Sicurezza/Polizia Penitenziaria – FP CGIL NEWS del 1° ottobre 2013.-

01 Ottobre 2013

FP CGIL NEWS del 1° ottobre 2013.-

Minacce Anarchiche, allarme in carcere

Genova – «Far saltare l’auto del direttore, attaccare i secondini». Sono minacce chiare, addirittura concrete quelle che i poliziotti del nucleo investigativo centrale hanno scovato nelle lettere scritte dall’anarcoinsurrezionalista Nicola Gai, tuttora recluso a Ferrara.
Gai il prossimo 30 ottobre a Genova, assieme al presunto complice Alfredo Cospito, comparirà di fronte al giudice per l’udienza preliminare, accusato di aver preso parte, nel maggio 2012, alla gambizzazione dell’amministratore delegato di Ansaldo Nucleare, Roberto Adinolfi.
Ora risulta ulteriormente indagato per istigazione a compiere atti di terrorismo e le sue parole sono ritenute dagli uomini della Penitenziaria «pericolose» al punto che attorno alle carceri di mezza Italia, incluso il penitenziario di Marassi, le misure di sicurezza sono state rafforzate e i vertici di ogni casa circondariale sono adesso letteralmente sotto scorta, a loro volta “sorvegliati speciali”.
Fonte: IlSecoloXIX

La Polizia Penitenziaria protesta al carcere di Velletri

Come potete vedere sul territorio la battaglia della FP CGIL contro la mobilità appena conclusa è condivisa anche da sigle sindacali che la tavolo nazionale hanno concordato con la proposta dell’amministrazione.
La Battaglia continua….i colleghi sono dalla nostra parte!
(Velletri – Cronaca) – Ennesima protesta della polizia penitenziaria del carcere di Velletri, contro la carenza di personale e gli orari massacranti che i pochi effettivi sono costretti a fare. Nella mattinata di oggi, tutte le sigle sindacali hanno deciso di manifestare proprio davanti la casa circondariale, sulla Cisterna—Campoleone, per dire basta ai continui straordinari, ai doppi turni, all’abbandono in cui versano i mezzi di trasporto. La casa circondariale di Velletri, a fronte di una popolazione carceraria in crescita, e che arriva, in alcune settimane, anche al numero di 650 detenuti (nonostante la struttura sia nata per contenerne circa 300) conta infatti 210 unità lavorative, a cui ne vanno tolte però almeno 30 che sono state “distaccate” per varie ragioni. Dei rimanenti 180 lavoratori, circa 80 sono gli addetti ai servizi amministrativi, mentre sono in tutto un centinaio gli agenti deputati al controllo dei detenuti, divisi in tre bracci, su turni che vanno dalle 24 alle 8, dalle 8 alle 16 e dalle 16 alle 24, nonostante l’orario lavorativo sia di 6 ore. Una forza lavoro carente dunque, al di sotto anche della già bassa media nazionale, per un mestiere sempre più difficile, soprattutto dal punto di vista psicologico. Si chiede all”Amministrazione penitenziaria e al Ministro dell’interno di porre fine a questa mobilità selvaggia e di garantire il personale necessario ad una struttura carceraria come quella di Velletri.

Scuola s.f.a.p. catania. aula in nome dell’agente scomparso un’anno fa.

In questi giorni nelle Scuole di Formazione e Aggiornamento del Personale dell’Amministrazione Penitenziaria hanno prestato giuramento i neo Agenti di Polizia Penitenziaria del 167° Corso. Presso la S.F.A.P.P. di Catania la cerimonia ha visto intitolare un’aula didattica in nome dell’Agente di Polizia Penitenziaria del 164° Corso Daniele Samperisi tragicamente scomparso in un incidente mentre si recava a scuola alcuni giorni prima del suo giuramento. Tante le emozioni anche tra gli invitati dei genitori e dei colleghi di Daniele.

Evaso a Favignana, il NIC lo riarresta al Roma

Evaso dal carcere di Favignana, dove sta scontando la propria pena Maurizio Sangermano, è stato rapidamente rintracciato ed assicurato alla giustizia mediante una brillante operazione condotta dagli uomini del NIC. L’uomo rintracciato nella capitale romana è sospettato di affiliazione con la banda della Magliana sin dagli anni ’90.

LUCCA: DETENUTO MAGREBINO AGGREDISCE POLIZIOTTO PENITENZIARIO.

Ancora l’ennesima aggressione nel carcere di Lucca dove un detenuto di origini magrebine ha scaraventato uno sgabello ad un poliziotti in servizio. Fortunatamente il poliziotto è stato abile a schivarlo. Il magrebino, poi, a scopo di protesta ha ingerito delle pile e, dopo essere stato accompagnato in infermeria ma aver rifiutato il ricovero nell’ospedale, mentre faceva rientro in cella costeggiando il muro del giardino, ha estratto un coperchio di cemento di un tombino e si è scagliato contro i poliziotti e colpendoli con violenza. Il poliziotto colpito ha riportato una frattura del metacarpo con una prognosi di 40 giorni.
Non è più possibile tollerare violenze simili nei confronti dei poliziotti penitenziari. Appello alle autorità affinchè garantiscano maggiore tutela alla Polizia Penitenziaria, che nella prima linea delle sezioni detentive rischia la vita ogni giorno.
Al collega aggredito la FP CGIL esprime la propria vicinanza.

