Roma, 21 gennaio 2015
Al Presidente del Cnel prof. Antonio Marzano
al Vicepresidente dott. Enrico Postacchini
al Segretario Generale cons. Franco Massi
e p.c. al Dipartimento della Funzione Pubblica
Dott.ssa Maria Barilà
La risposta alla richiesta di incontro da parte del Presidente del Cnel, del Vice Presidente Postacchini e del Segretario Generale (in allegato) chiarisce ancora una volta come la mancata proroga dei 4 contratti a tempo determinato, contratti è bene ribadire di durata ultratriennale, è fatto esclusivamente politico e discrezionale, come si evince con chiarezza in relazione alle motivazioni addotte che fanno tutte riferimento ” a ciò che potrebbe avvenire nel 2015 (che si rammenta possono avvenire solo a seguito di decisioni conseguenti da parte dell’Assemblea del CNEL) ed al disegno di legge costituzionale in discussione in Parlamento e i cui effetti concreti arriveranno dopo la conclusione dell’anno in corso.
La mancata proroga è quindi il frutto esclusivamente di valutazioni politiche e non di precise norme, né di indirizzi governativi, stante per ultimo la nota del 30.12.2014 con la quale il Dipartimento della Funzione Pubblica afferma che : “….. per le finalità volte al superamento del precariato …il termine di cui all’art.4 del dl101/2013 è prorogato al 31.12.2018″.
E’ bene altresì ribadire che il citato Accordo del 30 aprile scorso afferma con nettezza ” Tale scadenza potrà in ogni momento essere rivista all’esito del richiesto parere al Dipartimento della Funzione Pubblica, fermo restando che- in assenza di fatti nuovi- non potrà comunque procedere ad ulteriori proroghe”.
La risposta del Dipartimento della Funzione Pubblica che si esprime favorevolmente in merito alla ulteriore proroga dei contratti a tempo determinato e la intervenuta modifica legislativa con la possibilità di prorogare i contratti fino al 31.12.2018 rappresentano 2 fatti nuovi che avrebbero dovuto portare alla stipula di un nuovo accordo.
A ciò si deve aggiungere- cosa che i firmatari della lettera che si riscontra dimenticano- che in una nota a verbale che fa parte dell’accordo sottoscritto le stesse organizzazioni sindacali “dissentono sulla clausola finale, “unilateralmente inserita nel testo dal CNEL valutata dalle scriventi vessatoria e non coerente con la normativa vigente… riservandosi ogni eventuale azione nelle opportune sedi a tutela dei diritti dei lavoratori”.
In tale direzione si stanno muovendo le Organizzazioni Sindacali unitamente ai 4 titolari di contratto a tempo determinato allo stato non più rinnovato.
In attesa dell’incontro richiesto
FP CGIL CISL FP UIL PA
Chiaramonte Bonomo Gramaglia