Sottoscritto l’accordo (parziale) sul FUA 2014
Ieri sera abbiamo avuto l’incontro sul FUA 2014, un incontro importante e delicato, per i suoi riflessi sulle tasche dei lavoratori e per garantire il diritto alla retribuzione del salario accessorio. Quindi la nostra posizione doveva tener conto di questi 2 fattori, ovvero valutare la nostra scelta in relazione al fatto che la firma dell’accordo poteva comportare una accettazione supina del taglio deciso sul Fua, mentre invece la mancata firma avrebbe comportato certamente il mancato pagamento delle competenze maturate per tutto il 2014.
Ricordiamo che l’assegnazione delle somme da parte del MEF è conseguente alla stipula ed alla certificazione dell’accordo economico sul FUA, in assenza dello stesso, non è possibile procedere ad alcuna retribuzione, anche a fronte di prestazioni maturate.
In tale contesto, la soluzione che è uscita dal tavolo ci permette di garantire le retribuzioni nei mesi di giugno e luglio (considerato il complesso iter di certificazione dell’accordo da parte di ben tre organi, l’UCB che deve registrare l’impegno di spesa, l’IGOP che fa il controllo sulla compatibilità dei costi, e la Funzione Pubblica che controlla quella normativa), nella speranza che non vi siano intoppi tali da costringerci ancora una volta a mobilitarci per avere i soldi.
L’accordo in sostanza si è fatto sulle quote economiche che finanziano progetti nazionali, turnazioni e particolari posizioni lavorative, rinviando a data successiva (settembre) la definizione delle ulteriori quote disponibili (allo stato circa 9,5 milioni di euro se non dovesse rientrare il taglio al FUA) e dei residui FUA 2013 che dovranno finanziare i progetti locali e ulteriori poste che abbiamo messo sul tavolo, in particolare la necessità di riconoscere al personale riqualificato il diritto alla retribuzione accessoria parametrato al livello giuridico acquisito e la previsione di un progetto che integrai il trattamento economico. E viene accompagnato dalla reiterazione dell’impegno politico a richiedere una revisione del famoso taglio. Nonché dalla nostra dichiarazione unitaria che esclude, fino a quando non saranno recuperate risorse al FUA, il finanziamento delle aperture straordinarie che devono essere totalmente a carico del capitolo 1321 e non del FUA.
L’accordo è stato sottoscritto da CGIL, CISL, UIL e UGL e non sottoscritto, con motivazione diverse, dalle altre sigle presenti al tavolo. Al riguardo la nostra impressione è che alcune sigle, in particolare la FILP e la USB, adottino sul tavolo una mera tattica contrappositiva al fronte confederale, e quindi anche ieri sera abbiamo assistito ad interventi, con tanto di filippiche, tutti contro altre sigle e quasi niente alla controparte. Per cui ci siamo trovati nella singolare situazione che ha visto ad ottobre queste sigle del tutto sottovalutare l’impatto del taglio al FUA e chiedere a gran voce la firma dell’accordo sui progetti locali, ben sapendo che questo avrebbe comportato l’accettazione di quel taglio con la scusa falsa che i lavoratori avrebbero perso queste risorse, mentre ieri, quando il problema era effettivamente di garantire, almeno a giugno-luglio, il pagamento degli accessori, non firmare ed accusarci a gran voce di scarsa coerenza. Sindacati, questi, effettivamente coerenti: fanno il contrario di quello che facciamo noi, sempre, comunque e indipendentemente dal merito delle questioni. Diversa e molto più rispettabile la posizione dell’UNSA , che ha posto una pregiudiziale politica, che certamente per noi rimane su tutto il resto, ma che non poteva mettere indiscussione, a nostro avviso, il diritto alla retribuzione già reso precario dalle tempistiche dilatate dei tempi di pagamento.
Noi abbiamo unitariamente e responsabilmente ritenuto di salvaguardare questo, fermo restando che permane tutta la problematica che ci ha spinto a richiedere con forza una calendarizzazione immediata con il Capo Di Gabinetto, sulle questioni in sospeso: stato delle progressioni economiche, problematiche sulle riqualificazioni relative agli idonei presenti nelle graduatorie vigenti per i passaggi di area, relazioni sindacali, politiche sugli organici e sulla riorganizzazione, a partire dalla prossima emanazione del DM che dovrà quantificare gli organici per profilo e su base regionale.
Calendarizzazione sulla quale il Segretario Generale arch. Recchia, presente alla riunione, si è impegnata formalmente. Pertanto ci aspettiamo una imminente convocazione sul tavolo politico e vi terremo informati sull’esito.
Roma, 26 marzo 2014
FP CGIL MIBACT
Claudio Meloni