Medici – Da gennaio sbloccata l’indennità di esclusività in Umbria. Passo avanti sugli arretrati.

24 Gennaio 2015

NEWS

Da gennaio sbloccata l'indennità di esclusività in Umbria. Passo avanti sugli arretrati.

 

Comunicazione stampa di Nicola Preiti
segretario regionale FP CGIL Medici UMBRIA

Dal primo gennaio 2015 tutti i dirigenti medici e sanitari dell’Umbria che hanno maturato o matureranno i 5 e 15 anni di servizio, avranno l’adeguamento della Indennità di esclusività a cui hanno contrattualmente diritto. E sarà erogata già con la busta paga di febbraio.
Questo è quanto definitivamente stabilito nell’incontro di ieri mattina dalla Presidente della Giunta Regionale, alla presenza dei Direttori Generali di tutte le Aziende sanitarie dell’Umbria, con le Organizzazioni sindacali della dirigenza medica.
Il provvedimento deriva dalla applicazione del comma 256 della Legge di Stabilità che rimuove il blocco previsto dall’Art 9 comma 21 al terzo periodo del DL 78/2010 relativo al personale contrattualizzato. Lo sblocco vale anche per le altre componenti accessorie e le progressioni di carriera di tutto il personale del pubblico impiego contrattualizzato.
“Avevamo riconosciuto alla Giunta regionale di aver preso atto dello sblocco e di averlo comunicato con delibera alle Aziende sanitarie, che sono i soggetti interessati – ha dichiarato Nicola Preiti, segretario nazionale FP CGIL Medici – “Tuttavia per evitare pretestuose tergiversazioni e ritardi, la FP CGIL Medici, per prima in Italia, ha provveduto il 13 gennaio a diffidare le Aziende Umbre chiedendo l’immediato adeguamento della indennità. Notiamo con piacere che tale diffida spiana le difficoltà. “
“Avevamo invece contestato duramente la seconda parte della delibera regionale, quella che riguarda il riconoscimento degli arretrati 2011-2014 della indennità di esclusività – prosegue Preiti“Sulla base di un parere interpretativo della Funzione pubblica, perfino ipotetico (…sembrano non consentire.., c’è scritto) non riteniamo possibile riconoscere gli arretrati solo ad alcuni. Quelli che hanno ricevuto un incarico di struttura semplice o professionale di alta specializzazione.
Una distinzione tra dirigenti sul medesimo diritto è per noi inaccettabile. E non trova giustificazione giuridica e contrattuale”- prosegue Preiti
“Su quest’ultimo problema controverso, visto che alcune Regioni (Emilia Romagna, Marche, Toscana, ecc) riconoscono il diritto e altre no, abbiamo registrato una apertura e trovato orecchie attente da parte della Presidente Marini” – conclude Preiti – ” si è concordato, infatti, un ulteriore e rapido approfondimento tecnico, partecipato anche con le OO.SS, per trovare una soluzione equa e legittima che rispetti i diritti e non discrimini nessuno”.

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