A TUTTI I LAVORATORI
Si è tenuta venerdì 26/9 u.s., tra l’Amministrazione e le delegazioni di parte sindacale, una riunione del tavolo nazionale -inizialmente convocata per il 25/9 u.s. e poi posticipata per consentire, secondo quanto riferito dalla stessa Amministrazione in apertura dell’incontro, l’integrazione dell’o.d.g.- nel corso della quale sono stati trattati i seguenti argomenti:
– criteri di gestione della mobilità territoriale;
– orario di servizio;
– iscrizione cassa pensionistica;
– recuperi incentivo 2012 ai lavoratori della Gestione Pubblica;
– esuberi e pensionamenti.
MOBILITA’ TERRITORIALE
L’Amministrazione ha fornito alle OO.SS. informazioni di maggior dettaglio circa il numero delle uscite e degli ingressi che, a chiusura delle procedure relative alla mobilità territoriale, verranno a determinarsi nelle diverse realtà regionali/territoriali. I prospetti consegnatici confermano che solo per due realtà (Veneto e Lombardia), si impone, in ragione del rilevante numero di uscite e dell’esiguo numero di ingressi, l’esigenza di addivenire ad un contingentamento delle uscite sia del personale amministrativo che di quello con profilo vigilanza. A seguito della sottoscrizione di un apposito accordo e tenuto conto delle ipotesi esaminate in sede di tavolo nazionale, le uscite dal Veneto e dalla Lombardia potrebbero essere contingentate come segue: 25% con decorrenza 1/1/2015; 50% con decorrenza 1/7/2015; 25% con decorrenza 1/1/2016.
Analogo contingentamento riguarderà, per le medesime ragioni, l’Agenzia di Fermo.
Le uscite dal resto delle realtà regionali/territoriali avranno tutte decorrenza 1/1/2015.
In considerazione dell’intervenuta conclusione della relativa fase istruttoria, abbiamo chiesto e ottenuto che si dia immediatamente corso alla pubblicazione delle graduatorie relative alla mobilità territoriale; pubblicazione che, in considerazione di quanto assicurato dalla delegazione di parte pubblica, avrà luogo durante la settimana in corso. Ad avviso di Cgil, Cisl e Uil, la rapida pubblicazione delle graduatorie dovrà tra l’altro consentire, una volta portate a termine le procedure di raccolta delle eventuali rinunce/istanze di riesame e ove se ne dovessero determinare le condizioni, di riconsiderare, con riferimento alle realtà interessate dal contingentamento, percentuali e tempistica delle uscite da definire con il citato accordo.
Abbiamo anche chiesto e ottenuto che ai lavoratori in uscita dalle sopra citate realtà sia riconosciuta la possibilità di scegliere, ovviamente tra quelle concordate, la data di decorrenza del proprio trasferimento.
ORARIO DI SERVIZIO E RISPARMI DI GESTIONE
Cgil Cisl e Uil hanno chiesto e ottenuto che si giunga ad un superamento della determinazione con la quale si è provveduto, nel mese di giugno scorso, alla rivisitazione dell’orario di servizio delle Strutture territoriali. Sul tema, abbiamo in particolare chiesto che, previa definizione, a livello nazionale, delle linee guida da seguire ai fini della rivisitazione dell’orario imposta dal Ministero dell’Economia, sia demandato ai territori il compito di rivedere l’orario di servizio tenendo conto delle esigenze delle singole realtà e in ragione di quanto previsto negli accordi locali in tema di orario di lavoro.
L’Amministrazione ha altresì precisato che il processo di rivisitazione dell’orario di servizio genererà, con effetto sul 2015, in termini di minor ricorso all’istituto della turnazione, un risparmio stimabile in circa 1,5 mln/€. Risorse che, una volta ricondotte all’interno del Fondo di Ente, abbiamo chiesto e ottenuto vengano destinate al finanziamento della contrattazione decentrata e, quindi, finalizzate all’implementazione di specifici progetti di livello locale. L’idea è in sostanza quella di operare perché tali risparmi possano essere riutilizzati all’interno dei posti di lavoro dove gli stessi si sono generati.
