MIT: Fua 2011 e 2012 – Ancora un rinvio

13 Gennaio 2014

FUA 2011 E 2012: ANCORA UN RINVIO

 

   
COMUNICATO

Nella giornata di mercoledì 8 gennaio si è svolto il programmato incontro tra le OO.SS e la Delegazione di parte pubblica del Ministero Infrastrutture e Trasporti sull’accordo relativo al FUA 2011 e 2012,  rinviato lo scorso dicembre.
Nel corso della riunione il dott. Arredi ha informato sulle osservazioni, inviate dal Dipartimento della Funzione Pubblica, relative alle ipotesi di accordo sottoscritte il 10 luglio 2013.
Queste si possono riassumere:
– nell’impossibilità di finanziare le progressioni economiche per il Ramo Infrastrutture nella misura di 532.180 euro, già accantonati a partire dal 2008, per coprire possibili conciliazioni con il personale ex RID;
– nella necessità di prevedere un sistema di valutazione per la misurazione della performance sulla base della normativa vigente;
– nell’impossibilità di destinare i compensi individuali sulla base del criterio della presenza in servizio.

Sulla base di tali osservazioni, per rispondere alle osservazioni sopra evidenziate, si è proposto di destinare la somma di 532.180 euro, così come previsto dalla clausola di salvaguardia, per incentivare la produttività sul FUA 2011 e 2012 mentre la quota del 25% destinata a finanziare l’impegno individuale verrà utilizzata per remunerare il personale impegnato in progetti pluriennali di interesse locale individuati e realizzati negli anni 2011 e 2012. Tale soluzione è già stata sperimentata ed attuata in precedenti accordi 2009-2010 e, tra l’altro, ove le parti concordino su questa linea, l’accordo non necessita di ulteriori passaggi al Dipartimento della Funzione Pubblica per la validazione.
Su tali proposte alcune OO.SS. hanno espresso la volontà, per quanto concerne le progressioni economiche del ramo Infrastrutture, di insistere, con ulteriori motivazioni, per un ulteriore tentativo di accordo che consentisse di attuare le progressioni economiche così come previsto nell’accordo di luglio 2013 mentre per quanto riguarda la destinazione del 25% delle risorse per remunerare l’impegno individuale tutte le OO.SS. si sono trovate sostanzialmente d’accordo sulla soluzione prospettata.
Per quanto ci riguarda, come FP CGIL, sull’ipotesi di progressioni economiche abbiamo espresso le nostre perplessità, coerentemente con quanto già evidenziato in sede di ipotesi di accordo del luglio scorso. Insistere su una proposta che molto  difficilmente avrà la validazione dagli Organi di controllo rischia, a nostro avviso, solamente di allungare enormemente il tempo per la chiusura degli accordi  costringendoci poi, comunque,  a ripiegare sulla soluzione che oggi è stata prospettata.  
Alla fine si è convenuto sull’ipotesi di una rapida interlocuzione da parte dell’Amministrazione con il Dipartimento della Funzione Pubblica per un tentativo di superare le resistenze sulla possibilità di attivare le progressioni economiche; qualora tale tentativo non dovesse produrre i risultati sperati si tornerà automaticamente sull’ipotesi di far confluire le somme accantonate per incentivare la produttività per gli anni 2011 e 2012.
Per tali motivi abbiamo aggiornato la riunione di un paio di settimane per chiudere definitivamente l’accordo.
Nel corso dell’incontro l’Amministrazione ci ha informato che è stata trasmessa, in data 7 gennaio 2014,  la nota sulla consistenza del Fondo per il FUA 2013 con la conseguente possibilità di convocare, nei primi giorni del mese di febbraio p.v., una riunione per l’accordo.
 
Sul finire della riunione, su richiesta delle Organizzazioni Sindacali, il dott. Arredi ci ha comunicato che la bozza di DPCM sulla riorganizzazione è stata inviata prima del 31 dicembre 2013 con alcune lievi modifiche rispetto al documento presentato nel corso del precedente incontro.
Le modifiche, sulla base delle proprie conoscenze, riguardano principalmente la territorialità, con accorpamenti regionali diversi rispetto alla proposta originale e con la previsione di una Commissione Permanente, composta dal Ministro, dal Capo di Gabinetto, dai due Capi Dipartimento e dai Dirigenti generali del Personale, Informatica e Programmazione, che dovrebbe rispondere alla necessità di fornire un segnale per una maggiore integrazione fra i vari rami del Ministero rispetto a funzioni assolutamente trasversali.   
 Su questo abbiamo chiesto che ci venga fornita la stesura definitiva del DPCM inviato e colto di nuovo l’occasione per segnalare con estrema decisione, l’assoluto silenzio circa la soluzione della problematica relativa al personale civile delle Capitanerie di Porto. E’ incredibile come su questo argomento l’Amministrazione sfugga alle proprie responsabilità eludendo qualsiasi confronto mostrando non solo superficialità ma una e vera e propria incapacità a fornire risposte corrette e coerenti con le normative vigenti.
 
Roma, 10 gennaio 2014 
 
                                 IL COORDINATORE NAZIONALE
                                                FP CGIL MIT
                                              Roberto Morelli


 
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