Sicurezza/Polizia Penitenziaria – News Fp Cgil del 13 dicembre 2013.

13 Dicembre 2013

News Fp Cgil del 13 dicembre 2013.

LEGGE DI STABILITÀ: PD, MILITARI FORZE POLIZIA VVFF FUORI DALLA FORNERO 
 

Il personale delle Forze di polizia anche ad ordinamento militare, delle Forze armate e del corpo
nazionale dei vigili del fuoco, compresi i dirigenti, saranno inseriti nelle categorie di lavoratori alle quali non vengono applicate le disposizioni in materia di pensionamento introdotte dalla manovra Monti del dicembre del 2011. E’ questo l’obiettivo di un emendamento al ddl Stabilità “segnalato” dal gruppo del Pd alla Commissione Bilancio della Camera e
sottoscritto da 23 deputati democratici tra cui il presidente della Commissione Lavoro Cesare Damiano e la neo responsabile delle politiche del lavoro del Pd, Marianna Madia. La copertura dei maggiori oneri in bilancio del provvedimento viene assicurata con una serie di misure fiscali e di tassazione sui giochi.
Fonte: AGI

Natale nel carcere di Brissogne, intervista al direttore Domenico Minervini

Continua l’attesa per il passaggio delle competenze in materia di assistenza sanitaria dallo Stato alla Regione. Efficaci le misure per il sovraffollamento ma «serve una riforma organica del sistema»
 AOSTA. Si respira un clima tutto sommato sereno nel carcere di Brissogne. Intervistato da Aostaoggi.it, il direttore del penitenziario valdostano Domenico Minervini, ha dipinto un quadro abbastanza positivo, nonostante i molti interventi necessari per migliorare le condizioni dei detenuti.
«Considerato il fatto che a tutt’oggi non abbiamo ancora l’assistenza sanitaria adeguata, il morale è abbastanza buono» spiega Minervini. «Stiamo aspettando questa riforma da parecchio tempo ormai, ma nell’ultima riunione avvenuta in Regione la bozza del piano ha previsto un taglio dei fondi da 800 mila euro all’anno a 520 mila, il che purtroppo non aiuta».
Solo tre giorni fa infatti, l’Osservatorio sulle carceri si era riunito per discutere su nuove iniziative da promuovere all’interno della struttura e sulla questione del trasferimento delle competenze in materia di assistenza sanitaria dallo Stato alla Regione. In quell’occasione, il Presidente della Regione Augusto Rollandin aveva dichiarato che un’ulteriore richiesta formale era stata inviata il 28 ottobre scorso ai Ministri della Salute e della Giustizia per sollecitare la definizione della questione. «Il problema – spiega Minervini – è che l’iter per il passaggio delle competenze all’Azienda Usl risulta molto più lungo nel caso di una Regione a Statuto speciale come la Valle d’Aosta. Il 29 novembre 2012 vi era stata la rinuncia dello Stato ad impugnare la richiesta, e questo è già positivo. Ma purtroppo rimane il fatto che i tempi di attesa sono lunghi e i servizi sanitari al momento non sufficienti.» Tale passaggio infatti, dice ancora Minervini, consentirebbe ai detenuti di usufruire di un servizio di guardia medica di 24h, servizio al momento impossibile e che vede necessaria l’alternanza con altri servizi di tipo infermieristico.
Sommaria soddisfazione, espressa dal direttore anche in occasione della riunione dell’Osservatorio sulle carceri, riguarda il problema del sovraffollamento dei penitenziari. «Al momento le misure attuate per risolvere il problema qui ad Aosta sono state efficaci. Circa una quarantina di detenuti sono stati spostati e distribuiti in altre strutture consentendo un po’ di “respiro”. Ad oggi nel nostro carcere vi sono 240 persone» dice Minervini.
Non molti giorni fa lo stesso Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, aveva rivolto un appello sostenendo la necessità di legiferare in materia di sovraffollamento delle carceri entro maggio 2014, in vista dell’eventuale condanna dello Stato da parte della Corte di Strasburgo per violazione dei diritti umani. «Per il momento lo Stato sta tentando di trovare delle soluzioni – spiega Minervini – riguardo in particolare amnistia e indulto 2013, il ministro Cancellieri e il governo stanno lavorando su misure differenti dal carcere per chi ha compiuto reati minori. Già quest’estate si stavano elaborando modifiche per la legge sulla recidiva, che sicuramente non facilitava la limitazione delle entrate nelle carceri». Ma l’indulto è procedura d’urgenza e, sottolinea il direttore della casa circondariale valdostana, non è pertanto una misura decisiva. «Nel 2006 con l’attuazione dell’indulto avevamo avuto una diminuzione da 67 mila a 40 mila detenuti, ma purtroppo dopo soli due anni il problema si è ripresentato nella stessa misura, se non in maniera più grave». E aggiunge: «Serve una riforma organica del sistema giudiziario e penitenziario, le misure d’urgenza rischiano di essere solo un palliativo».
Tra le misure proposte dal Ministro Cancellieri, quelle che prevedono otto ore d’aria per i detenuti, la possibilità di praticare attività sportive e di potenziamento dei contatti con le famiglie.
«A Brissogne abbiamo quattro sezioni aperte su sei e questo diminuisce molto la tensione e fa respirare un clima più sereno» spiega Minervini. «Per questo periodo natalizio poi, abbiamo previsto quattro giorni, il 24, 25, 31 dicembre e il 1 gennaio, nei quali le celle rimarranno aperte fino alle 20 per permettere la socializzazione».
Una novità per il nuovo anno ci sarà in materia di iniziative formative e professionalizzanti all’interno del penitenziario. Da gennaio infatti, grazie all’iniziativa cofinanziata dall’FSE e gestita dalla Cooperativa sociale ENAIP, nel carcere si terrà un laboratorio di panificazione che durerà sei mesi e al quale parteciperanno dieci detenuti, con al termine l’assunzione da parte della Cooperativa. Tale iniziativa si andrà ad aggiungere a quella già presente di servizio lavanderia e inserimento nell’ambiente lavorativo di 5 detenuti, e a quelle di informatica, per le quali vi è una proficua collaborazione tra la casa circondariale, la Sovraintendenza e l’Assessorato.
E per le feste natalizie? Come ogni anno, dice Minervini, si terrà la messa di Natale con visita del Vescovo, alla quale seguirà un concerto per risollevare lo spirito e portare un po’ di speranza per il nuovo anno.
Fonte: http://www.aostaoggi.it
 
