La norma è già stata approvata alla Camera, ora manca solo il voto del Senato per introdurre quattro nuove tipologie di reato (inquinamento ambientale, disastro ambientale, traffico e abbandono di materiale radioattivo, impedimento dell’attività di vigilanza e controllo ambientale) e disposizioni specifiche volte a colpire il fenomeno delle ecomafie e degli ecocrimini. Il riconoscimento dei reati e l’inasprimento delle pene sono un elemento essenziale per la lotta ai crimini ambientali e per fermare i soprusi e gli avvelenamenti delle nostre terre, una “riforma di civiltà” attesa da troppi anni con cui difendere l’ambiente in cui viviamo. Per questo la CGIL auspica una procedura urgente di approvazione al Senato, con il recepimento integrale della Direttiva 2008/99/CE del Parlamento e del Consiglio Europeo sulla tutela penale dell’ambiente. Per una più completa informazione e per far sentire la tua voce contro i reati ambientali, rimandiamo al link http://www.cgil.it/News/PrimoPiano.aspx?ID=22057