toscana sia stata o sarà replicata in altre Regioni ma riteniamo necessario che tali processi non possono, in ogni caso, essere gestiti senza un ampio ed aperto confronto con le OO.SS. al fine di individuare modalità e criteri sia sul versante della salvaguardia delle funzioni in capo alle strutture del Ministero che della tutela del personale coinvolto.
Per questo motivo, con spirito assolutamente collaborativo e propositivo, auspichiamo, a breve, l’apertura di un tavolo nazionale tra Amministrazione e OO.SS. su questa problematica e la necessità di un contestuale blocco di eventuali provvedimenti che si intendessero adottare in Toscana fino alla definizione di criteri e metodologie che scaturiranno dal confronto stesso.
Fiduciosi di un positivo riscontro inviamo
Distinti saluti.
IL COORDINATORE NAZIONALE FP CGIL MIT
Roberto Morelli