Croce Rossa Italiana, un successo il presidio a piazza Montecitorio
“Le Commissioni ci ascoltino: più tempo per tutelare occupazione e servizi”
Sono arrivati in tanti, compresi alcuni parlamentari di Pd e Scelta Civica, stamattina davanti al palazzo di Montecitorio, per prendere parte al presidio organizzato dalle federazioni di categoria di Cgil Cisl Uil e Cisal e chiedere garanzie sul futuro occupazionale di 4.000 operatori della Croce Rossa Italiana.
A preoccupare sindacati e lavoratori è il rischio che, nella trasformazione da ente pubblico in associazione di diritto privato, la Cri vada incontro ad un ridimensionamento che non garantisca i livelli occupazionali, a partire dagli oltre 1.500 precari. E non sarebbero ovviamente solo gli operatori a farne le spese, ma anche i cittadini che dalla Croce rossa ricevono assistenza.
Forti della riuscita di questa mobilitazione, Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Pa e Fialp-Cisal auspicano ora che la Commissione congiunta Affari costituzionali e Lavoro della Camera, che inizia oggi l’esame del ddl di conversione in legge del decreto di riordino, prenda in seria considerazione la richiesta di prorogare di un anno l’applicazione della riforma.
Una proroga, infatti, consentirebbe di definire in maniera condivisa punti essenziali come livelli dei servizi, fabbisogni di personale e tutela dei lavoratori. E permetterebbe inoltre al Governo di utilizzare la delega legislativa contenuta nel ddl Lorenzin per mettere a punto i correttivi necessari a salvaguardare qualità delle prestazioni e livelli occupazionali.
Se tuttavia anche il segnale chiaro rappresentato dalla grande adesione al presidio dovesse cadere nel vuoto, i sindacati sono fermamente intenzionati a non lasciare nell’incertezza i lavoratori e gli utenti della Croce Rossa, e a far crescere di intensità la mobilitazione.
Roma, 17 ottobre 2013