Sicurezza/Polizia Penitenziaria – FP CGIL NEWS del 25 settembre 2013.

25 Settembre 2013

FP CGIL NEWS del 25 settembre 2013.

Con un Provvedimento di Tamburino, De Iovanna subentra a Mattiello.

Il Capo del Dap Giovanni Tamburino, con proprio provvedimento, nomina il Generale De Iovanna Presidente della Commissione di Collaudo incaricata della valutazione della fornitura delle Cartucce 9×19 per le esercitazioni del Personale del Corpo di Polizia Penitenziaria. Precedentemente tale incarico era stato ricoperto dal Generale di Brigata Alfonso Mattiello.

Avvocato e postino del boss in carcere con le lettere nelle mutande.

Napoli. L’avvocato Giuseppe Stabile, arrestato questa mattina nell’ambito del blitz contro il clan Aversano, per due volte, in occasione di un colloquio in carcere con un suo cliente oggi collaboratore di giustizia, nascose nelle mutande delle lettere da recapitare al capoclan Vincenzo Aversano. Lo afferma il pentito Giannantonio Masella, le cui dichiarazioni sono contenute nell’ordinanza di custodia cautelare del gip Raffaele Piccirillo. «Nella prima di queste lettere – racconta Masella – mi lamentavo con Aversano che le quote che mi arrivavano per le estorsioni erano più basse di quanto mi spettava, mentre le quote per la droga non mi arrivavano proprio. Nella seconda lettera insistevo per ammazzare uno dei fratelli Sorgente, e in particolare Crescenzo: i fratelli Sorgente sono gli imprenditori che mi avevano accusato dell’estorsione per cui sono stato arrestato». Il penalista, inoltre, a detta di Masella, nel 2006 fece da tramite tra Aversano e altri pregiudicati suoi clienti per la compravendita di una partita di armi da 30mila euro.
Fonte: Il Mattino Napoli

Napoli, proiettile contro casa di agente penitenziario

Sparatoria domenica sera, poco dopo le 20,30,nel quartiere di Ponticelli di Napoli. Alcuni sconosciuti hanno esploso un colpo di pistola contro l’abitazione di un agente della polizia penitenziaria, probabilmente a scopo intimidatorio. La polizia, che indaga sull’episodio, non esclude anche altre piste, compresa quella della casualità. Al momento dello sparatoria l’agente della Penitenziaria non era in casa.

Carcere Uta; pronto entro ottobre, mentre buoncammino entro la primvera.

Manca poco per l’apertura del carcere di Uta. Secondo le stime del prefetto Angelo Sinesioe entro la fine di sarà consegnato il carcere al ministero della Giustizia”. D’altronde il mandato del prefetto è ben preciso: aprire il più presto possibile le celle di Santa Lucia con i tre milioni di euro messi a disposizione. Da ultimare ci sono solo le celle per i 41 bis. Più volte era stata fissata una data di consegna ma i ritardi, legati soprattutto ai guai dell’impresa che sta realizzando l’opera, hanno sempre fatto slittare l’apertura. Ora sembra la volta buona. L’ apertura del nuovo istituto di Uta ospiterà 586 reclusi.
Il carcere di Buoncammino invece, non chiuderà. Lo storico edificio, nei progetti del Ministero della Giustizia, sembra destinato infatti ad ospitare gli Uffici della Esecuzione Penale Esterna e del Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria”. Lo afferma Maria Grazia Caligaris, presidente dell’Associazione Socialismo Diritti Riforme.

L’attesa Infinita delle Modifiche alla Riforma Fornero sulle Pensioni.

