La ministra Lorenzin, fino a questo momento non è riuscita a mantenere l’impegno che aveva assunto tramite i propri uffici, di convocare le OO.SS. a proposito della vertenza Croce Rossa, questo comportamento è sbagliato.
Infatti, dopo le mobilitazioni dei lavoratori e l’ordinanza del TAR Lazio è il momento da parte della politica di affrontare i problemi, non di nascondere le proprie responsabilità, abbiamo già denunciato i rischi di una riforma pagata solamente dai lavoratori in termini di certezza occupazionale e di livelli di reddito, il silenzio da parte del ministero della salute aumenta la confusione istituzionale, le preoccupazioni dei lavoratori, il conflitto.
Il comportamento a livello territoriale delle nostre controparti non sembra improntato a risolvere i problemi bensì a produrne di nuovi: vengono messi in discussione i livelli occupazionali anche per le convenzioni ancora attive, si spargono voci che parlano di fallimento della croce rossa pubblica, si lascia intendere che sia a rischio il pagamento degli stipendi.
Questo è il caso Elettolux del pubblico impiego, un vero e proprio banco di prova per una possibile ristrutturazione di segno totalmente inaccettabile.
Per questi motivi, pensiamo sia importante mantenere alta la mobilitazione con volantinaggi, presidi, campagne stampa sui media locali che raccontino la vertenza Croce Rossa anche con riferimento alle ricadute sul servizio reso ai cittadini, la riuscita del presidio nazionale indetto unitariamente, davanti al ministero della salute il giorno 9 maggio e il successivo sciopero per il quale attendiamo in questi giorni la convocazione davanti al ministero del lavoro.
Roma, 30 aprile 2014
Per FP CGIL
Salvatore Chiaramonte