Sicurezza: dal 28 al 31 ottobre SIT-IN davanti Montecitorio dei tre Corpi di Polizia – Comunicato stampa

28 Ottobre 2013

 
 

Comunicato stampa di Fabrizio Fratini, Segretario Nazionale Fp Cgil e Daniele Tissone, Segretario Generale Silp-per la Cgil

 

Sicurezza: Legge di stabilità, inferto colpo mortale al sistema di sicurezza del Paese.
 
Dal 28 al 31 ottobre sit-in degli operatori dei tre Corpi di Polizia a Montecitorio. Roma, 28 ottobre 2013 “Malgrado le reiterate espressioni di alta considerazione e ringraziamento manifestate in più di un’occasione ufficiale dalle istituzioni ai lavoratori in divisa, per la complessa, disagiata e assai rischiosa opera prestata al servizio dello Stato, e a dispetto della specificità lavorativa che è stata loro riconosciuta per legge dal Parlamento nel 2010, sono ormai 5 anni che ai poliziotti viene negato il diritto al rinnovo del Contratto collettivo di lavoro, bloccate le indennità accessorie e funzionali e gli automatismi stipendiali maturati per le progressioni di carriera ottenute, bloccato il turn over del personale, il riordino delle funzioni e delle carriere, l’avvio della previdenza complementare”. Questo il contenuto di una nota congiunta di Fabrizio Fratini, Segretario Nazionale Fp Cgil, e Daniele Tissone, Segretario Generale Silp-per la Cgil, in merito al primo sit-in effettuato oggi in Piazza Montecitorio dalle due organizzazioni sindacali. “Lo avevamo preannunciato – continuano i due sindacalisti – di seguito all’unica occasione in cui ci è stato concesso di rappresentare al governo le ragioni della forte insoddisfazione manifestata dagli operatori della sicurezza per la feroce messa in discussione dei propri diritti e delle precarie condizioni di lavoro in cui sono obbligati a lavorare, causa gli ulteriori tagli lineari operati dall’attuale esecutivo anche con la legge di stabilità 2014 sui capitoli di bilancio delle amministrazioni interessate”. “Scelte irresponsabili – aggiungono Fratini e Tissone – che renderanno se possibile ancora meno efficace la risposta dello Stato ai bisogni di sicurezza della cittadinanza e del sistema di micro/macro imprese di un Paese che paradossalmente, pur ambendo al rilancio del suo sviluppo economico, continua a disinvestire sulla sicurezza, colpendo pesantemente gli operatori interessati, depotenziandone l’aspetto funzionale, professionale e motivazionale, puntando invece sul rifinanziamento delle pattuglie dei militari, che nulla di strutturale danno alla sicurezza”. “Il Governo Letta è chiamato ad assumersi la responsabilità di quanto sta provocando sul versante della sicurezza di fronte all’opinione pubblica. Da oggi con il sit-in a piazza Montecitorio, che manterremo fino al prossimo 31 ottobre, e poi in tutti i luoghi di lavoro della Polizia di Stato, della Polizia Penitenziaria e del Corpo Forestale dello Stato, saranno attivate iniziative di protesta e mobilitazione territoriale – concludono i due segretari – che permarranno fino a quando il Governo e il capo dell’esecutivo non ci daranno le risposte che la situazione esige”. —

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