ANSA/ Arrivano i numeri unici Ue per emergenza e guardia medica
‘112’ per tutte le urgenze, ‘116117’ per assistenza medica
(di Luciano Fassari)
(ANSA) – ROMA, 16 LUG – Dalle emergenze al servizio di guardia
medica. L’Italia fa un passo verso l’Europa e accelera
sull’attivazione del numero verde unico Ue per tutte le urgenze
(112) e quello per l’assistenza medica per i casi non urgenti
(116.117). Lo prevede il Patto per la Salute 2014-2016 appena
sottoscritto dal Governo e dalle Regioni che intende accelerare
sul tema. In primis, il Patto, per le emergenze sanitarie,
prevede che le Regioni adeguino i sistemi e le tecnologie delle
centrali del 118 per garantire l’attivazione del numero unico
europeo ‘112’ per le emergenze (pronto soccorso, forze
dell’ordine, pompieri). Una misura con cui si spera di dare
piena attuazione alla direttiva Ue che risale al 2002.
“Al momento – si legge sul sito del Dipartimento Politiche
europee della presidenza del Consiglio – , in ogni caso, solo
alcuni Stati membri (Danimarca, Finlandia, Paesi Bassi,
Portogallo, Romania, Malta e Svezia) hanno adottato il 112 come
principale numero di emergenza, mentre nella maggior parte degli
altri Stati membri il 112 funziona in parallelo con i numeri di
emergenza nazionali (in Italia il 113, 115, 118)”. Il servizio
di utilita’ sociale ha l’obiettivo di consentire ad ogni
cittadino Ue, da qualunque paese, in qualsiasi momento, di poter
contattare i servizi di emergenza chiamando il 112. In ogni caso
gli adeguamenti dovranno essere conformi alle indicazioni del
Ministero dell’Interno che ha poteri d’indirizzo e coordinamento
sul 112. In applicazione invece di una decisione Ue del 2009 il
Patto per la Salute prevede anche l’attivazione del numero
‘116.117’ dedicato invece al servizio di cure mediche non
urgenti (e’ attivo solo in Germania e Danimarca). Ma sara’ un
accordo Regioni-Ministero della Salute ad hoc a definire le
modalita’ e i tempi per la realizzazione del servizio su tutto il
territorio nazionale. Il Patto non definisce nello specifico
come sara’ organizzato il servizio e quando il sistema sara’ a
pieno regime. “L’attivazione dei numeri verdi – afferma il vice
segretario della Fimmg, Silvestro Scotti – anche in Italia e’ una
buona notizia e possono rappresentare un servizio utile
soprattutto se cio’ consentira’ di riorganizzare tutto il
sistema”. “Sara’ importante – specifica – pero’ fare in modo pero’
che questi numeri non diventino l’ennesimo ostacolo burocratico
per il cittadino. Il servizio funzionera’ se sara’ in grado di
dirottare in modo efficace le richieste dei pazienti. Per le
cure non urgenti sarebbe per esempio importante un collegamento
diretto con le nuove forme organizzative per l’assistenza
territoriale previste dallo stesso Patto per la Salute”. “Ben
vengano i nuovi servizi ma se cambia solo il numero e non cambia
l’organizzazione, l’operazione rischia di essere solo di
facciata – sostiene Massimo Cozza, segretario della Fp Cgil
Medici – . In ogni caso il Patto non definisce una linea su come
verra’ riorganizzato il servizio per le emergenze e per le cure
non urgenti. Su quest’ultime e’ poi da evidenziare come il
servizio di guardia medica cosi’ com’e’ non funziona e questa
figura e’ anacronistica. Questa funzione dovrebbe essere
ricompresa tra quelle del nuovo medico del territorio”. (ANSA)