Le OO.SS., in quanto organi rappresentativi dei lavoratori , hanno il dovere di tutelarli e rappresentarli quotidianamente durante tutta l’attività lavorativa: la rappresentanza non può essere ad intermittenza, come la luce di un richiamo pubblicitario. Nel corso di questi anni, dal 2008 , cioè da quando l’attacco al lavoro pubblico ha raggiunto livelli inaccettabili , come CGIL avremmo gradito e auspicato di incontrare per strada, non solo in senso lato, ma anche fisico, le altre OO.SS che oggi si strappano le vesti nel dichiarare di essere a difesa dei lavoratori. Frasi “pertanto chi ha come progetto le priorità del personale, e quindi le nostre, ci incontrerà lungo il percorso” sono pienamente condivisibili , speriamo che quel percorso sia lineare, che non si perda in vicoli ciechi e non sia costellato da cartelli con su scritto ” vorrei ma non posso” .
Crediamo che il primo passo per tutelare i lavoratori sia contrastare i provvedimenti di un governo che scarica sui ceti meno abbienti il costo maggiore del risanamento economico. I provvedimenti più nefasti per il lavoro pubblico dovevano e devono essere contrastati immediatamente, la difesa “del giorno dopo” rende estremamente difficile impedire la loro applicazione: il sistema di valutazione del personale voluto da Brunetta, necessitava una risposta unitaria da parte di tutte le OO.SS , chi per opportunità politica ha lasciato la CGIL sola a difendere i dipendenti pubblici dall’infamante accusa di essere fannulloni ha commesso un grave errore, errore che i proclami di questi giorni di qualche sindacato tardivamente ravveduto non ne attenua la responsabilità. I lavoratori hanno la memoria lunga e non dimenticano!!!
La chiusura delle Ragionerie territoriali, degli Uffici delle Entrate, dei Tribunali, degli uffici Provinciali segue un piano strategico che vede il ritiro progressivo dello Stato dal controllo del territorio. La conseguenza sarà un peggioramento dei servizi in un rapporto sempre più complicato tra servizio pubblico e cittadinanza.
Un simile scenario necessita azioni unitarie da parte sindacale e solidarietà da parte di tutti i lavoratori. Il contrario di quanto sta avvenendo. E’ alquanto singolare che una O.S “pigra” nel contrastare tali strategie oggi si erga a “paladino unico” dei dipendenti pubblici: è un classico della commedia degli equivoci, quello di rappresentare più ruoli, in un continuo cambio d’abito e maschera. Sarebbe una situazione comica se non ci trovassimo in presenza di un dramma, quello che rischiano di vivere i lavoratori obbligati a percorrere molti chilometri al giorno per raggiungere la nuova sede di lavoro, costretti a ridurre le ore dedicate alla vita personale e a quella dei propri cari.
Affermare, come è stato fatto in un comunicato sindacale, che le Agenzie Fiscali sono “obbligate per legge” ad assumere il personale delle Ragionerie dimostra scarsa conoscenza delle Agenzie fiscali, significa non sapere che le Agenzie hanno nell’autonomia organizzativa e gestionale la loro specificità: il rapporto con il MEF è solo di indirizzo programmatico non organizzativo. Se fosse vero il contrario sarebbe stato sufficiente un D.M. per risolvere la questione. Sta qui la strumentalizzazione e la demagogia da noi denunciata. Non si può giocare con la vita dei lavoratori creando false aspettative e cocenti delusioni.
Quella in atto è una vertenza che va seguita con intelligenza, partendo dalla constatazione che i lavoratori della Ragioneria hanno un’alta professionalità, che potrebbe essere impiegata dalle Agenzie Fiscali per migliorare l’efficienza dei servizi ai contribuenti e per potenziare il controllo fiscale del territorio. Sta nel sindacato affermare con forza questa verità. Idem per quanto riguarda le commissioni tributarie che richiedono personale per potenziare le loro strutture e ridurre in maniera consistente il contenzioso arretrato.
Siamo abituati a far parlare i fatti, non ci piacciono le provocazioni, di solito non rispondiamo ai comunicati sindacali. Ma non tolleriamo le strumentalizzazioni delle nostre posizioni: riportare in un comunicato quanto detto in un’ assemblea, estrapolando la frase dal contesto assembleare è puro sciacallaggio.
La CGIL è presente in modo convinto e determinato. Sarebbe un ottimo successo se strada facendo incontrassimo le altre OO.SS per condurre insieme la battaglia per la difesa di tutto il mondo del lavoro, a partire dallo sciopero generale indetto dalla CGIL per il 5 dicembre.
Roma, 13 novembre 2014
CGIL FP– Delegazione Nazionale Mef CGIL FP Nazionale
Americo Fimiani Luciano Boldorini