Nel nostro Ministero avverranno cambiamenti epocali, così come preannunciato nei comunicati dello scorso anno. Ciò che ci preme sottolineare, in questo delicato momento politico è di aver ottenuto con la nostra fermezza, i risultati che come organizzazioni sindacali, avevamo rivolto al Ministro, nel corso della formulazione dei decreti legislativi attuativi di una legge delega che non avevamo condiviso con il precedente Ministro.
Il confronto è stato lungo, non facile, ma in parte condiviso.
Per quanto concerne le relazioni sindacali, nel decreto legislativo recante disposizioni in materia di riduzione delle dotazioni organiche del personale civile, è stato previsto all’art.12 e successivi commi, il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali“.
Riconosciamo, così come accennato nel comunicato del 31 luglio, che il sistema Difesa italiano, necessità di un ammodernamento delle strutture, infrastrutture, mezzi e personale, anche in virtù di quanto definito in sede di Consiglio Europeo di Difesa e Sicurezza, che ha avuto luogo a Bruxelles il 19 e 20 dicembre scorso.
In tale Consiglio, il primo dal 2007, ad affrontare i temi di Difesa e Sicurezza, si è posto l’accento su “- una efficace Politica di Sicurezza e Difesa Comune (PSDC; -sull’industria Difesa, riconoscendone ricadute positive in termini di crescita economica anche al di la del settore militare, favorendo occupazione ed investimenti; – sullo sviluppo di tecnologie dual-use, applicazione settore militare e civile (sanitario e di supporto alla sicurezza in caso di calamità) ed investimenti comuni per piccola e media impresa.”.
Quindi pur riconoscendo, la necessità di una Riforma della Difesa,non abbiamo condiviso la mancata equiparazione tra personale civile e militare, quando vengono svolte pari attività lavorative e il mancato riconoscimento del ruolo del personale civile, così come avviene negli altri paesi europei.
Prendiamo atto, però, che nel confronto con il Ministro, è stato mantenuto l’impegno ad un confronto con i sindacati, durante tutto l’iter procedurale dei decreti legislativi, accogliendo per quanto possibile le nostre richieste:
· Schema di decreto legislativo sulla riduzione delle dotazioni organiche del personale civile:
1. nell’ambito della riduzione graduale delle DOT, è stato invertito l’ordine di priorità dei criteri relativi alle unità risultanti in eccedenza e riassorbibili nel triennio a partire dalla predisposizione del piano di riassorbimento personale in eccedenza;
2. la previsione dell’attuazione di procedure di mobilità interna agevolando il reimpiego di personale in ambito comunale e provinciale;
3. la previsione nel transito del personale militare nei ruoli civili, della sola quota parte strutturale del FESI nel FUA della Difesa;
4. la previsione per gli Enti dipendenti dai Comandi Logistici di Forza Armata di processi di internalizzazione dei servizi e lavori, i cui risparmi derivanti, verranno destinati al sostegno delle attività produttive ed efficientamento degli Enti.
· – Schema di decreto legislativo revisione dell’assetto strutturale ed organizzativo delle FF.AA.
1. Espunta, la parola “tendenziale”, nell’attribuzione, di compiti tecnico-amministrativi al personale civile;
2. Formazione del personale, previsione di diversi moduli formativi, nonché l’utilizzo di istituti di formazione militare, riservando al personale civile la partecipazione in misura non inferiore al 20% dei posti complessivamente disponibili;
3. previsione nell’ambito della riorganizzazione che verrà attuata con regolamento ai sensi legge 400/1988 del coinvolgimento delle organizzazioni sindacali.
Verificheremo la posizione politica in merito alla riorganizzazione, vista la disponibilità del Ministro ad un coinvolgimento delle organizzazioni sindacali.
Non ultima per importanza, ma frutto di un lungo confronto in sede politica, la trasmissione della tabella di equiparazione al Dipartimento di Funzione Pubblica, per il transito del personale militare nei ruoli civili della Pubblica Amministrazione, espungendo la nota riguardante i luogotenenti e i primi marescialli.
Vigileremo su tutto il decorso dei decreti legislativi, evidenziando la necessità di un’attenzione specifica agli Enti dell’Area Tecnico Industriale, che presentano attualmente una situazione non più procrastinabile per quanto riguarda, sia gli investimenti, che per il ricambio generazionale.
Non finiremo mai di chiedere per questa Area una deroga al blocco del turn over, proponendo assunzioni mirate.
13.1.2014
FPCGIL DIFESA
Noemi Manca