SANITÀ, FESPA – L’ATTO DI INDIRIZZO PRESENTA FORTI CRITICITÀ NEL DOCUMENTO NESSUN RIFERIMENTO AL FUTURO NORMATIVO DEL SETTORE
La Federazione Specialisti Ambulatoriali (Fespa, sigla rappresentativa per l’area) evidenzia come nell’atto di indirizzo si trascuri il ruolo di questo settore nella medicina del territorio
FESPA, riunitasi a Roma il 22 febbraio, valutato il testo dell’atto di indirizzo licenziato dal Comitato di settore della Conferenza delle regioni, non condivide l’impianto in alcuni passaggi ed evidenzia fondamentali criticità:
– Frammentazione del Servizio Sanitario Nazionale a favore di una regionalizzazione spinta della sanità che andrebbe ad incidere negativamente sui LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) e sul diritto alla salute universale.
– Mancato riconoscimento del ruolo fondamentale che lo Specialista Ambulatoriale svolge nella medicina del territorio non solo come consulente del medico di medicina generale, nei percorsi diagnostici terapeutici tra territorio ed ospedale e nella deospedalizzazione nelle dimissione protette.
– Mancata previsione di investimenti per la riorganizzazione e la funzionalità dell’attività specialistica territoriale con conseguente peggioramento della qualità dell’assistenza.
– Mancata previsione di percorsi nazionali di integrazione tra le nuove professionalità coinvolte nell’ ACN, in particolare veterinari e altre figure professionali, per cui vanno definite le principali e minime prerogative nell’ ambito delle linee programmatiche regionali.
FESPA ritiene che una ottimizzazione delle risorse comporterebbe una migliore razionalizzazione della spesa che influirebbe favorevolmente anche sull’integrazione del personale precario.
Roma, 24 febbraio 2014