Dedico questo articolo a tutti quelli che sono in attesa delle preannunciate novità alla riforma Fornero sulle pensioni. Ma di cosa si tratterà cerchiamo di capirlo attraverso i mille spifferi e le tante ipotesi circolate in questi giorni o mesi. Innanzitutto una cosa già è certa. Nel senso che si sono aperte le porte alle pensioni con le previgenti regole per tutti quelli che raggiungeranno quota 96 entro il 30.12.2014.
L’unico ostacolo a ciò è rappresentato dall’obbligo da parte delle amministrazioni di servizio della dichiarazioni di esubero. Ovviamente i requisiti una volta acquisiti il dipendente interessato dovrà aspettare la finestra di un anno per poter accedere al trattamento di quiescenza. Questa opportunità è esente da ogni forma di riduzione del trattamento di pensione poiché non sono previste riduzioni.
Per l’altra ipotesi ventilata in questi mesi cioè quella di poter lasciare il servizio con i requisiti previgenti ma con significative penalizzazioni sembra che questa ipotesi nelle ultime ore sia stata sostituita da una molto più morbida che consentirebbe poter lasciare il servizio entro il 31.12.2015 con il solo rispetto dal 2013 non più di quota 96 ma di quota 97 più i tre mesi legati agli aumenti delle aspettative di vita.
Modifiche alla Riforma Fornero: La Cautela è di dovere
Tuttavia su questa ultima ipotesi sarei molto cauto perché credo che non sia agevole arrivare ad una siffatta soluzione . Quindi mentre con la semplice dichiarazione di esubero si potrebbe subito fare la domanda di pensionamento per la seconda ipotesi il cantiere è ancora aperto e non si conoscono i tempi di chiusura. Ragion per cui chi può farlo a la convenienza a non aspettare altre soluzioni che potrebbero vedere tempi molto lunghi per la nascita.
L’esperienza porta ovviamente ad essere assai cauto su ciò che realmente succederà in futuro e di prendere al volo l’occasione al momento offerta. Quindi gli interessati hanno la convenienza a premere presso le proprie amministrazioni affinchè vi sia la dichiarazione di esubero. Una volta ottenuto questo ci si può recare presso i patronati o i caf e presentare la domanda di pensionamento.
Giova ricordare che bisogna recarsi presso gli enti che dovranno acquisire la domanda di pensione con tutti i dati personali necessari che si ricordano brevemente: codice iban, codici fiscali componenti nucleo familiare, adesione al fondo credito, ecc. E’ consigliabile quindi farsi rilasciare una copia della domanda e consegnarla all’amministrazione di appartenenza per completare la pratica che prevede altresì la firma della domanda per la liquidazione del trattamento di fine servizio . Per quanto concerne la domanda di pensionamento si ricorda che essa può essere fatta personalmente dall’interessato per via telematica se in possesso del codice pin dispositivo.
Allo stato non sembrano esserci altre ipotesi in campo ragion per cui si può essere sicuramente ottimisti…ma conviene non abbassare la guardia poiché la situazione a livello europeo appare ancora molto nebulosa per cui ciò che appare oggi quasi possibile potrebbe diventare immediatamente non più raggiungibile ecco perché tutti quelli che hanno la possibilità di lasciare con il certo che viene offerto oggi dovrebbero non lasciarsi sfuggire l’occasione appunto perché del domani non si sa mai.


Droga e telefonino nel carcere di Vercelli

Un telefono cellulare nascosto in un calzino chiuso con del nastro isolante è stato ritrovato in un angolo del campo sportivo interno del carcere di Vercelli. Nel telefonino era presente anche una sim card. Addosso a tre detenuti, inoltre, è stato scoperto dell’hashish. A trovare la droga sono stati i due poliziotti penitenziari aggrediti venerdì scorso da un detenuto, un italiano di 45 anni in carcere per pedofilia, che si era rifiutato di rientrare in cella dopo l’ora d’aria perchè il suo televisore era rotto.

Incredibile: Fede, Belpietro e Fornero hanno ancora la scorta.