Per quanto attiene al tema più generale dei risparmi di gestione, in linea con quanto previsto nell’Accordo di Programma 2014-2016, abbiamo chiesto all’Amministrazione di dare rapidamente corso agli interventi volti alla definizione del piano triennale di razionalizzazione della spesa; piano che, come è noto, ai sensi della normativa vigente, rappresenta il presupposto per poter far confluire all’interno del fondo per il finanziamento della contrattazione integrativa parte delle maggiori economie frutto delle riduzioni di spesa.
ISCRIZIONE CASSA PENSIONISTICA
A seguito della richiesta di approfondimento da noi avanzata in occasione del precedente tavolo negoziale, l’Amministrazione ha fornito alle OO.SS. i dati relativi al fenomeno del personale transitato nei ruoli dell’Istituto in mobilità volontaria ed interessato dal cambio di cassa previdenziale. Si tratta di 843 colleghi che, in virtù della differente aliquota contributiva del Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti -fondo al quale dovevano essere obbligatoriamente iscritti se transitati in INPS dal 24 aprile 1998-, dovranno versare, per il periodo settembre 2009 – settembre 2014, un differenziale oscillante tra lo 0,39% e lo 0,05% (per un importo medio pro-capite di circa 800,00 € spalmati su 5 anni); versamento che, tenuto conto di quanto precisato dall’Amministrazione, dispiegherà effetti positivi sul conto assicurativo. Nel dettaglio:
1) 432 colleghi da CPDEL/CPS a FPLD verseranno un differenziale di aliquota pari allo 0,34%;
2) 375 colleghi da CTPS a FPLD pagheranno un differenziale dello 0,39%;
3) per 7 colleghi da FF.SS. a FPLD non cambierà nulla in termini di aliquota previdenziale;
4) 13 colleghi da CTPS a CPDEL pagheranno un differenziale dello 0,05%;
5) 16 colleghi da FPLD/FF.SS. a CPDEL andranno a credito in misura pari allo 0,34%.
Nell’ambito di tale problematica si inserisce la questione dello 0,35% versato dagli iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali. La costituzione d’ufficio della posizione assicurativa presso il FPLD infatti, fa venir meno l’obbligo di iscrizione -si tratta delle casistiche corrispondenti ai punti 1 e 2-. Considerato quanto precisato dalla delegazione di parte pubblica, il personale interessato avrà comunque la possibilità di chiedere nuovamente l’adesione alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali attraverso la presentazione di uno specifico modulo. Su quest’ultimo tema, abbiamo nuovamente chiesto all’Amministrazione di attivare, nei confronti delle competenti funzioni
ministeriali, tutte le iniziative volte a consentire l’iscrizione alla citata Gestione unitaria a tutti i lavoratori dell’Istituto.
RECUPERI INCENTIVO 2012 AI LAVORATORI DELLA GP
L’Amministrazione ha fornito alle OO.SS. un’informativa scritta dalla quale emerge che, in base alle effettuate verifiche contabili, le risorse economiche destinate al trattamento accessorio per l’anno 2012 sono state interamente spese. L’Amministrazione si è tuttavia resa disponibile ad individuare e a sottoporre all’attenzione delle OO.SS. soluzioni che consentano di ridurre l’impatto economico delle avviate operazioni di recupero. Abbiamo quindi chiesto che sul tema dell’individuazione degli strumenti allo scopo utilizzabili si apra uno specifico ragionamento in sede di tavolo negoziale.
ESUBERI, PENSIONAMENTI E ASSUNZIONI
L’Amministrazione ha consegnato alle OO.SS. il testo di una nota con la quale l’INPS ha in questi giorni chiesto al Ministero del Lavoro, alla Funzione Pubblica e al Ministero dell’Economia se l’obiettivo della riduzione del personale eccedentario possa essere conseguito escludendo:
– i lavoratori che, pur maturando i requisiti pensionistici previsti dalla legge Fornero, non raggiungeranno al 31/1/2015 un’età anagrafica tale da evitare la riduzione percentuale del trattamento prevista dal c. 10 art. 24 della legge n. 214/2011;
– le lavoratrici iscritte all’AGO che hanno maturato il diritto a pensione di vecchiaia al compimento del 60° anno d’età entro il 31/12/2011, in base alla normativa precedente alla riforma Fornero, ovvero al compimento dei 63 anni e 9 mesi d’età, in base alla normativa vigente, con il numero minimo di anni contribuzione (20 anni).