Ghiaccio: Kostner, niente Assoluti
Altoatesina rinuncia a rassegna tricolore per problemi fisici

Carolina Kostner non parteciperà ai campionati italiani Assoluti di pattinaggio (Merano, 19-21/12).
 La campionessa delle Fiamme Azzurre, dopo l’impegno sostenuto nelle prove del Grand Prix Isu, ha sofferto il riacutizzarsi di un problema fisico che le impedisce di essere presente al meglio nella gara di Merano, pur prevista dal suo calendario agonistico. D’intesa coi responsabili del Gruppo Sportivo della Polizia Penitenziaria, l’atleta ha deciso di rinunciare alla rassegna tricolore.
Fonte: Ansa
 
Processo Stato-mafia, Brusca: Cosa Nostra contattò Berlusconi per arrivare a Craxi
 
A proposito dell’assenza di Di Matteo a Milano, Salvatore Borsellino, fratello del magistrato ucciso nella strage di via D’Amelio, ha parlato durante la pausa del processo di un “fatto gravissimo” spiegando a chi gli chiedeva se questa fosse una vittoria per la mafia: “non credo, penso piuttosto che sia una vittoria di chi per 20 anni ha mantenuto la scellerata congiura del silenzio sulla trattativa Stato-mafia”. Borsellino ha definito “gravissima” anche la mancanza di un sostegno pubblico da parte delle istituzioni a Di Matteo.
Nella sua lunga testimonianza, Brusca ha raccontato in aula anche del fallito attentato allo stadio Olimpico di Roma nei primi anni Novanta.
Riferendo le parole di un altro collaboratore di giustizia, Gaspare Spatuzza, Brusca ha detto che in quel momento “Serviva una vendetta, che [i carabinieri] si portassero dei morti sulla coscienza” e che l’attentato sarebbe dovuto avvenire “con un’autobomba imbottita con dell’esplosivo e con dei pezzi di ferro e che doveva essere strage allo stadio Olimpico di Roma, con 50-60 carabinieri morti”.
Il collaboratore di giustizia racconta anche di un successivo incontro con il boss Matteo Messina Denaro, uno dei latitanti più ricercati, che gli “disse che non avevamo avuto alcun risultato ma che qualcuno doveva farsi sotto per trattare”.
Il processo riguarda la presunta trattativa tra vertici delle istituzioni e Cosa nostra nel corso degli anni 90, dopo gli attentati contro i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Gli imputati sono una decina, tra alti gradi militari e boss mafiosi, imputati – a parte Mancino – per attentato a corpo dello Stato.
Fonte: http://it.reuters.com

Cappellano arrestato: pm, 14 anni
Chiesta condanna per Don Barin per i soprusi su 12 detenuti
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I pm di Milano Daniela Cento e Lucia Minutella hanno chiesto la condanna a 14 anni e 8 mesi di reclusione per don Alberto Barin, l’ex cappellano del carcere milanese di San Vittore accusato di violenze sessuali su 12 detenuti e finito in carcere il 20 novembre 2012 nell’ambito di un’inchiesta condotta da Squadra mobile e polizia penitenziaria, coordinata dal procuratore aggiunto Pietro Forno. La sentenza nel processo con rito abbreviato è attesa per il 21 febbraio. 
 

Cancellieri: “Encomio all’agente che ha salvato il bambino”
Lunedì ha afferrato al volo il piccolo che stava precipitando dal secondo piano

Luigi Barbanera, l’agente scelto della polizia penitenziaria che lunedì a Cantù ha afferrato al volo un bimbo di un anno mentre precipitava dal secondo piano di casa, riceverà un encomio. Il ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri ha infatti pubblicamente elogiato l’agente (che ironia della sorte gioca amatorialmente a calcio nel ruolo di portiere) e ha avviato la pratica per fargli ottenere l’onorificenza.

Redazione CGIL Polizia Penitenziaria

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