Giovedì 29 maggio, si è svolto l’incontro presieduto dal Capo del Personale, alla presenza delle OO.SS. dell’Area Dirigenza, con all’ordine del giorno la prosecuzione dell’analisi degli schemi di provvedimenti riguardanti la graduazione delle fasce di 1° livello ed i criteri per l’attribuzione degli incarichi dirigenziali, in prosecuzione della discussione intrapresa nella riunione dello scorso 22 maggio.
L’ing. Chiovelli, preliminarmente, ha dichiarato che alcuni dei suggerimenti delle OO.SS. emersi nel corso dell’ultima riunione sono stati valutati positivamente da parte dell’Amministrazione ed inseriti nella bozza di decreto relativa al conferimento degli incarichi.
Si tratta, in particolare, dei seguenti punti:
– E’ stata stabilita una cadenza trimestrale della pubblicità degli incarichi (entro il giorno 15 dei mesi di gennaio, aprile, luglio e settembre);
– l’assegnazione di un nuovo incarico dirigenziale, a seguito di interpello, può consentire la risoluzione anticipata del contratto in essere, salvo motivate esigenze di servizio da parte del Direttore Generale competente. Su questo punto tutte le OO.SS. sono state concordi nell’affermare che tale discrezionalità da parte del D.G. competente dovrebbe essere limitata solo ai casi di gravi e motivate esigenze, per non limitare le legittime aspirazioni di carriera del dirigente. Su questo punto il Capo del Personale si è dichiarato disponibile a riformulare il testo in tal senso;
– E’ stato inserito, all’articolo 7, un riferimento agli incarichi ad interim, che dovranno essere conferiti con i medesimi criteri, fatti salvi i casi di particolare urgenza, comunque limitati ad un periodo massimo di tre mesi. Sul punto la FP CGIL ha nuovamente richiesto che l’affidamento degli incarichi ad interim sia oggetto di un accordo separato, nel quale precisare i criteri, a tutela della trasparenza.
Per quanto riguarda la graduazione degli incarichi dirigenziali di I° fascia, l’ing. Chiovelli ha illustrato, verbalmente, i criteri posti a base della graduazione.
Si è tenuto conto, sostanzialmente, delle nuove competenze derivanti dalla riorganizzazione degli Uffici dirigenziali di I° fascia, della rilevanza delle Direzioni, dell’area territoriale di competenza, del personale gestito e di altri fattori che verranno precisati nel documento da inviare agli organi di controllo.
Su questo punto tutte le OO.SS. hanno richiesto di conoscere, nel dettaglio, tali criteri, a tutela di una maggiore trasparenza in fase di affidamento degli incarichi.
L’ing. Chiovelli ha precisato, inoltre, che, sulla scorta di alcune osservazioni fatte nel corso della riunione del 22 maggio u.s., sono state riviste le graduazioni di alcuni Uffici di livello generale: a seguito di questo processo la D.G.T. Nord Ovest è passata dalla fascia “B” alla fascia “C”, mentre il Provveditorato alle OO.PP. per la Campania, il Molise, la Puglia e la Basilicata è passato dalla fascia “C” alla fascia “B”.
Si è passati, successivamente, all’analisi della tabella relativa al fondo per la dirigenza di prima fascia: su tale punto tutte le OO.SS. hanno chiesto di poter esaminare preventivamente la tabella, non essendo possibile un’analisi in tempo reale dei dati illustrati solo verbalmente.
Nell’intervento finale a margine di questa prima parte dell’incontro, questa sigla ha ribadito l’esigenza di una maggiore trasparenza anche “a valle” del conferimento dell’incarico, pubblicando tempestivamente l’esito delle procedure di interpello e di assegnazione degli incarichi ad interim, utilizzando le tecnologie informatiche ormai usuali in questa Amministrazione (pubblicazione su Spidernet, email, ecc.).
Nella seconda parte dell’incontro il Capo del Personale ha comunicato che alcune sigle rappresentative dell’Area Livelli hanno richiesto di rivedere le percentuali di distribuzione delle quote aggiuntive destinate ad incrementare le risorse del FUA e del fondo per la retribuzione di risultato dei dirigenti, attualmente fissate, rispettivamente, al 93% e 7%.
Pur premettendo che tale problematica sarà oggetto di una prossima riunione alla quale saranno convocati i rappresentanti dell’Area Dirigenza e dell’Area Livelli, e sollecitando in tal senso le sigle presenti a presentare le proprie osservazioni in merito, l’ing. Chiovelli ha comunicato che i calcoli effettuati secondo i parametri inizialmente presi a riferimento (sostanzialmente riferiti alla distribuzione numerica fra le due aree), le percentuali da considerare sarebbero nell’ordine del 97% e del 3%, rispettivamente per l’Area Livelli e per l’Area Dirigenza.
Le OO.SS. verranno, quindi, nuovamente convocate a data da destinarsi per esaminare le problematiche ancora da chiarire.
Successivamente si è svolta la riunione avente all’ordine del giorno la chiusura dell’accordo sul FUA 2011 e 2012 per il personale dei livelli.
In apertura il Capo del Personale ha ripetuto i motivi che avevano suggerito la necessità di ulteriori approfondimenti in particolare riguardo alla verifica presso un’altra Amministrazione della eventuale sottoscrizione di un accordo su scorrimento di graduatorie relative a procedure di progressione economiche analogamente a come si intendeva fare nel MIT. Tale verifica ha avuto un esito negativo e di conseguenza ha proposto, anche in virtù del notevole ritardo in cui si andrà a rendere esigibile un FUA di quattro anni fa, di sottoscrivere l’accordo nell’ipotesi già proposta che ha il vantaggio di non dover sottostare ad ulteriori passaggi di certificazione e può permettere di erogare velocemente i compensi previsti, fatto salvo il diritto di ogni Organizzazione sindacale, così come esplicitamente espresso da alcune sigle, di avviare successivamente, sulla base delle osservazioni già espresse dal Dipartimento della Funzione Pubblica nell’iter di certificazione, un contenzioso giudiziario qualora si ritenessero lesi alcuni diritti.
Su questo, come FP CGIL, abbiamo espresso una sostanziale condivisione, in linea con quanto avevamo già dichiarato nel precedente incontro e riportato nel comunicato susseguente, e che, inoltre, ritenevamo assolutamente singolare che alcuni soggetti presenti al tavolo lavorassero più per promuovere ricorsi che per provare a dare risposte ai lavoratori attraverso le dinamiche che sostengono le corrette relazioni sindacali, peraltro già difficili con le attuali normative in vigore.
Di fatto, però, si è di nuovo riprodotta una situazione di stallo che per l’ennesima volta non ha permesso di chiudere l’accordo.
Al momento non siamo in grado di comunicare quando sarà possibile rivederci sull’argomento stante anche l’indisponibilità dell’Amministrazione a riportare al tavolo l’argomento senza la certezza di una conclusione positiva.
IL COORDINATORE NAZIONALE
FP CGIL MIT
Roberto Morelli
Umberto Volpe/Area Dirigenza
29 maggio 2014