Agenzie Fiscali – Convenzioni Ministro-Agenzie Fiscali per il triennio 2014 – 2016

04 Agosto 2014

Convenzioni Ministro-Agenzie Fiscali per il triennio 2014 – 2016

AGENZIE FISCALI
CONVENZIONI MINISTRO – AGENZIE FISCALI
UNA RIUNIONE INUTILE

 

 La riunione del 31 luglio  tra Dipartimento delle Politiche Fiscali e OO.SS, avente per oggetto ” Convenzioni Ministro-Agenzie Fiscali per il triennio 2014 – 2016 – informativa sindacale”,  è stata l’ennesima dimostrazione di quanto la politica sia poco disponibile ad ascoltare le richieste dei lavoratori e dei loro rappresentanti. Ricordiamo che le Convenzioni regolano i rapporti tra Ministero ed Agenzie,  rappresentano l’atto politico più importante tra i due soggetti: è dalla loro  sottoscrizione  che i piani aziendali,  la verifica dei risultati e i sistemi incentivanti, ricevono la legittimazione.   L’assenza  dell’Autorità Politica, sostituita dal Direttore del Dipartimento delle Finanze,  ha ridotto  tale confronto  a   momento di solo  ascolto  delle OO.SS  senza alcuna interlocuzione e  dibattito vero.  Non è stato  possibile  avere risposte rispetto al futuro delle Agenzie, se rappresentano per il Governo  ancora un modello organizzativo  da valorizzare ed incrementare, se sono ancora considerate uno strumento fondamentale per contrastare l’evasione fiscale, o se saranno depotenziate dalla cosiddetta  riforma della P.A. Sarebbe stato difficile se non impossibile per il politico di turno giustificare la chiusura degli uffici con ” l’intento  del costante miglioramento dei rapporti Fisco-Contribuenti, allo scopo di valorizzare ogni iniziativa finalizzata alla tempestività, semplicità e chiarezza nella fruizione dei servizi di informazione e assistenza( punto 3 della Convenzione) e ancora “l’Agenzia svolge un ruolo determinante anche nelle attività dedicate al servizio e all’Assistenza ai cittadini/contribuenti per agevolare il più possibile l’adempimento spontaneo.  ….La cura del rapporto con il contribuente è una condizione imprescindibile per favorire l’instaurarsi di una fattiva collaborazione tra cittadini e amministrazione finanziaria” ( piano aziendale dell’Agenzia delle Entrate allegato alla Convenzione).  Ma evidentemente una cosa è la Convenzione altra cosa sono  le politiche economiche del Governo,  anche se il Ministro è lo stesso. Pensare che il contrasto all’evasione fiscale,  il miglioramento dei servizi al cittadino si ottengano con la riduzione degli uffici sul territorio, degli organici, o delegittimando   i lavoratori del fisco e la loro professionalità( vedi  Enrico Zanetti, Sottosegretario all’Economia)  è un nonsenso.  L’unica risposta ricevuta è  stata che il Ministro sarà informato delle osservazioni avanzate dalle OO.SS
I vertici politici del MEF hanno perso l’ennesima occasione per  coniugare  le politiche fiscali con la valorizzazione e tutela di chi quelle politiche deve attuare: i lavoratori del fisco.
 Una  nota positiva delle Convenzioni ha  riguardato la presentazione del  piano aziendale delle Dogane e dei Monopoli  (allegato alla relativa Convenzione). Come abbiamo già scritto in un nostro precedente  comunicato, si tratta di   un piano aziendale  unico, non diviso tra le due sezioni, che rappresenta    il riconoscimento  de facto da parte del Ministro dell’unicità dell’Agenzia e  della sua unità operativa. E’ partendo da questo riconoscimento che è necessario pressare il Ministro, metterlo di fronte alle sue contraddizioni per arrivare   al  superamento delle due sezioni e all’equiparazione retributiva del personale. 
 

Roma 4 agosto 2014                                                            CGIL  FP
                                                                             Comparto Agenzie Fiscali
                                                                                     Luciano Boldorini
 


 
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