AA.LL. Province: lettera unitaria al Governo e mobilitazione province

19 Novembre 2014

 

News

 
Province: lettera unitaria al Governo e mobilitazione province
 

              Roma, 19 novembre 2014
 

Al Ministro per gli Affari Regionali
Maria Carmela Lanzetta
 
Al Ministro Pubblica amministrazione
Marianna Madia

Alla Conferenza  Regioni

All’Anci 
 

 

Le scriventi Organizzazioni sindacali, a seguito dell’avvio del processo di attuazione della legge 56/2014, nonché a seguito dell’esame in Parlamento sulla legge di stabilità, ritengono fortemente problematica la situazione delle Province e delle Città Metropolitane, che difficilmente sopporteranno i tagli finora prospettati a partire da gennaio 2015. Segnaliamo sempre più difficoltà sul versante del mantenimento dei servizi, nonché rischi reali sul mantenimento dei livelli occupazionali in parte dei suddetti Enti.
In particolare le scriventi, alla luce del forte rallentamento che ha subito il percorso di riordino delle Autonomie Locali rispetto all’originaria tabella di marcia,  rappresentano sin da ora i gravi rischi che investiranno sia la cittadinanza che i lavoratori appartenenti al sistema provinciale.
E’ evidente, infatti, che  in caso non sia concluso, nei tempi previsti, il processo di riallocazione delle funzioni non fondamentali tali compiti, salvo non creare un vuoto, non potranno che restare in capo alle province (divenute enti di area vasta) le quali, però, non potranno farvi fronte a causa degli ulteriori tagli previsti dalla legge di stabilità e dell’impossibilità di prorogare i contratti a tempo determinato in scadenza al 31/12/2014, così come previsto dall’art. 4, comma 9 del D. L. 101/2013.
Occorre pertanto adottare urgentemente adeguate soluzioni che garantiscano al cittadino la continuità dei servizi essenziali ed ai lavoratori la proroga dei loro rapporti di lavoro, almeno fino al completamento effettivo delle procedure di riordino definitivo delle funzioni non fondamentali presso gli enti subentranti alle province.
A tutto ciò si aggiungono le continue dichiarazioni di Ministri che prefigurano processi di mobilità, per dimensioni mai attuati nella storia di questo Paese, che rischiano di avvenire prescindendo dalle competenze del personale ed in assenza, tra l’altro, delle previste tabelle di equiparazione.
Per tali ragioni, riteniamo indispensabile riprendere urgentemente il confronto avviato con la sottoscrizione del protocollo d’intesa del 19/11/2013 per affrontare la delicata situazione di cui riteniamo siate consapevoli. Del resto, ricordiamo che nell’ultimo incontro del 10 settembre u.s., le parti hanno condiviso, oltre a quanto previsto al punto 17 dell’accordo Stato Regioni dell’11 settembre 2014, la necessità che all’Osservatorio nazionale/regionale istituito con apposito DPCM, siano attribuite, per quanto di competenza, le funzioni di sedi di confronto con le OO.SS, secondo quanto già previsto dal protocollo d’intesa del 19 novembre 2013 (tavoli nazionali/regionali).
Pertanto, proprio per la rilevanza dei rischi rappresentati, le scriventi OO. SS. chiedono l’immediata istituzione e convocazione del tavolo permanente nazionale sul riordino degli enti locali, così come previsto nel protocollo d’Intesa, per discutere e trovare soluzioni condivise con il Governo e con le Associazioni rappresentative delle Autonomie.
L’assenza del previsto confronto e la rilevanza dei problemi per lavoratori e cittadini impone comunque alle scriventi OO. SS. di intensificare le iniziative di protesta già messe in campo su tutto il territorio nazionale, anche con la proclamazione dello stato di agitazione negli enti provinciali.
 

 FP CGIL                 CISL FP                  UIL FPL
R. Dettori              G. Faverin             G. Torluccio
 
 

 
 
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