Nell’incontro dello scorso 5 novembre, fra l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e le OO.SS. Nazionali, è stato affrontato fra i molti argomenti, quello relativo alla situazione degli idonei per il passaggio dalla 2° alla 3° area. L’Amministrazione ha informato le OO.SS. che, da notizie informali, il quesito formulato dall’Agenzia alla Funzione Pubblica circa l’applicabilità del d.l. 101/13, potrebbe avere risposta negativa.
Ha altresì informato che l’Amministrazione sta lavorando ad una proposta normativa atta a risolvere la problematica.
Nel merito, le scriventi intendono precisare che il quesito posto dall’Agenzia delle Dogane sulla applicabilità del decreto 101/2013 alla fattispecie degli idonei delle dogane faceva riferimento ad un testo profondamente modificato, nella sostanza, nell’ultima stesura, quella cioè approvata.
Il testo di conversione in legge del già citato decreto 101 all’art.4 comma 3 prevede, come è noto, che l’autorizzazione all’avvio di nuove procedure concorsuali è subordinata alla verifica dell’avvenuta immissione in servizio di tutti i vincitori di concorsi pubblici e, lettera b), “all’assenza, nella stessa amministrazione, di idonei collocati nelle proprie graduatorie vigenti ed approvate a partire dal 1° gennaio 2007, relative alle professionalità necessarie anche secondo un criterio di equivalenza” .Sul testo approvato e pubblicato in G.U., risulta alle scriventi sigle che la Funzione Pubblica dovrà diramare una complessiva circolare esplicativa ed attuativa a prescindere dal parere anticipato dall’Agenzia delle Dogane reso, ripetiamo, su un testo precedente.
Le scriventi si riservano, comunque, di visionare la risposta che la Funzione Pubblica darà formalmente all’Agenzia quando questa sarà ufficializzata e resa disponibile.
Nel frattempo non perderemo di vista l’obiettivo primario della nostra azione, condiviso dai vertici dell’Agenzia delle Dogane anche nell’incontro con il sottosegretario Baretta, che è quello di consentire la copertura delle vacanza d’organico in terza area con gli idonei della procedura di cui trattasi prima di attivare le procedure di mobilità intecompartimentale.
Siamo certi che le previsioni del decreto 101/2013 consentano il raggiungimento di questo obiettivo primario e ,pertanto, riteniamo che la Funzione Pubblica non potrà fornire una interpretazione diversa da ciò che appare già abbastanza chiaro nei contenuti della citata lettera b) art.4 comma3.
Vedremo! Ciò che deve essere chiaro, al di là di strumentalizzazioni che non richiedono commenti perché si commentano da sole, è che alle scriventi sigle interessa prioritariamente dare soluzione definitiva al problema.
Riteniamo, infatti, che su un argomento che tocca l’interesse di così tanti colleghi, tutte le azioni che concretamente portano alla soluzione, compresa l’ipotesi presentata dall’Agenzia di proporre una norma specifica, vadano vagliate ma, al contempo,valutate solo quando si traducono in atti formali.
Il nostro impegno continua.
Roma, 07 novembre 2013
Iervolino Silveri Colombi