E’ proprio vero che uno straccio di scorta non si nega a nessuno.
Politici, magistrati, giornalisti, sindacalisti, ambasciatori, gente di spettacolo.
Sono oltre duecento gli intoccabili difesi ogni giorno da centinaia di angeli custodi di carabinieri, polizia, guardia di finanza, polizia penitenziaria e corpo forestale dello Stato.
Un numero impressionante che non ha precedenti al mondo, e che varia di livello: i big rientrano nel livello numero 1 (tre auto più una di staffetta) mentre a scendere, il livello 2 prevede un paio di macchine blindate (più un’altra a seconda dei casi) il terzo obbliga a un’auto blindata, mentre il quarto prevede un poliziotto di tutela e un’auto normale.
Dal premier Enrico Letta, ai presidenti di Camera e Senato, Laura Boldrini e Pietro Grasso, e purtroppo anche altri ex presidenti, ex parlamentari. In base alla legge questi ex hanno diritto alle guardie del corpo per un anno dalla fine del loro mandato, periodo rinnovabile secondo le valutazioni del Viminale.
I sindacati delle forze di polizia si domandano con sarcasmo se sia una vera esigenza schierare quotidianamente questo esercito di guardaspalle che invece sarebbero utilissimi sul territorio, oppure se si tratta di fare un favore a questo o quel politico che non vuole rinunciare ad un prezioso status simbol. Un privilegio mantenuto nonostante le mille promesse di tagli.
Uno spreco gigantesco di risorse che va a ricasco sul pattugliamento sul territorio, con i reparti operativi, squadre mobili e nuclei operativi dei carabinieri su tutti, costretti a fare i salti mortali sul fronte personale e del parco automezzi.
Stando ai numeri in possesso dei vari servizi risultano ancora in carico personaggi ormai fuori dal giro: gente come Gianfranco Fini, Renata Polverini, l’ex presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, la non più «ministra» del Lavoro, Elsa Fornero, l’ex pm Antonio Ingroia e via discorrendo. C’è ancora l’ex presidente della democrazia cristiana, Ciriaco De Mita, e nella lista compare persino l’ex ministro canoista, Josefa Idem, dimissionaria dopo lo scandalo del mancato pagamento dell’Imu.
Sicuramente alcuni direttori di giornali come Sallusti e Feltri del Giornale, Belpietro di Libero, Calabresi de La Stampa, sono continuamente oggetto di intimidazioni e aggressioni verbali. Nel ventaglio di nomi c’è anche un veterano come Emilio Fede, una volta direttore del Tg4, ora imputato per prostituzione minorile.
Ma l’elenco è davvero infinito.
Fonte: ArticoloTre

Torino: due agenti di polizia penitenziaria aggrediti da un detenuto.


Un detenuto di 28 anni di origini marocchine per futili motivi ha colpito con calci e pugni due agenti di polizia penitenziaria nel carcere delle Vallette di Torino, provocandogli diverse contusioni.


CALTANISSETTA: dà fuoco a cella, salvo detenuto


Un detenuto del penitenziario di Caltanissetta che ieri sera, dopo aver chiuso tutte le finestre, ha dato fuoco alla sua cella e si é chiuso in bagno, é stato salvato da 4 di polizia penitenziaria che hanno sfondato la porta. I soccorritori hanno dovuto far ricorso alle cure mediche a causa del fumo inalato. Senza apparenti e validi motivi il gesto del detenuto, con problemi psichici e rinchiuso per reati inerenti gli stupefacenti, che deve scontare una pena fino al 2016. Fonte: Ansa

Cristina Mallardo iscritta nel registro degli indagati.


Direttrice dell’istituto avellinese Berlizzi Irpino, Cristina Mallardo questa volta è indagata con l’accusa di falso ideologico, abuso d’ufficio e truffa. Sembra che la Mallardo abbia favorito l’inserimento del proprio figlio medico, nell’incarico di guardia medica presso l’infermeria del carcere. La questione era già stata affrontata in parlamento nel 2009 e portata all’attenzione dell’ex guardasigilli. Ora la Direttrice avellinese avrà trenta giorni per depositare le proprie dichiarazioni.
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Redazione CGIL Polizia Penitenziaria

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