Roma, 17 gennaio 2014
Al Ministro dell’Interno
Dott. Angelino Alfano
Signor Ministro,
le recenti problematiche che si sono registrate negli ultimi tempi nelle gestione dei Centri di Identificazione ed Espulsione necessitano, a nostro avviso, di una valutazione attenta e scrupolosa in ordine alla questione degli organismi umanitari che operano nel settore.
Noi riteniamo che i CIE non rappresentino una soluzione ma anzi un problema, essi dal nostro punto di vista andrebbero chiusi e riconvertiti in centri di accoglienza con personale qualificato di conseguenza. Riteniamo, comunque, importante rappresentare la tematiche della gestione dei CIE e chiarirne alcuni aspetti.
Assistiamo sempre più spesso ad aggiudicazioni di appalti per la gestione dei centri sulla base di gare al massimo ribasso, con un costo pro-capite di circa 30,00 euro per ospite, che non garantiscono, come abbiamo potuto drammaticamente constatare, un’assistenza efficace agli interessati.
Risulta che presso il Centro di Milano la convenzione con la C.R.I. sia scaduta e non sia stata rinnovata, sulla base di una gara che ha visto l’assegnazione ad un organismo francese che, con il sistema del massimo ribasso, ha potuto aggiudicarsi la convenzione in considerazione dei criteri di spesa previsti nella gara, circa 40,00 euro.
Riteniamo, anche allo scopo di tutelare tutti i posti di lavoro a rischio, necessario convertire il CIE di Milano in un centro di accoglienza, rivedere il sistema delle gare, rispettando in primo luogo il dettato della legge e garantendo un livello qualitativo e professionale atto a rispettare anche la dignità delle persone ospitate nel centro.
Distinti saluti.
FP CGILSegreteria Nazionale
Concetta Basile Salvatore Chiaramonte |
CGILSegreteria Nazionale
Vera Lamonica |