Buoncammino: droga dentro la cella “E’ per uso personale”, detenuto assolto

Droga in carcere: Cinofili della Polizia Penitenziaria trova nella cella del detenuto diversi quantitativi di droga, ma il Giudice lo assolve.
Un detenuto del carcere di Buoncammino viene trovato con della droga dentro la cella. “È per uso personale”, il Gup lo assolve. Il Giudice per le udienze preliminari di Cagliari ha dichiarato il non luogo a procedere nei confronti di Maurizio Usai, 42 anni, detenuto nel carcere di Cagliari dal 2011, trovato all’interno della sua cella con diversi tipi di stupefacenti. Il Gup, su richiesta dello stesso Pm e dell’avvocato difensore (che ha spiegato come il suo assistito fosse un consumatore assiduo di quelle sostanze), ha ritenuto che il quantitativo di droga dentro la cella non era destinato alla cessione interna ma solo a un uso personale. Il già detenuto è stato assolto.
Un consumatore assiduo di sostanze stupefacenti cerca di procurarsi droga che sia libero oppure detenuto. E quando, non si sa come, riesce nell’obiettivo di introdurre nella stanza che lo ospita l’oggetto dei suoi desideri, lo fa solo per se stesso: non per dividerla (e dunque venderla) con i compagni di sventura. Pare essere questo l’assunto alla base della sentenza con la quale, alcuni giorni fa a Cagliari, il giudice per le udienze preliminari ha dichiarato il non luogo a procedere nei confronti di Maurizio Usai, 42 anni, di Selargius, ospite dal giugno 2011 della casa circondariale di Buoncammino per una notevole serie di reati e inquilino di una cella in cui, nel novembre dello stesso anno, gli uomini della Polizia Penitenziaria avevano trovato diversi tipi di stupefacenti per circa 28 grammi. Sostanze fatte entrare nell’istituto di pena forse approfittando dei colloqui che ogni recluso ha il diritto di avere coi parenti (la tesi investigativa): 24,5 di hascisc, circa 2,5 di procaina (una sorta di anestetico) per un totale di 55 dosi e un grammo e mezzo di cocaina.
Un quantitativo che il gup, su richiesta dello stesso pubblico ministero e dell’avvocato difensore Marco Lisu, ha ritenuto però non essere destinato alla cessione interna ma solo a un uso personale. L’uomo, che dal giorno dell’arresto sconta quattro anni e dieci mesi di reclusione nascondeva tutto nella stanza che condivideva con altri detenuti. Forse grazie a una soffiata, la sera del 3 settembre 2011 gli agenti della penitenziaria erano entrati nella cella con al seguito i cani antidroga. In quel momento era presente solo lui e gli investigatori avevano ritenuto che il quantitativo di droga recuperato non fosse di sua esclusiva proprietà e destinato alla cessione agli altri carcerati. L’uomo era stato denunciato a piede libero: quasi una beffa, visto che comunque era in realtà detenuto. Nel processo però il legale ha spiegato che il suo assistito era un consumatore assiduo di quelle sostanze e spinto il pm ha ritenere fosse tutto destinato all’uso personale. Opinione condivisa anche dal giudice, che lo ha assolto. L’Unione Sarda

Operazione antidroga all’interno del Palermo Pagliarelli

Due giorni fa è stata trasmessa l’informativa completa all’Autorità Giudiziaria sulla perquisizione a sorpresa fatta dal Comandante di Reparto della struttura penitenziaria del Palermo Pagliarelli insieme ad alcuni uomini del Corpo e alle unità cinofile della Polizia Penitenziaria. Dalla perquisizione delle Celle è emerso che due detenuti nascondevano nelle zone intime dell’Hashish, complessivamente 12 grammi circa, e sono stati segnalati all’Autorità Giudiziaria per detenzione e spaccio e altri due detenuti per favoreggiamento, però le indagini nel reparto non sembrano essere ancora terminate. L’intera operazione ha avuto origine dal ritrovamento di droga all’interno di un pacco diretto ad un detenuto e proveniente da un finto mittente.

CALTANISSETTA: Poliziotto Penitenziario coinvolto in un incidente

Nella notte di ieri un incidente nel quale è stato coinvolto un Poliziotto Penitenziario di Vallelunga, vicino Caltanissetta, ed in servizio al Nord. Sembra che il Poliziotto abbia perso il controllo della propria auto andando a schiantarsi contro un muro. Attualmente rimane ricoverato all’ Ospedale Sant’Elia di Caltanissetta, dove ha subito un delicato intervento chirurgico al bacino.

Imperia, detenuto in permesso tenta di introdurre droga IN CARCERE

Detenuto in permesso in permesso premio ne ha approfittato per comprarsi la droga tentando di introdurla in carcere a Imperia. Ma i sospetti degli agenti hanno fatto si che l’uomo venisse portato in ospedale per gli accertamenti di rito che hanno confermato la presenza di ovuli contenenti eroina. Sostanza che vrebbe espulso poi una volta tornato in prigione se non l’avessero scoperto. In udienza il detenuto non ha potuto negare, fornendo come unica giustificazione l’uso personale. Ora il detenuto no potrà più fruire di alcun beneficio di legge.

Redazione CGIL Polizia Penitenziaria

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