Tenuto conto di quanto rappresentato dall’Amministrazione, in caso di parere favorevole da parte delle funzioni ministeriali interpellate, l’obiettivo della riduzione del personale eccedentario verrebbe conseguito mediante risoluzione del rapporto di lavoro del personale che ha dichiarato la propria disponibilità al collocamento a riposo, ancora presente nella relativa graduatoria; personale che, come è noto, ha maturato o maturerà entro il 31/1/2015 i requisiti pensionistici in deroga alla legge Fornero.
L’iniziativa assunta dall’Amministrazione è in linea con quanto ufficialmente chiesto da Cgil Cisl e Uil in sede di tavolo nazionale quasi un anno fa. In quella occasione infatti (v. comunicato unitario del 20/11/2013), le scriventi chiesero, tra l’altro, che venisse inviata “ai lavoratori in possesso dei requisiti pensionistici pre-Fornero alla data del 31/12/2011 una nota con la quale acquisire le loro preferenze rispetto alla possibile data di uscita”. Ciò, al fine di consentire “ai lavoratori con pochi anni di contribuzione e, in particolare, alle donne, di acquisire ulteriori periodi di anzianità contributiva”.
L’Amministrazione ha infine reso noto che n. 4 lavoratori tra quelli che avevano manifestato il proprio interesse all’accesso al pensionamento in deroga ed utilmente collocatisi in graduatoria hanno in questi giorni fatto pervenire le proprie rinunce. Ciò dovrebbe consentire di far scorrere la relativa graduatoria recuperando un corrispondente numero di posizioni a suo tempo escluse a seguito delle opposizioni presentate all’indomani dell’approvazione della medesima graduatoria.
In linea con quanto previsto nell’Accordo di Programma 2014-2016 infine, in considerazione dell’imminente avvio delle procedure volte all’acquisizione delle autorizzazioni ad assumere, Cgil Cisl e Uil hanno chiesto di inserire all’o.d.g. di uno dei prossimi incontri del tavolo nazionale il tema relativo al piano triennale dei fabbisogni; tavolo nell’ambito del quale dovrà essere affrontata anche la problematica relativa al personale in comando presso l’Istituto.
A chiusura dell’incontro, nonostante l’argomento non figurasse tra quelli inseriti all’o.d.g., la delegazione di parte pubblica, su nostra specifica richiesta, ha precisato che i giustificativi prodotti dai Direttori di Sede e dai Direttori regionali hanno consentito di accertare il pieno raggiungimento degli obiettivi di qualità per 9 delle 13 Strutture per le quali si erano verificati problemi a consuntivo 2013. Giustificativi in forza dei quali è stato anche possibile aggiornare i valori -allo stato però ancora inferiori a 100- riferiti alle Sedi di Frosinone, Flaminio, Catania e Regionale Sicilia.
In ordine a queste ultime realtà, abbiamo unitariamente chiesto che si metta rapidamente mano ad un ulteriore approfondimento i cui esiti abbiamo ottenuto vengano resi noti in occasione di uno dei prossimi tavoli negoziali; approfondimento che, ad avviso di Cgil, Cisl e Uil, non potrà prescindere da un’attenta valutazione di alcuni importanti elementi, tra i quali:
– la circostanza che, a causa della mancata convocazione del previsto Osservatorio sulla Produttività, è stato possibile venire a conoscenza delle problematiche esistenti ad anno 2013 ormai chiuso;
– l’esigenza di tenere nella dovuta considerazione le difficoltà che, nel corso del 2013, si sono verificate in ragione dello sviluppo del processo di integrazione organizzativa e funzionale tuttora in corso;
– in forza di quanto previsto nell’Accordo di Programma 2014-2016, è possibile guardare all’attuale fase come ad un momento di passaggio verso un sistema di pianificazione e misurazione degli obiettivi produttivi in grado di prestare ancor maggiore attenzione ai livelli qualitativi delle prestazioni e dei servizi erogati dall’INPS.
Roma, 30 settembre 2014
FP CGIL/INPS
Oreste CIARROCCHI |
CISL FP/INPS
Andrea NARDELLA |
UIL PA/INPS
Sergio CERVO |